La Voce - anno II - n. 9 - 10 febbraio 1910

LA ·vocE rahnent~ rimac;ti in una dir>endcnza a0eltiva di caratten: infanlile verso i loro genitori. :o;el1;1 concln,;;ione che segue alle tre mono– grafie il Freud di<;.eute la natura e I' im1>0rtanza dell'ori~inari:-1 costituzione !,Cs-.uale delle \'arie persone e parla di nuo,·o con maggiori partico– lari dti di, ersi e.,iti che JlUÒ a\·cre lo s,·iluppo deliri vi1a -.essualc. RiKtrnrdo a due di quc,;ti esiti, cioè alle pt:r\'ersioni e ali' insorgere di disturbi n<.-T\'O'ii (in "e,;uito ad un'anormale re– pressione delle 1cndt:nze -,cv~uali , egli ;1ggiunge fra altro cht: in ambedue i casi -.i può osser– vare un'esagerata influenza e jissab;litd della vita i.e..wale infantile, per il predominio che 1t\'rchhcro nell'atti\'it:\ psichica i ricordi ciel pas– s.110 in confronto delle impre,;sioni recenti. t:'na terza import,1ntis!-.ima trasform:u;ione delle tenden1.1> ~essuali è quella chiamata dal Freud s,~/Jlima:iv11r, per meu.o della quale quelle ener– Kie s1 scaricano in altri campi, ~, da deri\"arne un note\'0le aumento della produtti,·it:\ p!-.ichi– ca. Ciò appare chiaro secondo il Freud so· prnllntto llCr la crc,\7ion"' arti'ttica. L"na \'3- riet,ì. della sublimazione è secondo il nostro au1ore la cosidctta fonm,:ùmr rrallit·a, la quale tra,formt:rcbbe ~li impul,-i noch·i nelle tende111.e morali ad es~i opJlOo:;te. * Tengo a for not,tre eh...-questo -.chematico ed incompleto riassunto potr;ì. ,cr\'ire soltanto per una prima orient,11.ione fra le complèsse teorie freudiane, ma che esso non basta a farle ben compn.•ndere: tanto mcno <1uindi permette cli Kiudicnrh.•. :,.:eppure dopo un lungo studio delle opere del' Freud e dd :-.~1oi disceµoli è facile esprimere giudili sicuri -.opra tutti i risultati, interpr ...1a1.ioni, afTerm;uioni t.:d i1>0tcsi i,·i conte– nuti. D'altra parte crtdo necessario - per I' im– portania delle questioni wlle,·ate e per I~ peri– colo-.e cun-;eguenze che si pos-.ono trarre da alcune delle conce1.ioni freudiane - di far se– guire alla loro e-.1>0sizio11ealcune note critiche, in.:,istendo sul loro carilttcre di o-.!.er\'a,doni e non cli l{iudizi definiti\•i. La prima consiclera1ionc d' ind()le generale che si può fare -.ul complesso di dottrine che -<tbbimno esaminate: è che il Fn.:ud per la sua profr•,;sione di neuropatologo è stato natural– mente tratto nel :mncttcrc una s1raordinaria importanza nl lato inferiore ed is1i111ko della ~es!->ualit:\e soprattutto alle sue aberrazioni, fo– c:cndo inn:ce troppo 1>kcoln pane alle nrnnife– ~\i\'linni .-.uperiori dell'amore, che 1>ur hanno tanta efficacia nella ,ita dei,rli uomini. Inoltre il Freud ha la tendenz,1 - psicologi– camente ben comprensibile e scusabile perché comune a <1wasi tutti gli scien1.i,1ti - di dare un eccessh·o \'alare ed una tropµo generale portata ai fatti ed alle leggi da lui -;coperti, in -confronto di quelli gii prima noti. Ciò mi sembra sia a,·\"enuto ad esempio ri– guardo alla sessualità infantile, nello studio della <1ualc il Freud non ha tenuto abba,1anza conto delle grandi clif1ere111.c e-.i~tenti fra i fanciulli nor– mali ~ quelli prcdi-;posti alle nt\·rosi. :,.:elio !)te!t~Omodo si -.piega l'altra affermazione palesemente esagèrata del Freud che ogni psico– nevro~i ha origine da disturbi della ,·ita sessuale. Egli ha certo ra>:fone quando combatte l'ecccs– -;iva im1>0rt<mza che ,i !':>UOI cl:-irc:allo str:ipnzzo intellettuale c1uale causa di disturbi nen·osi (1); ma d'altra parte egli trao;cura trop1>0 l' a1.ione psicopatogena di molli nitri istinti, emozioni e passioni, di\"ersi dall~t libido, che sono cn1>aci, al J>.,ri di que,t.i, di produrre, per mezzo di traumi p~ichici, "lia '"iolenti, sia cronicamente ripetuti, gravi di-.turbi nervosi e mentali. Per pa-.~re a triticht' più particolari, dirò che parte rldle indebite ~cncralizzazioni imputabili al Freud dipendono dal 1>0eo felice concetto di lihidu da lui introdotto, che per la sua cla– sticit~1 ed eqt1i\"0Cit.'t è ,\lto a creare confu,;;ioni cd errori. Per mezzo di e~so infani il Freud ed i suoi ~eguaci '"engono ad inglobare coll'istinto ses– i,,uale tenden1.e che, ~e pur hanno con questo <1ualche legame, se ne clbtiniuono nettamente per difTcre1uc t:~!)em:iali. Cosi, se l'interpreta• zione scs-.ualt di molti lltati ~11<,iosi e pauro<.:.i che .,i trovano m:lla ne\ rastenia è ben fondata cd ha a\"uto molte ,·onferme, non altrettanto J;iusta appare la pretesa di estendtre tale intcr– pret,1tione a tulle le forme di paura che dipen· dono chiaramente dall' is/i11/o di ro11srr.·a::io11r: la cui grandt• imi~>rtan~a in p-.icopatologia non mi <,embra :-.ia '>lata ancora ben messa in rilievo nè dal Freud nè da altri. l'n"altra di,tinzione, il cui valore pratico è alti'i-.imo, mi ,emllra ~i;1 stata trop1>0 trascurata li C,,ntr, 1■1• , cruion, 1I p,of. T■nzi b■ J'Ol1<>1• rccen• lt'"o 111n c<>ri■ di .,,~nti •U1h-t•"· -.s,■t, miei, 6,iol<>.ticie pt,c:c,f.,i;:1,i. Il R"'"'ii'"'• ~,or,w/1 .tGI""" Jt 111.rifrm,1 ,o.-,■11 Ili, I·,;,<). n. 10-IJ) dalla scuola freudiana: quella fra dominio co• sciente ed armonico dell'istinto :.eo;suale e ciò che il Freud chiama I ~·,-d,·,wgung, cioè repres– sione imperfetta, irregolare, di tendenze preµo– tenti, le quali, cacciate dalla coscien1.a ordinaria ma non <listrutte nè domate, ,i rifugiano. nel subcosciente e di li -.i tra,fom1ano nei più s,·a– ria1i !)intomi nervo!>i. I.a noncuranza di tale distin1.ionc rondusse il l,.reud a parecchie esa– gerazioni. soprattutto a quella asc.ai gra,·e di attribuir soverchia importanza nlla mancata sod– disfo1.ione dell'istinto -.essunle quale genesi delle psiconevrosi. i~ <,uperfluo dimo~trare <1ua11toperi– colosa "lia questa crcdt:nza, che ha gi.l condotto qualche M:guace del Freud a consigliare ..,µesso .1i nenopatici di dar libero cor-.o ai loro i-.tinti. con quanto ,·.111taggio della loro moralit.\ e della loro stesc;;a salute è farile im111:1gi11are.Questo grave difetto delle dottrine freudiane 1>0tn\però es-;~rt- facilmente corretto, -,e si terrà ben pre– sente la di..,tinzione fra I ·o·drn11g1111f' e controllo coscientt degl' i-.1inti, e ,e -.i c;;aprà !),·iluppare c<l ,lpplic.ue il 1econ<lo procc -~ della sublima– :io11r, al <1uale il Freud 11011 ha ancora dato tutta I' importnnzn che 111~rit,1.Se in fotti dallo !>tudio ddla natura e delle lt:t,::gi <:hl.' r~golano qut!sta pre7ÌO:-a f:acoltà della psiche - che s,l tra~for– mnr<:<.lellcdc..-che forze i:-.tintive in t:leva1c energie emozionali e spirituali - sapremo elaborare dei metodi educati,·i p!>ica1,;.ogici atti a svilupparla in tuni coloro nei quali è latc111e ed ignota ed intcn..,iftcarln in quelli in cui C inc;ufliciente. anemo tr0\"ato un modo ,·cramente pralico e fecondo 1><:rcombattere i gr;n i mali prodotti ali' indi"iduo e alla società <lall' attuale stato della questione sesstiale. .\Itri studiosi arrirnrono, indipendentemente c,.hllFreud, all'idea tldla sublimazione. Eclward C.1.rpcnter ad escm1>io ha scritto alcune belle pa– Kine a que,to proJX>sito, dalle quali cito il se– guente brano: e ~on possiamo for-.e dire che probabilmente e,i:,te una -.pecie di trasformazione continua– mente effettuata ed ellettuahilc nell'es~ere uma– no? Sen-.ualit:\ e amore - I'. Jphrodik Awdrmos e l'. lpkrodilr Or1m11i11s - ,i 1>0s-.ono sottilmente scambiare .... L'e.!-pt!ricnza ordinaria mo,tra che lo sfogo inc'>ntrastato del de-.iclerio 1>ur.11nente fi,;ico lac;ci;t la natur.t umana priva delle sue pili elcrnte energie d'amore: mentre se la soddi– sfo1.ione fisica è 1u:~atn, il corpo diviene ,;onac– carico di onde emozionali, :ah·olta fino a un gr.uln <'CC"c..,..,i\'O e 1-,eric<Jlo~. l'ure anelli.' questo amore c111ozio11ale può C'>ser tra-.fonnato, fre– nando o i1111>edcndo la sua espre-.sione. nell' in– fluenza !>Ottilee onnipent:trante dell"amore spiri– tuale •· (l.on 's nm,iusr o/ a~r. London. Swan Sonnenschcin and Co., 1>ag. 6-7). Anche altri importanti insegnamenti pratici possiamo ricavare d,11comples-;o delle ricerche freudiane, pur sempre indipendentemente da ogni giudizio definitivo su que~ta o quella teoria. An.litutto Kli studi sulla sessualità infantile por– tano un valido ap1X>)Zgioa coloro (e sono ormai moltissimi! che ~tengono l'opportunità di una pr~coce rh·clazione dei fatti e delle leggi con– cernenti la ses,;ualith . .-\ppnre anzi chiaro da quelle ricerche che tale AufldllnntfT va fatta giil prima della pubcrt!l, affinché <1uesta s' incam– mini fin clall 'ini1.io in modo normale e siano rese impos-;ibili quelle fr1111n,;ierotiche, prodotte eia curio:-.it:\ poco e male soddisfatta, le quali -.econdo il Freud hanno tant.1 importanza nella produzione delle psiconcvro ..i. Un ahro di tali insegnamenti è il do, ere di • superare, come dice il Freud, quel miscuglio cli lubricità e di prudrric col quale purtropJ>O tante persone so– gliono aflrontarc i problemi -.es311ali•· 11valore di c1ue..,ta nuo,·a e più libera attitudine non sta soltanto nel 1>rc,·enire molti dbturbi ner\'OSi, rna anche nel pcrrnettcrc uno -.tudio profondo e completo il pili po-.-.ibilc di tutti gli elementi di cui e com1)(),t;1 la l"Omple..,..,anatura u111;1na. Solo chi cono-;ce e S<l affrontare e domare senza paura e ..,enza ribreao i mostri oscuri che pullulano nelle regioni inferiori del proprio essere, può, sicuro dall~ loro in3idic, esplorare le vette pili luminose della propria anima e sludiare i più alti mi-.teri della , ila umann. Cosi la nuovissima scienza viene a portare con– forme e cuntributi alla snggeua antica. che con– ..,iderava il conoscere -;è ~tc-.-.i principio e fine d'ogni !tapic111.aumaua. l<Olll·.kTO G. AS~AGIOLI. NOTA BIBLIOGRAFICA Quasi tutti ~li -.critti del Frt·ud e dt::isuoi !-.e• guaci <.;ioc,·upann della "'•,su.1lit.\. ~on µotenclo, per ragioni di spar.io , riportart." <1ui tutt;i l'este'-a bibliografia del m,,,·imento frcuc.Jian,,, mi limito ; 1 citare alcuni snitti, scelti fra i pili importanti ed i meno h:-<:nic:i, ricordando 1>erò che per ben comprcndt·n· e \·;.\lut,irc:<1m1lunque di t.'ssi l: ne- Bibloteca Gino Bianco ChSaria una -.eria 1,reparazionc p3icologica e psi– copatologica. 1. AnR.\11.\\1 t,;: \kL1. - n,u Erlridr11 u.rudlrr Tr,11m1r11,1/s form U(/imlilrr S,- n,albr/,i/i– gu11J;. Zentralblatt for >:cn-enheilkunde und P!iychiatrie, 1907, 2 :\ovemberhef1. 2. - J)il' p.ryck,J/()J,[1uhr11 /,',·.:irh1m_r:-h1 :;;n:uht"11 S·., r,a/il,il umi • lll.ohali.1mus. Zeitschrift filr Se-:u,,lwi..,.;cnst:haft, 19<,h. n. l:i. 3. - l)ie ."i/dhm_,: dn I 'a,~·audh'11du ili der PJJ 1 d10/ogù dc, .\'rurou11. Jahrbuch mr p,ychoanal) lische umi psychopa1ologische For-.chuni=:en I, 1909. S. 110. 4. FREl'D (Sa;\ll''iD). - nrri .JM1wd/1111;rr11 :11r .~·,·ua/llumù. L<.·ip;:ig und \\'ien, F. Deuticke, 19V5. 5. - .Jlei11r • l11Jù hlr11 11/Jt:r dir A'fJllr drr &•– .n11tlit.tl ;,, dl'I Aliolt>gir do Sr11rosr11. In Lt1\\ t, FELn •• V.nm//dw, , ,md Str.'(11/àdr,1 4 ,\ull. 19(n. Raccolto poi in FRRl'D, Sam- 111/umr klrù,o'. Sd1rif/01 :ur .,·t"to-ou11/rhn•, I. l..ei1uig und \\'it'n. F. Deutickt:, 1()061. 6. - nii • l.11//11rdk • St· rna/m.Jral ,md dir m0fkr11e St•11·osil1il. Scxualprobleme, l\', 190~. 11. .:;. Raccolto 1>oi in Fiu:t·o, Sam~ 111/11,r;r klei11rr St:hrif/1'11 :ur Smrou111t-h,r, Il F"olge, Leipzig umi \\'ien, F. Deuticke. 19091. Questo -.critto contiene affermazioni a~,-,i nud,ici (:(1 tu soll(:\'ato mollo rumore. Contro di eso.;o il noto peda){ogo F. W. Fi)1tsT~R ha 1>uhblicato il saggio Xr11rou ,md .Y.rna/elhit in I lochland, 1 Dee. 1908\, nel quale rivolj.:'e , arie critiche b('n fondate alle esa~l·razioni del F111:t1>, nrn d'altra 1>artè 1110...iradi non .n-er compr<:-.o tutti i lati t,::iu<,tie fecondi delle ... uc dottrine . ;. Jt·"'<; C. G. - (•bt.·r dit· Pn-rho/()_S[it' der OtHll'llli<r p,arrc;.L 11.tlle, C. '.\l.1rhold, 190j. Si ved,1 -.pe:ialrnt.'nte il capitolo : ncr gr/ilMslw/011/r J..'omple.1: ,md uiue allfre111ri11r11 11·11tu11.~n1ar,f die P.J_r<hl'. S. - /Jic /Jrdr,1/rm.f dn I '11tus ffir das St:ki<t• s11/du l:,"i,1:rlnr11. Jnhrhuch for psychoana- 1)tische und p,\·copathulog-ischc Forschun– l('Cll. I, 19()9, S. 155, 9. RASK (0. \. - Ocr .A"lìnsller. A11stil:r ~" rùie,· St-.1·11alj).iydwld1:-ie. \\"ien und Leipzig, Il. lldler u. C., 190;. Scritto curioso ul interessnnte, pieno di idee, spe!iS0 il\ \'entate 111a sempre suggc,;,tive, sui rap1x,rti fra cre~uione artistica, sessualità, ,·,,nttini ,ubcoscienti. sublima.lionc, ecc. Chi voglia .1pprofondire lo studio del mO\'i• mento freudiano 1>uò tro"are una guid:-1preziosa nei precisi ria..,.mnti di tuui gli scritti di F'REU> e dei suoi disce1,oli au<;triaci e tedeschi, pubbli– cati da K.• \oR \IIA\I in fine del primo \'Olume ddl'jal,r/111,h fur f'SJ•rl,oa11a(l•li.srl,r 1111d psJ·chopa- 11,ollyrisrkr hn·srk1111ge11. l.cip1.ig und \\'icn, F. Deuticke. 1909. R. G. A. Quel che pensa dell'istruzio– ne sessuale una mamma. Semplicità : è questo, io credo, l'u111core<1uisito essenziale cl.t por tare nellfl soluzione prl'ltica del delicato problema, ed è forse il piil rnro e diffi– cilt". I bimbi, chi 110n lo sn? s?n dotati di una immediRta fruchezza di percezione che forma gran p;:irtc del loro fascino. E,;.si, direbbe Enrico J-leine, 0011h.tnno ancora scambiato il 1>urooro ddla sen• sib1lità personale con la carta moneta di un co-– dice di ossen•azioni con\'enzionali. Perciò, senza che se ne ,cndan conto, il modo di dire le cose ha su loro i11flu1:nz.anche maggiore delle stesse cose delle. Che la mamma, o il bdlJbo, o quel quahm– que J!, n,,de cui egli rivolge un 'osservazione casuale 0 una ingenua domanda, 11110 di quei terribili per– ckèdei fanciulli, gli rispond"" e,•asiv,tmente ammic– cando di c.ottecchi, con un l'IOrriso tra furl>Oe sgo– mento. o arrossendo confuso gli im1>0nga di ta– cere: e, se il bimbo è intelligente {lo sono ormai tutti), l'argomcnlo sfioralo n caso, passando, ac– quista d'ora innauzi per lui un odore e un sapore ambiguo, 1utto !->peci,,le. E);l.lifiutn cl' istinto la menzogna e il mii,,tc10, t: i.i ,;;ente 1rresis11bihne11te a1tirato a tornarvi su col peusiero, beninteso senza pili aprirsene <.-on11 g, a11de che gli hl\ mentito o l'hR redarguito: e che:, n1•punto l>t:r<111csto, ,j sca• piterà se111.arime<lio unn p;,ne 11011 piccola della prezio-.:1 fiducia e co"fillc:nz t infantile. Ma se in\'tce la mamma, o chi 1:>er lei, risponde col tono sem1>hce e spontnnt'o con cui si dicono le semplici ,·crità d'ogni giorno, nessuna malsana curiosità alligne1:\ nella 1>iccola anima. Le cose sessuali non creernuno ;, sè stesse, sin dl\ allora, una per icolosa po!iizione a parte, la categoria spe• cia'e del frullo proibito e eome tali 11011 gli gigan– ieggerauno morbosamente udla f,rntRsi,1.Conser– ,,eranno itl\'ece il loro posto IOKico, 1rnturale, trn 263 gli infiniti 01dini di cose a cui I' in1cllct10 e tutto l'e!!:~e del fanciullo si aprono continuamente, in quel mcra,•iglioso apprendimento perpetuo che ~ la sua , 1 ita : un posto di ultimo ordine, poichè dopo tutto hanno r:ipµorti meno dire11i e interes– santi di tutto il resto con le contingenze normali ddla sua esi3tenza. e l\lamnrn, come n:isc:0110 i vi1cllini?- La mucca li porta nei suoi fi:rnchi e li nutre di sè > - e E i bimbi? > e Cosi, caro, la marnmn fa <leisuoi fi– gliuolctti sinchè siano in grado di esistere n sè, come l'albero scuote dal proprio ramo il frutto ma– turo. > - e l\lanrni::1 1 perchè il mio fratellino è fatto divers11n1e11teda mc? > - e Perchè, cnro, la natura forma le donne in modo che esse f,Ossano a loro ,•olla diventar madri. > 11 bimbo a cui vien detto co'-i, sempliccme111e 111 semplice veri1à; ag– giungendo, se le sue dom'lndt: lo richiedono, senza timore, con la stessa tra ..quilli1à le s1>it"gazioni più realistiche, prova solo un,1 gran pie1.\ e una gran tenerezza riconoscente ver,;o chi ha tanto soflerto per meuerlo RI mondo. Ricordo - poich~ parlo per ,·i"a pratica - fra le cose più dolci ddl.t mfa vila il visetto compunto di 1111 bambino di 0110 anni mentre stava per na,;cergli la sorellina, e le sue afTctluoc;;epremure percl1~ in c.isa. nes,;1111 ru– more e nes,;1111 suo capriccio :-iggra\'asse le -.offe• ren1.e della povera mammina. ~la la bimba cui si ris1,onde e zitto!> con cipi– g-lio severo, o cui si spiega con aria di sussiego misterioso che e le bambint:- per bene non pal'lano mai di queste cose > - (Rnche qui parlo pi:r espe– rienza) la sera dall'uscio socchiuso spierà con una curiosi1à non 1>iùtutta ingenun il fratellino che si S\'CSte. O, se è 1>ill gramle. coufiderà i suoi srgreti percltè all'orecchio co1111>iac:en1e d ll'amica o della com1>r1gnadi scuoi.- o della cameriera, o, nel mi• gliore dei casi. comincerà a raccogliere e cucire fra loro ogni brnno <li discorso o fra~ staccala che si riferisca a e quci;;tc cose > giun~cndo nella sua ignoranza a chi s.1 quali immagim1zioni stran1pa– late e pericolosamente erronee. E in lutto questo, beninleso, il ragazzo o la fauciulla non :-.olo non hanno colpa, ma sono nel loro pieno diri110. A un certo punto dell'adolescenza, il bisogno di sapere non è corruzionf', 11111 pro, 1 ,•ido a\'\'trtimento della natura. Qui giacciono per essa i 1>ericoli maggiori e qui bisognerebbe che più \'alide sorgessero le dHcsc. E la difcs:i, paichè 11011 usA piil rinchiudere i giovnni nt:i mouastcri sino ali' ist:rnte del matr:– monio, non può essere la s111)in:1 ignoranza di dò che, nella vita, occup1t un posto tanto grande, e li u, gc e preme d'og11i p.11 te. È spaventevole che un g1ovnne nrrivl all"elà de– licata della pubertà ignorando o SApendo imper– fettamente che nell'atto a cui forse lo sta inducen– do una povern sfacciata dcllR strad.t, o un'accorta domestica della casa, vi ~ ben altro che una p.-,.s• seggera curiosità dR soddisfare. Che èSSOimplica infinite possibilità di bene e di 111Ale,1111 osc:uro arsenale di insidie ali' integrità del &uocorpo, allo sviluppo armonioso delle sue forze fisiche e mo– rali, al suo benessere e a tutta la SUAvita futura. E voi msdri, \'OÌpadri cd educatori sagAci e an– c..he troppo 1>Aurosi,che non lo IHciale fare una gita in montagna o una nuotAta ::il largo, t: quasi nemmeno attrnversare le vie dell:, ci11flse117.11 in– finiti ammonimu1ti: b11daa questo e a quello, alle morene e alle maree, al c11pogiro e al cram1>0, al tram e alle automobili, voi \'Olele es1>0rlo n que– sto rischio tanto più costa111e e continuo senza nemmeno gridargli: stA in gnanlia? D'altro genere, ma ap1>cna minore, a me sem– bra il pericolo per le f,111ciulle.Se qualche confi– dente per lo p;tl \'Olgarc non ha brutahnento:! squar• ciato il mistero, "i siete mai chiesti che cosa ima– gini dietro nel esso la r11gan:1,signori uomini che la ,•olcte, in tutto il r1tscinoclt:llasua pudica igno– rAnza? > Meditate: la r:igazza <.-omea ,•oi piace e come per questo la fabbrica la borghesia italidna, ha ben poche o nessuna occupazione assorbente. A che volete che pensi mentre sfaccenda per casa, o leggiucchia un ro111Rn7.0 per signorine, o lavora d'11go, se non pensa tutto il giorno, con tutte le energie della sua fantasia i11occu11atae della sua forz 11 fisic.t che non h11sfogo nè di ginnastica, uè di sports, nè di giuochi al\'a1>erto; a che volete che pensi se 11011 1>e11sa tutto il giorno a <1uelloper cui l'hanno educata e pr~1>arnta, e di cui vive nel– l'aspettazione: \'amore e il 11111tri111011io, insepara– bili 1>erlei, se è onesta ? Attraverso gli stimoli vaghi dei sensi sonnec• chianti, la fantasia romantica va fingendole arcane felid1à, ebbrezze inaudite e sonmn:rne gioie che si riassumono nella magica parola : amore. E l'amore, esso crede. non assomiglia alcun'al– tra cosa al mondo, e 111ttele domina e giustifica e assolve e lt"g11tima tutto. Siamo in ,.,ieuo regno cieli' irreale, del tutto fuori anche t.li quel modoto e limiuto tesoro d'esperienza pratica che pure e'i~ ha già acqui• stato nella SUI\ breve vita, ma. che crede estra-

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