La Voce - anno II - n. 4 - 6 gennaio 1910
LA VOCE 241 (Mcd.a.rdo Rouo: B.lmblno ,&,co) appartntc, disseminale e nascoste tra i boschi. Non si sa bene perchè si chiamino • mòcheni •· Alcuni ,·ogliono che l'appellativo deri\'i dall'uso frequente ch'essi fonno del \'erbo moche11 (wa– r/,e,1 - fore), altri credono che moche11 significhi mimnore e il verbo mor/u11 lavorare ntlle mi– niere. Anchè le loro origini etuiche non sono bene accertate. Comunque, sta il fatto che i mòcheni « -.ono rimasti tedeschi non solo quanto allo -.pirito eminentemente consef\'"atore, ma anche nei loro tratti e-.terni, nelle loro foggie, nei loro costumi. Nella loro lingua prtcdomina l'elemento baiuvaro - tirolese - hase della parlata che per I' io;olamento della valle. ha po– tuto con-.er,·are l'impronta antica tanto nel ~i– stema fonNico. <111antonella formazione delle 1>arole e nella costnu:ione. Sebbene la parlata dei mòcheni non ,ia stata ancora filologicamente studi,lla, pure è lecito affermare che i mòcheni • ,;ono rinm..,ugli del cosidetto gcrmanesimo– cimbro che :rncora nel -.ecolo pas,ato si esten– dern, in una con1inuit:l quasi non interrotta, dalle mlii di Fiemme (Fleims) e Cembra 1Zim– mers), per quelle cli Pinè o (Paneid) e del Fer sina, nella \'ah,ug:ma i,uperiore, nel vercleg– ginntc: ahipiano di 1.:1,·:irone{Lafrnun) e Folgari:1 (Fol~nreit), nella Valle Lat,1:arina(Lagerthal) nel Veronese (Xlii comuni) e nel \'icentino (\'Il comuni). Nelle -...-uole elci )1òcheni la lingua d' im,egnanu:nto è la tedesca, e i pangermanisti hanno mollo Ja\'orato in que~ti ultimi tempi per conserrnre il tedeschi..,mo della \'alle. )lalgrado tutto l'demento italiano a,anza irresistibilmente con<1ui,..tatore. (;i;:\ ne abbiamo i sintomi, afferma il llaragiola, poichè i )lòcheni tutti - non ~mpre però le donne - parlano ,mche il dia– letto italiano dei loro ,icini; non solo, ma nei casolari e nelle capanne più a \alle di Frassi• longo e Ro,·ed..t, 'iJ>Ccica meuo di matTimoni misti, ,·a man mano infiltrandosi un elemento prettamente italiano, che ha le sue sentinelle avanzntc anche negli nitri pae!>i pili alti, sicchè dall'ultimo cenl,imcnto del 1900 risulta che di 1811 abitnnti, 173 l,0110 di lingua italiana. Da <1uesta infihra.:ionc nasce un certo ibridismo in p,1role e costrulli che lwnno dcli' italiano e del tedesco o nell'u-.o di pnrole prettamente italiane nel bel men:o di fra'ti, proposizioni e J>eriodi alla tcdt:-.ca. I.e canzoni cantate nella \·alle sono 1>erlo 1>iùilillianc. I pochi lieder tedesd1i che ,i si 0<10110sono di recente importazione e do– \·uti "l>Ccialrncnte nlla c;cuola tedesca. Per con– cludere « la parlata tcd<.:'\Ca dei mòcheni t: un cimelio lingui!iti<·o, che -.imile alle con,.on:lle che ancor.i !<ti odono nella ,:ona italica, fornisce un m:lteriale interc-!>"ante per gli -,tudiosi : quali , i tro, ,1110ancora traccie preLiose dt.:11' antica lingua teutonira ». '\la rome il ladino, anche le oa,i tcde,che 11011 resì~t<:r,111110 al processo d' italianiuazionc. c;i;i a S. Seba-.tiano e in Fol- garia il tedesco -.i è spento e cosi a\'nrrà per gli altri luoghi. Le innlazioni d'ossigeno dei ,,olkshnndisti, potranno prolungare l'agonia di questi gruppi li11gui,.tici, nm la loro fine è certa. Un autore tedesco ha scritto giustamente che « il viandante: tedesco s'imbatte spesso nelle piem: sepolcr,11i della sua nnzionalit:\ ». Il dialetto trentino. È parlalo, come i,i è detto, dal 90 °,'c dei cittadini austriaci abitanti il Trentino e ci pre– senta un tipo autonomo in cui :ti fondono il ladino, il \'Cneto e il lombardo. Del ladino si è gi:\ trattato. Quanto al dialetto nneto, la sua infiltr.uione, !tpecic nella parte orientale del Trentino fu contem1>0r.111ea:.ilio !;p)endore poli– tico, commerciale. militare di Venezia. Xel tratto da 1\,·ito a Matonell(> è altrcsi sensibile l' in– lluenz.i del di.licito n.•roue-.e. )la, secondo il dott. Batfr·,ti. il fondo dd dialetto trentino è lombardo e appartiene fino a un certo grado anche presentemente a tiuel gruppo di parlari che si c~1ende clall' .\di~e alla Sesia e dalle 1\lpi al l\l. 1.t.· ,ue origini debbono cercarsi « nel latino fMrlato cla\la popolazione mista al principio d<.:ll'r:rnni-,tia11a ». I.a trasformazione del l;-itino rn!itko a dialetto romanzo m·venne lent:unenh..· sollo l' ì11flusso delle invnsioni bnr– bnriche e cfolla do111i11.1zio11c due \'Olte secolare dei Lon~obardi, si che • l't'f>Ut'l1 /on![o/Jarda ha pe,· '" fu, 111adu11c dri dia/e/li ilalia11o•sellc11/rio- 1mli pnsso " p0t·o la mrdesima impor/an:a rhe l'rpora dt'i F,a11rhi f>t'r lt1 /Ùtl(lla fra11asl' • (Hat– tbti\. Ciii nel secolo XI il dialetto trentino può dirsi formato. 1).111'Xl al Xl\" ciidiffuse in tutla la \'al d'.\dige. Però nei ,ecoli Xl\" e X\' una forte immigrazione tedesca determinata da cause politiche ed cconomichl', restrinse il dialetto trentino c1u:-1!'.i alla -.ola citt,l cli Trento. )linatori cd artigiani tedeschi - esbtenti in coq>0razioni dal 200 in poi - ..:orro1111>e, ,lU0 1Idialetto tren– tino introducendo, i i termini della loro nrte. )la questo fenomeno fu di breve durata, perchè il dialetto ripre-,c i territori perduti, mentre si affi11avn.!>inu a rin.:-,tire forn1c letterari<.:. Sono tuttavia visibili :111corale traccie di questa infil– tra.donc 1ede~ca. li vor:1tivo frec1ucntissimo loi 0 ll'i deve p,o,·cnire dal tecle'-C0 du. I residui ciel tcdeschi-.1110nel dialetto trentino vanno scom– pnrcndo e il dialetto '-lcs-,o s'italianizu nelle c;ue parole e nelle -.ue costruz.ioni. Già tren– i 'anni fa il Mnlfatti n0ta\·,1 che le J>arole tedesche ,rrohian, j,ai!t,, pùtln, Hukr cadt:,·ano in disuso <;. cedevano il llO,to alle parole italiane •·ila11. siorala, boltrr, tltltt"illlf'(JII, Que'>t0 proce!-"0 eli– min.ttorc dt:i tcdt:-.rhi,mi continua. La lingua italiana lttteraria non l· parlat.1 molto \·olt:ntieri nel Trentino. :\un c.:' e da 111cra\"igliar"enc poichè Bibloteca Gino Bianco il fcncunt:nu e t•omtmt• a quanti tMrl.1110 un dia– letto facilmentt- comprt'n-.ibih.-. '\loho "JlC.. -.o il trentino impiega il -.uo d1;th:tto. anch1;:corwer– sando con • reKnicoli • cht parl,rno italiano . .-\lcuni difotti di pronuncia ci ,1>iegano que,1.1 specie eh boicottaggio dcli' i1aliano. Il Trentino pronunci,, l,1 11, c;omc i lomlurdi t: i francesi, l,1 s Mri-.ciante, n-.prn; le.· doppie:, come può. F,,,.,.o di,cnl.1 Ji•ro e 1111,•,·r/11 .1j,!"){iU11Kl' una /. !<on in~i,;,to, per 11011 ,c:mhr:uè pc:dn111c.Ilei resto llCSSUIHI rl·KiOlh.' ,1· Italia può \':tntnrsi di parlare l'itnlinno \Cro: lll'PIH1rci toscnui, s1>ecic i fiorentini, c:ollc loro ;"piranti ... kutoniche. L'it.1lia110 trt:ntino ,i ma111ic-11l'.' abha-.t;rn,a puro darn );1 , icinnnta cxii confine liniui-.tico. :'\la c1ue-,1apureua (: minacciata cl,t una :-pecie di imperial rt:gia lingu,1 italiana che io ho frequt:n• temente nmmir,1to nelle arri111,::hc dei pr(l(:'uratori di Stato auo.,triaci e nel gergo della hurocra7ia. Lh·io Marchetti trentino in una 1>ubblicazione su /..a Collurn 11d 'l'1t'11lù10 ha deplorato <1uesta corruzione dcli' italiano, ,crh·endo: • Contro le buone inf1utnz.e dd giornali italiani (trentini e regnicolil sta quella lin~,m harbarica, obbro• briosa che potremmo chinnmre il tedesco au• striaco trndotto in it:1lia110,o peggio l'italiano scontorto n imitazione dt:I tede-,co austri;-ico, che si usa nei trib111mli e in tulti gli utlici pubblici, e che molti im1liegati ccl .t\'\'OCati trentini, n furia di abitudine, finiscono p<:r ritenere l'ita– liano pift correuo e per usarne anche fuori dell'anibiente degli affari. Anche piil sp:wente– ,·ole è l'italiano clegli a\'visi nOissi da\1'1\utoriti militnre, i qunli sono sempre ornati. oltreché da moltc1>lic1fiori di lingua, :mche d., qualche s,·a– rione di ortog·rafia •· Allri hanno scritto su gior– nali di una imperinl-regio lingua it.1;1iana ... au– striaca. C'è della e~ager.uionc, ma sarebbe desirlerabile - ~pecie negli unici ed enti locali non go,·ernati,·i - 1111 ma~gior ris1>etto dcli' ita• liano. Chi entra nell'atrio del municipio di Trento legge una tabella :-.ulla quale stan scritte queste parole di colore oscuro: kr/unlo rh:ik, Fisi– ralo mililarr. Nella 1>rosa dei giornali trentini •insinuare» \ uol dire • in'icri,·er,;i »; nel lin– gu;tggio curi.1le • interporre gra\'rime • significa • prescntnrc ricorso». Più gr,we è l'infillrazione nella pro~a italiann di locuzioni tedesche, vol– tate ,1;1lalettera. Accade !>cmprc di lcggf're o di sentire • nvanti alcuni i:iorni, avanti a11ni » invece d<:ll'ilalinno « giorni :-;0110, a1111i fa». La forma trentina, cos\ fre<111cntc:anche nei gior– nali, non è che la tradutione del modo ;1ner– biale tedesco: :•o,· ri11i![t'11 'li'lff'II, '"''' ja/1n11. Fra gli itnliani della z.onn bilingue gli ibridismi sono ancora pifl madornali: il • confcrenzi<:re • diventa un rrfrrt11I~, i manife'-ti si chiamano p!arrali {<1ualche \"Olta il doppio Ce so<.tituito da una A.) le categorie o cla-,~i di operai rask. una seduta è ugu;lle .1 una ussio11t , noi per • sessione • intendiamo un -.eguito di -.edute), i i>adroni ,0110 datori di /a:·oro traduzione del tedesco . Irbriltgdv,·. E potrei continuare. Xon c'è tutta\lia da a\larmar-.i. Tutte le linJ,t"ue ~0110 oggi pilt o meno s1>uric. And1e nel tccle-.co l'immissione cli vocaboli 11co-l,1tini C enorme e continua da un secolo ormai, -.en,:.11rel{'ua.Gii si grida e-.ser ncce!-<-,ario tim• N1•ù11'.1{111tJ[ 1kr Sprarhr coll'ci:;p1il:-ioue dei fra11cesismi, iialia• nismi, :-paguolismi, qu:1111111a111c il kdcsco si presti meno ad essere corrotto, per il fatto eh' esso colla dc~i11e11✓a Ìl'rr11 :1,;,<;imilapronta– mente tutti i \erbi <.-.otici. Co,ì pa-,-;er di\'enta passirn·11, aclrcs-.er, 11drruil'rr11, i,::uillouincr, l[llil– /olli11iur11. Arrigo lleine ci d;\ due nrbi di quc-.to ~e– nere in una -.ola -.trof,1 del -.uo lkuluMm,d {Kaput I\'). So h,,rc i.b fr11grn, Do.h t,1111:hen ... -u u ~ ln unMrt:r un z11 Jl'"'"'"'., Oie Ilei!' ccn J,ci Kvn·i:• •"' )lo,icn ,nJ S.c H1onncn ...o andH, l•1ur,., Per conser,are al conlint• lingui::,tico la pu· rezza cldl'idionrn patrio ed eliminare il pericolo di ulteriori e più pericolosi corrompimenti è necessario, come Ìll\"OCaLivio Marchetti. • di aiutare i treutini nd l1>ronohili, ma non -,1;:mprc felici sfor,d cl' intt:nsificare i rapporti rnllc ,altre pro\ incie d' ltnlin •· Ed io mi ;p,-.ocio a lui quando gi11!itamc111e chiede che ~ le ri\'i!)tC di cultur;i riducano la q11ow d'ahhonamento per le pro\'incic itnlinnc dell'Austria alla 11,i,,ura delle tariffe interne » rl~a Vi>rr lo ha gi;\ fatto) e che • i migliori aul<lri i1;1lia11imandino gratuit•tmt:nte qualche c,,pi,1 delle 1nm puhhlic.uioni all.1 So– ciet:, rro•Cuhur,1 dd Trentino Dopo tJue-.t(l n:'nno di 1,tt.'O.i{r,11i., li11J,!11i-.tica. dirò da chi e come t! 111in,1tTi,11,1, d:1 chi c come è clifo:--:1 l'unitù linJ'ui,tir.1 it,1lia11adel Trentino. lll'lro \ll"Ol.l'\I. • D.1 .i110 dei ,,,luni\ Je\t,1 Ct1\k,,.1u~ • (J_.,u,ioni \ iH , 111 r•trar;1:ie>t1t rrt11n l"cJ1\(lrf \'in(tnll"• 11011111111 J (>r1r,n~ ;I "'""· Gli nbbo11n/idd 1909 riff ritt1.·t11do qur• slo 1111111e10 1011cr lo r1·sfù11,n111110 sa– ra11110co11side1ali ablk.wnli jì110 a /11/lo ,1 1910. I la vati agli Uffizi. - ""rK ,, crrr•J.,... ,,,1 nunq11o1m "" ..:.In~ lt,il , ,,.., 1am,cn ~ ,,p,nt. t·" Jo,,..,, J, ,tor,.1 J,11" ,.,.,, ""i" ,nn • .,, JJ/0 itnJ ,,,.n,lld.1, ,· ,,,,,,,Jt Ji ,111,,,-., (1'11,iont hH,.1 J,1 ()r.1;10_. La pubblica protestn di :.ess;intacinque nrtisti cli Firenze per il lnvnggio, la tra,;posi;,ione e il battesimo cli certi quadri dci:li Uflizi ha fatto scandalo iu questi giorni. Il Ministro e Corrado Ricci, doppiamente responsnhile dell'opera com– piuta, <;ome direttore generai<: delle belle :uti e come direttore degli l 'Oi;d, si guardaron Lene di toccar <1uesta -.pina fra le rose dei loro di• scorsi inaugurali di gio,·td\ paso.,ato; e quei br:wi ragazzi che a\'e\'ano ordinato le nuo\"e -.aie ch– bero l'appro,·a;,:ionc del principale e gli elogi di sua eccellenza. Tutto \·a "empre per lo meglio nel migliore dei mondi, che è <1uello ufficiale. Il guaio è che ci -.ono, in\'ece, molte CO'-e che ,·a11110malissimo. S.'llti,11110 a piè pari la questione dei cartellini e <1uelladel collocamento, su cui ci sarebbe pur molto a ridire, ma che son mali rimedinbìli, e ,eniamo n quello irrimedia– bile e pili doloroso, contro il <1uale bisogna gridare più forte e :iubito. Questa gente che 11011 sa c:osa i-ia gusto, cosa sia disegno, co:,;a sin colore, cosa si;-i 1111 entuo, un'armonia di toni, 1111 bel 1,::forno :-'l: accorta che ceni personnggi anìdnti alla sun custodin non s'cr,rno lavali il \'iso dR <1ualche secolo; allora ha chiamato qualcuno, perchè glie lo la,·aise. Questi dottorelli che 11011 ~,11mo d'ar1e che la lezione im1mrata sui libri, che 11011 \'Cdouo in un quadro allro cht: 1111nome e una data, hanno fatto la\"are dei ritratti mara\'iglio!>a• mente patinati dal tempo, hanno tolto ad <:ssi la 1>0(•siadei secoli, li h.111110 ridotti a nuovo, e sicuri del fatto loro, piccoli 1>adre1erni della critica pura, hanno ri-.po-,to a chi li accusa,·a di aver commes-.o un -.acrilegio e una gros.-..'1 be~tinliti,: giudicher:\ 1111.1 commissione nomi• nata dal )lini-.tro! )l.1 che co111111i-.o.,ione, ma che ministro! )la ,;,e il minio.,uo , i fece gli elog-i! )la se alle co111111i,-.ioni ne-.~11110 ci crede pili ! )la se tutti gli artisti \ i d,111110 torto! )la se \'i di torto il senso comune! Bi-,ogna essere hen borghesi di }{Usto, ben dottori di s1ori:1dell'arte, per non capire chl· <:norme sproposito :,;iaquello che avete fa1to. l'n gra11dc.·arti<,ta 11011 avrebhe osato restaurare 11110 dei quadri che a,·e1c mas– sacrato coi ,ostri la,·aJ,:"gi.coi \'O!'ttriritocchi, con le ,ostre riverniciaturt:. E dico uno dei <1t1adri. J>erchè quello del )lorc,ni, cli cui !>' è parlato fin qui, non è il ~olo. Il numero 451, una ,olla. era 1111 nmra\ iglioM> autoritratto di Rembrandt; dorato, robu,;;10, gran• dioso e mi,.tcrio-.o; or.1 pare una brutta copia grigia. stonata. tiacca, , uota. I.a narice non è pili che urrn toppa ner:i e, con ~li occhi e 1111 angolo della bocca, fa <1uattro fori in una faccia ~biadita. Il suo µ11d1wl, che ~r fortuna ha ,11- bito meno le \-o... trc cure. e il testimonio più eloquente del male che a, de f.,tto. \' eclremo un po' t1ua11tog:iover,\ a rimcdian·i il J,!iudi.:io della conuni-.-.ione nominata dal ministro. 11 numero 299, una \Olta, c't:rnno degli Mtisti che venivano appo:ita in galll•rin per la gioia cli rivederlo; ern 1111 hc.:I Salvatoe· Rosa, caldo di colore, i111pnstat0, nrmonio~o: adc-.so, 1:i figura par ta~lint:1 sul fondo cou llll pnio di forbici, ARDENGO SOFFICI 11CasoMedardoRosso Un volume di 100 pagine con 20 illustrazioni L, 2,50. Chiederlo ai librai e all'edi– tore Succ. B. Seeber, Firenze, Via Tornabuoni, 20. Per gli abbonati a LA VOCE L. 1,50.
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