La Voce - anno II - n. 2 - 23 dicembre 1909

personaggi, secontlo I.ombroso, ha caratteri cos\ particolari che sc111hranoproprio <;Colpiti da un alienista o da un antropologo criminale. Orbene nel librn che Ma~ :'\ordau dedica in segno di ,ommi"isione ~ola'ilÌCa al prof. Lombroso si leg– )r;OllO le seguenti parole: Le divagat.ioni di lb– ,en nel campo medico melt0nQ di buon umore ... Puerilmente ingenua come la nlòlhHtia di Rank nella Ca.Ja di l>ambo/11 è <111elladi Owaldo negli ,\µItri. Da alcuni tratti di minor conto 1>arrcbbc d1e si dovesse trattare di demen1.a parnlitica, ma altri t: pili importanti ne ven);'OIIO ruori che e-;clu– dono assolutamente la diagno-,i di clemenza p,t• ralitica. Jbsen ha ill\·cntati i suoi malati di sana i>ianta e d;i <1uindi ri-,ultati ridicoli. Egli acco– moda a piacer MIO le mala11ie nuove e i suoi ammir:1.tori magnificano 1>0iil verismo e I' csatt,l O'-Ser\'azione •· Non altrimenli erano concordi i medici ai quali anda,•a per con..,i~lio messer Nicia: « l'uno dice du: io vada a sao Fili1lJlO, l'nl1ro alla Porrelta, l' ahro alla Villa e mi pan ero parecchi ucct-1· lacci; e a dirti il \'ero que,;ti dottori di medicina non sanno <1uello che ,;i pescano•· - l)ice,·a Rastignac della l"t.1hdla D' Annunzi:rna del .\ò– l(NO di primaz•t•111 : • t,: una demente Isabella ? lo non credo ... Elb (• una delle più squisite e ph\ geniali l><u blr11 che la «<:ena abbia mai , i– '-IO. mia parla come un artista, ragiona come un filosofo. discut(' f"Ome 1111 polemi§ta. i~ la pili savia e più accorla tlonna che I)' Annunzio o.bbin immaginato•.Diceva Sighele: « Isabella - o meglio la sua paufo, è disegn:HR ne' suoi grandi traili con una riKoro...,1.esatteua Jhichiatrica •· È il ca-.o di dire come Siro: Se gli altri dot– tori fossero fatti rom<= costoro noi faremmo ;ii 'li;ili'ii pc' forni. lfastignac, che ave\'a deriso ,,;i. lorosamente la critica 1>sico-antropologica, come un medico che nd tagliare un ascesso tira a sè la mandragola ddl' infezione, non sfuggi del tutto al cont;igio - e un giorno scappò fuori ;i domandare nella 'l', iln11111: « M;irgherita {(1uella di Goethe) era un' bterica? Ui-;o.:nerebbe studiar– la nel poema sotto ((Uesto nu0\'O punto di \'ista. Margherita di\'it::ne 111:manel carcere. Oi\'iene o era anche prima? ... "li pare che si possa con– cludere che la follia era prcct!dentc all'infan– tiddio ». Quanto alle ra~foni d'es-.ere della critica 1>si- 1..~onntropologic:t mi p:1re che non sia il caso dì nvviare una cliscussioue, per la q1rnle dèl resto io non ho competenza, sebbene certi strnfolcioni "'a.hino agli occhi ;inche di uno scarabocchiatore di riceue come mc. Dicono insomma costoro che gli artisti una volta intui\'ano la pauia, oggi la sanno dai libri dell;i .\"uovo Scuola. Gli arti– ~ti potrebbero rispondere col divino Leonardo: e Oggidl oh quanta pazzia! ridesi d'un uomo il quale voglia imparare piuttosto dalla natura me– desinm di quello che dagli nutori che le sono discepoli! ... Se bene come loro non sapessi al– legare gli autori, molto maggiore e pili degna cosa allegherò :,!legando la esperienza maestra ai loro maestri .... ». Tanlo più quando c'è pe– ricolo di suggere errori « dalli ;iutori che hanno sol wn la imagin.u:ionc ,·oluto farsi inteq>reli Ira la natura. e l'uomo •· * Cerc:odi conchiudcre più string:1tamentechcpos- so. Il \•alore ctlct1trnlc di Ce..,arc Lombroso 11011 corrisponde, o io 111' inganno, nll'ampiezza, senza fondo e senza confini, delle lodi che ne han fatto massime in questi giorni i pila rumorosi tra i :-uoi <,eguaci. Egli non può in nes-.un modo e,– ..,ere agguagliato, come vuole Ferri, a quelle Krnndiose nature di o... sermtori e <liricercatori che furono. per fortuna del genere umano, \·in:O\\ e Pa... tcur. Egli non può, ..,cnza ingiuria gro ... -.o– lnn;i clel\;i storia, lit,;urarc co111c il più geniale rnppre..,cntantc elci 1>e11sicrolatino nella seconda met,\ del secolo XIX, come altri ha :1sserito. I.e idee madri e capitali de' suoi -,critti, dalla de– generazione all'ata,-bmo, dalla pellagra al genio e alla dclinc1uen:ra non i,,ono <,ue; egli solamcntc h: agitò l· pili d'u11.1,·olla le intorbidò. Su que..,h: t:gli !.Crbse molto : 10 1 per rbpetto alla pureua della ,it,1 e degli cntu<tia...mi di <-1uest'uomo sin• KOlare, non pronunzierò la parola ~rafomania che e,tll e i .suoi lanciarono a la memoria del grande Leopardi: ma certo egli sc:ri-...,c molti volumi il cui \'alore non<:. an,mo propouionnle alla mole. Fantaiia insomma, di fotto di critica: onde la cre– dltlitl. e L' im111.1ginare, l'accettare per ,·erit,'i ciò che e conforme ,ii nostri desideri ; quel dt:=– durre, il quale pare che dia l'ineffabile illusio11c di aver creato c1ualcosa; il poter ... i liberare dalle J>astoie della re,111,\J>t:r ,·olare indisturbato nell<: ~cul;izioni pili nrbitrarie, il coniare una fra-,e mirabile, di cui il c:onin.tore è il primo ;i 11011 sa1>ere che cosa vof::liu dire; In racollà di stabi– lire un assion1.t sent'obbligo cli prO\'ate che l'a– prio,-; ~ \'ero, co..,titubcono - dice un gran mc– -dico haliano - !,eduzioni anche oggi irresistibili LA VOCE per lo t.1>iri10um;ino ». Di fronte a tali ..,edu1.ioni Lombroso fu ... pesso un debole: e ,·i trasse den– tro quella che un profo..,-;ore di Tubinga ha chia– mato la sorella idiota dt:lle altre di!-ci1>line mt.'<liche: !;1psichiatria, e la rapi in un \"Olo di Icaro a giudicare di tutto: delitti, pt;ne. storia, letteratura, genio. Dice,·a I lt:ine; e Solo la ,·ol– gare gro,solana goffaggine d'un mNciaiolo può sca1>par fuori con la sua logora bilancia di for– nmggio a pe!>are il genio•· Xè la ,ort'lla idiota delle altre discipline mediche ha ml·t,:lio ligur;ito in quesle imprt:se con la sua s1adera. :-:è la sta• dera e il compasso hanno potuto so.,tantiahncnte gio,are a la clinica o anlro1>0IObÌa dt:11.l dt:lin– c1ucnta che, dice folicemente Tanzi - non si rnanife..,ta in un modo !'>icuro se non con un unico sintomo : il ddilfo ,· che non si riafferma in modo decbi\'O se non con una sola manife– stazione la ,uidir-a. Quanto ;i certi .,eguaci che dedamano conti– nuamente di b.utaglie combattute e di vittorie e di b,mdi1.:rc, si può dire che pi\l che hatt,l~lie eo,;i.i h:111 fatto delle dimoslra::ioni per le ,·ie con <;bandieramenti e clamori. ~on del tulto inutili :te hanno ,·;il-,o a diffondt"re la con\"inzionc di una certa aflinit,\ tra delitto t pazzia: lo studio della qu;ile .tffinit.\ dovr:\ c-.ser ripreso eia la 11u(1\·apsichiatria e trattato pili seriamente e µo,itivamentc. Le dimostruioni sono qualche ,-olt.1 lllili, anche :.e \'i si caccino dentro de' ra– ga.ui a pro, ocarci il subbuglio. ALBHRTQ \'i:;ORASI. CEZANNE: RITRATTO CU,hi di " Vita d'Attt. 11 Poi. Dtutt " Le Spectateur ,, Con questo titolo sono J,t"i:\ apparsi selle fasci– coli di 11111\ giovine e vivida ri\'ist;i fmncesc che associa l'interesse per il mondo delle idee a quello 1>er il mondo dei fotti, e si propone cli met– ter<=in rilievo l'azione dcli' inlelligcnza atlra\'e~o i complicati meandri della realtà (1). In un bre,e az•a,tl-propos che inizia la rivista, gli scrittori cosi si esprimono: « Una delle t<:ndeore più carat– teris1iche del pensiero moderno è quella di man– tener-,i in istretto cont;itto con la realtà, di se– parare :.oltanto provvisoriamcnle e per i bisogni dello ~tudio il reale cd il prntico d;dl' ide;ile e cl.li teorico, di non con<Jiderar nulla come inde– gno di ,è e di considerare invece tutto ciò che c~i!-.tecome <1ualcosa che può e de\'e dh·entare oggetto di scienza. l)alle scienze della materia e della vita questa tendcnL;t ~i è ){i:\ propagata ;ilio studio delle questioni morali e sociali. - Noi ahbi;imo pensato che s.,rebbc po~ibile farvi partccii>are delle ricerche sulla funzione 1>artico– \;mnentc risen-ata ali' i11/d/i'g-e11::n si:\ in quelle scicn,c, che nella vita pubblica e nelle regioni pit'l moclc-,tc dell' a1th•ltà 111uana. A dir vero i filo-.ofi hanno in ogni tempo studi:uo I' intelli• genza e le sue leggi. ma in g:ener.tle si sono limi1ati a porre le rondi1.io11i generali del suo fum:ion:uuento ad os..,ervarc I' ap1>lk,1:r.ionesol– tanto in alcuni campi prh·ilegiati. Ora non è ne– cessario pro,·are cl1'e..,sa intcn·iene do,·unque con le ...uc abitudini e le ..,uc csigc111.eproprie; che in nc°'"un luogo c:-~a si co11tcnt.1 di registrare passi,•amen1c elci fatti: nè d'applicare meccani– camente i giudi1.i venuti d;il di fuori o deuati dalla coscienza o dal cuore. Senla duhbio tutte <-iuestc co~e hanno la loro imix,rtanL,t, ma anche l'intdligenza ha la su.1 che corre pericolo di essere dimcntic:,ta per la sua <;te..,-.aunin•r,;alità, come un carattere analogo dcll'n1mo<tfora potrebbe fa– cilmente sottrarla alla nost:-.1;1ttc1uione •· Perciò il pro~ramma della 11110,;1 ri\'ista dovrà essere quello di seguire In vita psicologicn e soci;ile C.) L, S11tto1,,.,, ,é,ue c,luque, pa,ai~"'"' lc, 1,er do eh•• quo iuol,, L' abboaame,uo annno • d, L. !,50. Diriceul a )1 Kc116Marua-Guellio1, L b,arle Falqtit, 1-16, 1110Oooap•H• PA11' .\'Il. in lutte le sue manifestazioni e in tutte le sue ramificazioni, per cogliere l'intelligenza nell'atto di trasformare o creare i fatti, le ;ibituclini e le idee generali - e i nostri giovani filosofi clo– vr:111110 fabbricarsi o prendere in presti lo a volta a volta :lnime di av\'ocati o di politici, di me– dici o di militari, di maestri odi giornalisti, non per rinchiudcr\'isi, ma per scoprir là dentro la mnteria che può essere plasmata e sfrut1ata dai filosofi. Cosi vi sono articoli e rubriche fini di logica e di p-,icologia applicata, e di logica del linguaggio; e I' impresionc generale che si ri– ce,·e dai fascicoletti della ri\tbla finora pubbli– cati, è quell;i di un'eruzione delle idee e delle abitudini del pensiero filosofico, fuori dagli am– bienti chiu~i delle accademie e dagli ambiti con– ,·enzionali di questioni già ~tabilite da secoli, giù per le \'ie, e J>er i c:lfTèe per le aule dei tribun;ili e delle assemblee politiche - dap– pertutto doYe la vit:l modern;i si manife,;ta e do,·e l'inÌelligcn1;1 forma e crea e modifica ina– ,·er1ita, e ph\ spesso misconoscima per le abi– tudini di ro11li11t che smussano la lhicologfa indi\'iclualè e attendono i poteri ddl'osscr\';1• :done. È un'impressione strettamtnte aOine a quella che si ncevc,·a dal 1UJ\tro I..Lo11a,·do, col <-1ualelù Sp,.dalLur tro,·asi in relazioni di ,·icina parentela 'llirituale, sebbene fra gli scrittori delle due ri\"iste non vi siano mai -.tali conlatti per– so1mli, ;inche perchè i gio\·ani francesi, come al– cuni anni fa i loro colleghi imliani, non pr0\"Cn– gono dalla Scienza o dalla lener.ttura ufficiale, 111aerano dd tutto ignoti prima di e er"ii ac– cinti ;illa loro pubblicazione. E del L,·o,w,do, nelle pagine dello Spulaleur torna spe,<to il nome: ma la rivista francese esclude completamente dalle sne pagine tutto quel lato di romanticismo e di sogno eh' era ca– ratteristico della ri\'ist;i italiana quasi un'aspira~ zione della r<:golMità ra.ziormle ,·erso In ..,frutta– rncnto del fanta<ttico - ed è invece pili ricca di contatti con la \'Ìta ,·issuta ch'essa accerchia da ogni lato per conoscerla - e implicitamente per ricono-;cerln. come un territorio dipendente d:i ric0n\1t1istare. Fra gli articoli di questa prima annata sono da notar~i sopra tutto quelli del direttore René Bi loteca Gino Bianco 231 ~lartiu-(;uelliol sul J.imclio,111,·mo1I 1àl tlt· I' i,;. lrl/i~r11rr, e su L' tnj/NLIIU p,·aliqut du ton, e– plio11s :·utralru d~ la rau.s,._ un Jcuto ...-aggiodi \"in~nt ~lm,elli su L'ar.r•melfl Jn, r.l'lrt-,,us da11.r lrs di.uussio11s lhtoriques rl p,11/i'iu,,.s, le Obun,,,tùms sur I' iJu de n·nN di Jl·anne Re– nauhl, lcl '.'ttudio di ,1Mcel Le Telli~r -.ullc J::;·11- l11a1i,,,1J praliq,us Jr /' inurlai11 t: I' .lltro di .\11- dré Jou,"t.'lin Mir L'ari dr per.fu11do· 11'.\. non conOSCt' il libro di C. Prezzolini clll' h,1 lo ,tesso titolo) - e 1>oi lo scritto di ~I. Rcnard ... ul roman• zo scientifico mar;n iglio ..o, G. de r .ude, I.. Pel– lctier 1sul pragmati ...mol - ed altri ed ~hri che non nominiamo tutti per non dhtingu~re e non dimenticare. Come -.i , ede, in pochi numeri è gi:\ una bella abbondanza di idee e di studi - <1uell'abbon– danza che distingue i soliti cacciatori di argo• menti 1>erartiroli, e di occasioni per f.tr rumo• re da chi 1;ipre<te11t.1 alla vita con un patrimonio di idee e di mtirndini da affermare. E nel ca'i0 attm1le questa note, ole ricchetza intellettuale è messa a i-.ervizio di una tesi eh' l' stata ...1re– nuarucnt• combattuta dagli intellettu:lli degli ul– timi dicci ;inni - quella del predominio del!' in– telligenza nella vita - tesi che ml!rita J>iù nl– te1uione di qu;into era pili pos'-ibilt.' dargliene negli anni della rea.zione al 1>0..,it1, i ,uo, poi– chè es~ non esclude .utituc!Vlì morali libere dalla schia\'itll meccanica delle formule nnzi può si– gnificare mm rca1ione alle formule, ed alle abitudini in 1ut1i i campi della , it;1. Reg-i'itriamo perciò con molta ,imp:lti:l I' a1>– parizione di queMo ~io,·ane e Spect.,teur • negli scriuori del quale noi se111iamodegli aRini, e eh'~ so1,ratutto un bel sintomo di \'italit.'l re.,istente che ci offre I:, cultura francese. L.'l quale ci offre tro1>Po spesso manifestazioni po\'erc cd ar1ificiali, e come sradicate dal corso generale clell' in1el– ligenza seria, perch~ noi non dobbiamo rallegrnrci vivamt:ntc nel constatare segni di salute, ci :11>· parisc;ino essi nelle pagine di poesia del J~a11 O,r,'.sloplle, o in <1uelle di logica e e.lipsicologia dello.Spt'rli1lt'ur. È H!roche/ean Cl,risloplu .,em– bra ai francesi trop1>0 poco frnncc.,e, e nello Spulaleu,· si inco111mno ass.1.i spe•so libri ed idee straniere, :.1>esso tedesche, ed :lnche uno scrittore anglo-sassone .... Ma è anche certo che se oggi v'è in Francia una minoranza c;iJ>..'lcc di rigenerarla e di sollevarla a 11110,•a nhezza, que– sta deve apparir strnniern a quella folla vario• pinta che presente in essa la propria fine. Mn perciò ap1>unto quella minoranza ha la nostr.1 simpatia, cd il nostro augurio cli \'ittoria. G. t\\lR~OOLA, Caratteri. L'INTRUSO Si sla discutendo furiosamente di cose spiri• tuali, e le affermazioni nette, sicure wn colpi di ,·ento in un'aria piena di polline. C'è intorno a noi il calore che fa rigurgitar la linfa nei rnrni giO\'ani e rassoda il frutto nel fiore : cascano dovizios.imente i petali, svolazzando come le no• stre immagini. E si ..,ta bene : mu-.coli caldi :li contatto della terra e<ttirn. t:na scam1>.,ncllata : un bri"ido per i nostri nervi. Ed Cl,:lis'intrude. lo ,,oso la fronte Mii vetro clella fincstrn: au– tunno nvanz.a10; nebbia: pio{{gia ~hiaccia, con• tinua come un , ersamento di parole d;illa bocca d'un idiota. (Alle mie ,palle 1>arla I' intruso'1. Le foglie son \'iZT.e: che oro e J>Oq>orad' Egitto! Prima i nostri occhi rbogn;i\'an -,rnpicl.1111entc l;i prima,era. ì\lortc, perdio! Quella \"a-.chetta I:\, scavata dai bimbi con unghie e cocci è una -,chi– fosa melma 1>ienadi stecchi e immondezze colk dal ghiaccio impron•bamcnte : uno ..,quallore cli mort<=ig110111iniosa, come una vccchiacci:1 impic– trat;i dalla lava mentre sta,·a grntt;indosi i pi• docchi. L'intruso 1>arlanncora, come chi ha ringhiot• tilo molti !:IJ>Utia... 1>cttando una ..,putacchiera igienica. Ora l'ha finalmente tr0\';itn, e si espet– tora. Le sue parole son piatte e molli e ,·iscidc come la carne dei molluschi. S';1ppic:cicano - sanguisughe - al muso : dimenandusi ,·orreb– bero :,,ucchiarci il nostro sangue per rinforzarsi e gonfiar:,i. Eppure è necessario, nssollllamentc rivolgersi e guardar I' intruso: perchè in fondo all'orizzonte i monti 11011 han colore: un miscu• glio di sa,;si e alberacci su cui .si di!>tinguono chiarissime le ped.ne degli ingle!:ii e le cacche– rellc dellè capre. Xicnt';iltro: il ciclo nbbass.,ndu-,i ._•.:: fatto uno col fango della terra. ~!orte ! 1:>eggioche morte : lo :,pirito cosmico divcnlato balbuzie e sorrisetto da cretino. Tutto è \'U0to come uno stucco stampato, cli fabbricn. E la terra ro1a intorno a se s1e;;..,,1 - gatta che \'U0I acchiappare la sua coda. Pet;gio che morte: rantolo e ba\'a d'una roua bolza in agonia, in

RkJQdWJsaXNoZXIy