La Voce - anno I - n. 31 - 15 luglio 1909

d,1 I )omcnic-o Ros..,t:tti in ,1u.1 una tradi.:ionc di cultur;\ <·'t', inn(.•g.ihik Cuto -.ono in gran parte r,,cc-ogliticci i clugtntomila abitanti de:lla città. m,1. d do\<:ltc pur t·,,<:rc una for..-;t operosa per a, ..imilarli e imprimnc a tutti il suggello dd- 1' 1talianit,1. E, in linc: <ki conti, in <1ucsti tempi in cui gli 11,camhii delle co,;e reali ed ideali av– vengono con r.1pid,t agt·\·olcua, e un Pierpont Morgan può r.,ccoglien· un mu'-t:O, scenrn l'd– firacin clellc 1radi1io11i, e le dtti, dcmocratichc ~nrcggia110 con quelle blasonnt<:. ~la ogni garn idt•ak è 111alagcvole do,c si comha11e Jler l'csi-.t<,•11u. Tutti i rappresentanti migliori della cultura trit·-.1i11asono ;'lttratti fatal– mente 1a•ll'orbi1a della loll,t n:u:ionale . .:\uiliu I!orti, abbandona la bihliott-ca e diventa. depu• 1a10. kicc:-ardo l'ittt:ri dedica mt:t.", della !:>lM ~iornata :lll'opera dt·lla l.,:,r11 \"11=1onal~; Silvio Benco, Ìn\ecc di -,uh1,:n: roma111i, ,;crh·e articoli poh.-mid. iq l)\:r ;altro moti\·o a Tric:-.te le -.crit• irici ,;0110 pit'i numerose dt·gli ..,nittori. Altri '"n~th ,ltlla 1~rCC>t·cu1,azio11e nazionale fu. rono descritti dallo Sl,11a1>ere dal Borg~; cosi la nostra stupida ritrosia a gimlicare se\•eramente delle cose importate dal kei,:no, per timore che ne venga discredito alla e firma nazionale• (eta• luno ne ha approfillato); •. ,,..ì ìl sospetto contro <1uanto, pur essendo italiano, non è e mu.:io11.1le• ; e, peggio cli tutto, h1 p~ur,1 d1 adoperare la critic:i contro qmrnto è difetto t• contrabbando entro nl e partito mu:ionale •· Il ri.;pi:110 ddl' iclea <livenia in questo modo i<lollltria clelle persone e s:tlva• condotto di gmvi nrgli;,:enze. Non posso 1>e1òSeJ:mre lo Slataper sulla via che, dopo <1ues1iavvcr11111euti, lo conduce ad affermare e che q1msi soha1110 la rrsi,tenza intellettuale è c;ap11cedi ottundere la l(ran virili penetrativa, en- 1u11;iastica,degli Slavi •· l.11 cultura serve aJ at– tirare verso d1 noi gli occhi drgl' italiani tutti, con grandissimo nostro vn11111ggio.J\la la lotta nazio– nale, in mas,ima 1•:1r1e, è 1011.1soci:ile, aritmetica, cli numero e di d1111aro.Lo t11lavodisceso in città, tende " mutarsi d., conti.1\lno in ciuadino, da a– sericoltore in 01>eraio, in piccolo eo;ercente, piccolo impiegato, cerc11 di 11ument11re le sue entr;1te, d1 conquistare i meui che la città gli fornisce 1>eril miglior~mento della sua 1>0"11ionesoci:\le. Questa penetrazione è ngevola1a ch,1111 recondità maggiore degli ~l11vie dalle mercecli minori da loro in altri tempi rirhieste; è pro111ni-iu dalle banche slave, istituite con sottile Rrcorgfoumt" politico dagli a• gitatori con dam.ro ru;.so e boemo, e trova fautore il governo, nemico e1eruo degli 1talumi, posposti per sistema in tutti gli uflici, malgrado la mani– fesla loro superioritì'I. Che rosa fa l'elemento itnliano per opporsi al– l'invasione? Innanzitutto, di qua e di là dell' lu• dri, parla molto di SACroS."lntidirilli, di e cultura 11vit.t•• di Dante e Mi<'11elangelo. Se I:\ loti:;, fosse a parole, non <lortbbe npp1e11..ione dcli' e-sito. Quello però che 11oi11011 abhiamo compreso, quan• do era ancorn tempo, è che hi-.ogn:\V:\ combattere ,u shlvi non in citlà, ma foori della ciltà. Bi.so– gnava acquistAre M poco a poco il possesso fon• diario e diventar p:ulroni. HisoJtnava intensificare rnzionalmenle la coltivazione della terra, rendere ma1;giore il nddito dei 01mpi, di.-.togliere cosl il contadino dalht nrnrci.1 verso la ci11à, aumentare anzi il bisogno di brncciA h1voratrici nella campR• gn11, supplire 11 (lllt"SlO bi'iO}{llOCOIIcoloni italiani. In citt:\ c1ui11di,di11d11ulto I' i111pulso estc1 no c\el- 1; immigrazione, biso~navn impedire con spirito di 511grificio la. concorrenu clt·ll 1 01~raio slavo, e ma,s1me la concorrenz;, delle b<rnche sbwe, alle quali si tron legato anc-l1e cp111khe it:\liano. llio;o– gnava infine, ron un pili largo nostro concorso, op 1>0rre 1111a,giue ali' i11v1ule117.a degli av,·ers."lri negli unici goH~rn.1hvi. Invee", si è bensi con alacre 1>ropaganda de– ~tllla, eccitatA I,, ooscie111.:\ 11:\1.iunaledei cittadini ; ma il 11:trtito ll~rale nazio11,1le, che riunisce an• com gli 1:len1e1111pii1 colu, p ù benemeriti e più nm:rnll del p:1.t."se, ,'è impi.:1i10 nt."lla sterile :-ido– razione degli ide::11i e ne!le necessarie i1>0erisie 1>0litiche, trnscurnndo pt:r i~noranza e per ignavia molli problemi di ,·ita nt1acl111a. li partito, ch'era del inogre:i-so, s'è trn<:forn1,110 in partito, foorchè nt:I nome, per gran 1ur1e co11<;;cri•:1.ti\ 1 0, ed ha ru;. sistilo, 111uba11tc (r;t l'aslio"'a r.assei;nazione e la fitlitia combattivi1:\, al di~rncco delle nle rndicnli. Sarebbe nss11rdo .supporre die, facendo :tltri– menti, si sarebbe arrest:110 il movimento sociale; ma, dato il rervore della lolla 1uizion,1ie, e dato il caralleie economico <lell.t concorrenza slava, si sarebbe forse potuto inca11,tl11re il socialismo - come ahro,·e - \''!r'iO una furmola naz.ionale. A,•. veune invece che il S<Kiali•m10, combattuto più collo scherno che colla fr,mchezz,1, anelante a dar la scalata ;11J')()t~re, si alleas,e col governo e collo ,lavismo i>er conquistare almeno l:1. minoranza. L'errore commesso dni socialisti triestini 11011 ha misura, com'è stu1>ida la motivazione che per de• bito di giustizia il soci:1.lh: .1110 debba lubrificare il piano d'attrito fra I nazionalisti, per :1ge\·olare - LA VOCE questo il risultato - la 1>t:netrazione slavi\. Nes– s11nr1giu,tizia al mondo può im1>orre agli italiani il suicidio. L'c,•oluz.1one sociale però non soHre salti; aprir le porte ::1ll0slavismo, cioè a una ci– vilt:\ mfefiore, significa ri1,mlare la civillà supc. rio,e predicata dal sociali,mo. Ne fu conseguenz.'\ il risultalo delle recenti ele• zio111comunali, do,•e il governo, allargato il su(. !rnt,:10 non per spiriLo di democ-r:-izi:\, ma per de– i-idt'rio <11 annie111,u-e gli i111lhrni, r.tvori in ogni moclo l':1zione parallela dt:i imcialisti e tlf'gli slavi rt-.iz.1011ari e recc l'octhio cli trig1ii1 alle ..,elleità panKermanistiche. I.a f1ltà, di fronte al pericolo sl.1vo, si n'iCQsse e si 1110s11òmirab1lmi:nte rNiele 1111.1 tra,tizione 11:11..ion11lc, mcutrt" i socialisti, che avevano osalo 1>0rt11re clue c.111clid:11ure slave, conquistarono a ma.I:\ pena, e ~oli' aiuto slavo, dicci segf.:_isu ottanta, e si vidr-ro ahbandonati da alt-11111 compagni ..degnosi dell'ibrida alleanza. Questa allearu:.a t- qut'sti di ..'lidii e questa riscossa St-K111tno senza dubbio li\ fase prest-nlt: della no-– stra vita poli1ica e dd p,oblt-1111cli rultura che v1 :-.0110collegati. Da una llarte I" i11v11sionesla\•a, tale da preoccup:ue :1.nche se 11011 si con1111e1tal'errore eh du trascurò nel computo i voti itali:1111dei SO· dali<iti: dall'altra p::1rte gl' ilalhmi, divi-.i secondo lll 1,rev:1len7a dtgli intere..,,i nazionali o eco11omici. Ques1a d1vi.:;ione, con..,jd1.:r11tala slavofilia dei so-– ci,,listi, nllsconde 11011tenuè pericolo per l'avve– nire ; e il l{OVerno, deluso <l1.•1la primn prova, cer• ta111e11te se ne compiace. Uq,:e quimli il risana– mento del dissidio. J sod111is11 slavofili, se non vogliono esser soq>resi ,folla reazione, devono na• zio11111iuarsi, come 1>eres. nel Trentino; i nazio-– nalisti, se non vogliono che l'interesse economico finisca coll'uccidere il sentimento nazionale, de– vono cercare di comprendere meglio e pili demo– cratic11mrn1e: i problemi economici. Ma sarà pos– sibile? PolrAnno gli uni macchi11,rsi d'c i11gratitu– dì11e • verso gli :\lle;iti d' ieri? Si1pran110 gli altri, nell'ebbrezza della vittoria, con(ess:\re eh'~ vitto– ria nAZionale, non di un e p:1.rti10•• e riconoscere <111111110 bi:-t0g110abbia il e p,artilo • di riforme ra– dicali, cpuratrici? In ogni modo, dopo qut>'\te elezioni, la lotta per I' 111trgri1~ nazionale diventa sempre più grave, e se1111>repiì1 necessaria la 1>artec11-.az1011e dei mi– gliori nlla vita pubblicit. Ne tledverauno molti p;utlcolnri problemi di cultma (sui qtmli s.uà forse opportuno ritornnrc), e ne derivcrnnuo ugualmente 111ohi ostacoli alle forme ph'1 h•r~he de11n cultura. Perchè la nazione st:nle pulsure in ritmo concorde la politica e la cultura, 11111 111polhica no.:.tra ha li III e mezzi di versi. IL CORDO. Aocora I' llalla che ooo 111 Ft,:r<.'.t,:ioSignor llin:tton·. ~cli' ultimo numero 1h.• l.11 t 0 tJ<r Uenedctto CnK·1.· a pruJ>u'.'oituddl'arlkoln « .\rh: e ~!orale• di :'\1.mfr··di Por1.•1M r111111,ar:-.o ndl' ultimo nunu.:ro ddl.t A'11.org1111 ."k:t1/,1Jlù11 di Tri1.:,tc, dice: « mi pan.•.... du.: il prof. Porl.'lia ,i.1 ,1ndato in terra irr1:dt.>11ta ;1c:ontare ddk hnbhult.> •· Ora non vorrei che lh.-111.·dettuCnx:c cn·tlt·,..,e che le bubbole del Signor Porcn., p;i:-.... ino 1•er n·ri1:, in terra irredcnl,l, Il -.utto-.critto i111,111i, al tJUale certe pn.:. r.io .. iu loi,:idtc dli.' ...,i lq;::gnm) nell'articolo del l'on•n.a non hanno latto 111i11CJr nu.:ra,ig-lia· d1c le buhholc di cui parla il l'ron:, ha pro1e– ,t;1tu pn·~:-.o la din.:1.iunl' dct)l,1 N11.ui: r.:nn .'i(·u/uslira 1>cr ,n 1.·r <.•.,..,;, ,1CC(1lt0 ,u.-1 dl.'ltu p1.•riodico e le buhholt• 1.·le ahrc prwil1-.it."1 <ldlt" tJu,ili anzi il :-.ottm,aittu dira il ht-m: c.::lu.: mt·1 it;m,, 111.•l pros• .... imo m1111ero del\.1 Nau(t:"" .,, ol,Hliru che u• ..cir."1 nd ..1.:ttemhr1.·. Lettere agli Editori. All'editore A. F. Formiggini, Modena. 1-:~r1.·~io:-.i}tllOrc, Fr.1 .111tori e 1.·ditori con\•, gt·ncrahm·nte par• l;mdo, tm r,1pporto di t1..·111;1tu n·t"iproco imbro• glio. L'autore ;1.. :-.;dt.\ PcdilUrc t·on I' inten,donc di appkrirari;li q11t:Idu.• ha sullo mano, romanzo lirir.i filosofi;\, c.• a.....,k11r.ualnlo e ,nmgiur.mdolo per ltllli ~li dei di \;trit• rdi):inni. dli.' il :-.uo è un lihro pieno di 110\"it;l t' di ~r.111111.'u,1,un \·ero c.ilN• l;i\·nro; n ..,epiù furhtr 1.·dnko, lo illude con 1',1,..,in1r.uìont• cht' il ta,nro ,11<1 iHkl"trun1, aH• drnt, .ti t·,..,,./,rJ. I '1.•diton·, ;,: im.un• o ,1.-cchio, qm·,tc .1r1i le C'nnu'.'oc·t';e cl.111' imhroglio tenta• tu :-.i dil(:ndc prim,t e-un l,1 lreddena. con le ripubc. e 1.·011lo sc.,rk,m· ,ukln ..so al pubblico lx·...,tialc tutt;i I' ignor,uu., e il r,1ttivo g-u... 10 del •iu;1h.•, lui cdilore, t.', pur troppo "l)t'-... O, nhbon– d;\ntt·mcnte fornito; poi, t.·on I' imhroglio. ccr• c:-ando di trnrre ogni utile che può d.\ c1uell'au– ture, Ìn\·i'Khian<lulu cun mt·ae promt-.,e, ca• \·Jndtint', ..,t> puù, dtnaro pt:r st,1m1,1r1.· il libro, \tron.·rndolo con p~rct:ntu;,li e-.o,t.•, r,H·eru..logli firntMC t'ontr.1tli che lo lt.>g.100in mal modo per tutta la , it:1, tcC'it.1ndolo, infine, t:d è il p4.-gKil>, (JUa..,i un arruth.rnanu·n10 di minon·111w' a relcn– sir hc:ntrnlmcnlt: i lihri di .. u.a 1.-Ui,ionc. E cosi ,·ia. Si illtl."111l1·, 1.•non lo dico 1~·r romplimcnto agli l•ditori, du: gran parte ddla rolpa n: l'han ~li ,wtori ; l' da.• fr.l certi \•(litori, apnlamentt.• 111erc:-:m1i, e n:rti ,,mori in fnmln HtHh11i t· n·n• dibili ''"' dr.1)l1\\·J,;::J.:::ia1i d'arlc t' di ,t:ntinu·nti ne> bili, prt-lài-.co l1:nto mila milioni di n1ht: gli editori. "\\• t"ll> ..,j rifcrisn~ <l Il-i, che, c.·non -.ol• tanto ,,ud1t.: numo \'t•nute1, (.1 l'editore tJU;hi da diktt.1111,• e molto c;ignorilménte, 111-1 , lle con– <li1ioni g«.·111.·rali d'o)(g-i in 1t,11ia,a,ui in Furo1-.a o addirit1ura n;·I mondi,. O nun !-.Mebhe il c~l"O, mi -.on detto, di u ... are un altro -.i,tc111,1? J)l.·r conto miu amo troppo la franchi:n:t, e in, cce di quei rie-atti cht.· 'ifHI ,pc-.• c:o ceni ..,il1.·11li e ct:rtt: strom::,ture o di t111c.·i hi– glietti di prc:-.cnt.azione e di raccomaud.tzione che .-.uno "J>t.· ,-.i,sirno le lodi di un libro prcv~o un nlitore, ho pensato che ,i IXltrd,bt.· dire a un editore come si giudica la c;ua azione \ince– ramentc, perdtè ne profitti '.'oCcrede, e -.e non crede, dica almeno: alla fino, c'è qualcuno che non dcbho accog·licre con il laccio in tuHI mano e il bigli{•II() dn cento nell 1,1\tra; col quale 11011 debbo ra1•11re.., cnl.ir la '.'oOlitacommedia di com• pli111cn1ie reti1.1re il ~oli10 ru..,ariu tli hugic. lo .. onQ, Hr'>f> ll·i, pìt.>11a111é11le ibero. c lei è pur libero \"er-o me, chi." io le pn.uui,i un la• \"Oro [.,u l\.ln:tti]. rid,ie..,tone, 111-1 .incrtt:ndola :1.ncht•,di non a,er 1>er multo tempo .... il tempo di lavor.m.•. Dunque accolga •1uel che le dico, anche \C non è r>roprio per il MIO\'antaggio im– mediato ,cn1a nrrahbiarci,;i · e tenga le lodi, :-inche se poche, 1>er monet,t di bu(>n conio e non per ..imiloro. l.t:i ha n, uto un,.1 buoni'i'iima idc:1: qucll,t dei Profili. Di tiue~te collezioni a buon mercato, ,crille in modo ,,opolare, che di:1110 il succo di un 'oi><·ra o di un mo\'imento o e.li1111,l questione o di un'anima, cc n'era hi-.ogno in l1alia; e come a copia mt~c,ano e fr1111,1,a110negli altri pae\i, 'ii J>Oll.'H1prort.>tar prov .. imo il tempo che avrchhcro rillignato :-inche in ltnliri. Tanto me– glio se• ;: nt"I r-.uo campo, e a ~lodena: cos:-i che rall<•gra molto chi, come mc, è fautore convinto di '\111m1n111ic regionali e di iniz.iati,•e pro,inciali, e sente puzzo di imbroglio e di fabo in quanto ci \·iene dalla nos1ra degni..,sim .. , c.·apitalc. Bi• c;ognava dunque profittare dell'c~ptri('nrA, ~tra• niera, prender i migliori traki e anncM.tre i getti pili s:rni. Or.1 qut:~to non rni 1>are che lei I' ab• bia fatto. I.ci si è preoccu1>: 1.to, come tutti gli editori nuovi fanno, :-.econdo me erroneamente, d':"cr dei nomi ben 11uo1ati: e a lct,:g-er la Iis1a dei volumi promc~si, ci '>o'\rl.'bhc il fior fiore dell'accad<•mia, del giornali,1110 e d1.•gli :,nittori lihéri d'Italia. Ma a <1ue!:>tobuon grano, s'è mescolato il solito immancabile loglio; il che è difficile c,irnre, è ,ero, ma :-.i può; e con l';t,1tgiunta che il loglio minaccia di d.1r tutti i frutti C'he il gr.ino non d;ir.\; il che è n-,-,:-iigrave. \'cdc. lei inizia i /',o/di nm 1111 .',loul,u /lullialli del profc..,sor I. n. Supi110, cd l' luglio del più scadl•11tc, le a..,..,kuro, che non<'hl! di fìeno, ncp– purl' di '.'otramc potr;'1 ~crdrc. Il pro(t.•s..,or I. B. Su– pini> non rnpi..,c:c 1111ll.1dt:lb pittura ;111tica o modt.·nu anche ,e c·ouo-.ce a ml'na dito e fa ,lìlnrl· dall· 1.· nomi mcg-lio di 1111mulino da pn.1,thit·r1: lld T1l>t:t. Il proft·, ..or I I\. Supim> ha la "l>t·ci.1lit~1ddl1.· lr,l .. i fotte e l..t ~11:initin \• \UOla d'o;:ni 1·11mpn·n...,iont• dell'.1rt1.lic1.• di cui trilli,\. L.::li an·.l .::i,l ... crittu 1111~ro ,o ,·olumc -.ul Huttin•lli, t· n· l'ha ri.i-.-.unto, come fanno i t.:uod1i d'u-.teri,1, d1c intru~li,1110 1111 po' di lc-.-.o n,n 1111,1 hroda rima...,l,1 1.·1d;llla mattina, e \e lo fannu ingoll:ue IM:run 111anir,1retto di 1.1uci fini. l.e,.:~i. 11.·g~i. in <1ud libro nr111 ..,j st.>nte null.1; pru,·i 11.·i un IM.M:o a ,,,pi, Uottic.:clli ...uulian• e.locd t.>"iu11in.111do ;,1fondo tJUC,lo JH,:riodo, do,e -.ottnli111.-<) in frt:tta qudlc fra,i di mt· ..tit•rt', che non '.'oignilicanu nulla, e c.:he -,j j)l.h'.'oOIIO ap1)lican: ,1 Ct"lltn pittori, :-.t.·n,a :,prirc 11c..,..,m11> ,pir:lglio nelle loro nuillll' l' ndla loro upl·ra: e Se in quc:-.ti at1r1.·..,chiil n. pc,·cll pt·r la ~nn·rd1i;a mol– h·plhil,1 d,-i mulir·I, 11t:r l,1 w:·ral 1/, n:,r di:trli ,·piwdi ., d,mno ddl'()1:~,wirnr<J go1rr,1k Jelhr rvmf'cJ.\i:.ùmt', rr1.·ò tutla\Ì:l ..:ruppi ammirc\"oli /'('r il /11,c1ù1uo11 • , •11.c:olr fi,:un- pio1< 0 d',·n, ,;r-ia r Jt t'il,1. E):li nun 1)0~...,ctkv;1 l;l XM:Y 11,1/,i/M dd ( ;hirland.1ìn nc-11.1 pilhu,t u,,mum,·n/,1/t: e se in ()~ni, ..... mti di Fircnrc lo \·incc 1wll',·Ui,,1U i·· 1 pu.Hùuu- dd u11/im,·11M, .1 Rom;, il Chirlandaio prende il ~o,lrn, H·nto, 1.·!'.Ujlera il B. ndla rq1n– lilnc1/1t r dti11m ,,1pprrso1!11=iu11f Jd WJ[_,:tl/o. 1:: i;;:iu~to può noi.Ire..•che il tona i;•c1/ld dal H. ne• gli allrcM"hi ddla Cappella Si,1ina t.>r,, lu·n p,u wmplit1ilcJ ( Jijjiàk • p.;tg. ,\0-.,1 l11~11nma: Bibloteca Gino Bianco 127 al ,ignor S.rndro lkmic.·elli, ; in C'OlllllO"itione, 10 in t·allii.:rafi;1, "I in condoua, 9 in 1,::inna,tH::t; al c.ignor nomc-nin., (òhirlandaio. 9 in compo..,j. z.ione, ; in c.llligr:\tia, S in condotta, S in gin• nastica' Il t.1le farc\"a le mani bene, m., i piedi male e gli or("('Chi c<.>:-.ì cu,;;I; memre il ul .,ltrn riu• <.cil·a nt-llc IOKhc all,1 r<.>rnana e nt>lle .... ottane alla crinnlin,L Quc..,t,1 1.' l,1 t·ritica ,ld pror. Supino, d1e si 1>uò, tutt'al più, aJlplit,1r1.· ;1I 110..,trog1,111deCor– cos, dict:ndo il l'ornh dipinge nmlto hcne le croci da c;n·,lli1.•rt•, gli ..,pilli da tra\,llh· e i bot– toni ddle :-.t-:1rpt·,111;, nd re .... 10 non ,a f.1r null,1; e sard>be. nu solt.mt, 1 nd c-.1-;o tld Cvrcos, crit1u l{'Ìll"l,1. In t!J:ni ;1ltro ca-.c>, C'\h' l" la cri– tica dt:1 Supino. sr nc,n una d1i.1C""chi1.·r,u.,reto-– rica, doH• -.i prt"ndono due grandi pitturi, cioè due a1rù11f', dut.> 1Ht111Ji, e -;i trntt.um .,11,, .... tre!,rlJ& di dut.> ('{1111J>011imenti di ragauo, et111 le rq,:ole retoriche di -,1.·ttant'anni fo? Cht.' C'O-.."l ..,i,1e l'e– pisodio Botticelli • nt-.lla \toria uman,,, il Supino non ...,11>r,\m.,i dirlo, anche 'ti.' torna ... -.e a rias• :-.umue il libn·llo d•e ha ..t.·ritto per h:i ; chè ria.,.,umendo pur n·nto \Olk, non i-e ne ca.,·c– rebbe fuori che , unh.l compres-.o l' nullità di-,til– lata e chi.1cchiu,1 c1uintes-;t:nziata. Cos1 è, 11011:-.e n'abbia a nule. F ,e t.·o'il ~. sa pcrchi? ~ > Gli ~ che lei ha h;ul.llo 'iolt,11110al nome, al 1i1olo, all,1 carica dl.'11'individuo, cd è stato beatis ..ituo d'nvcr p<:r lt'i un S11i->im.>, che è prort.'..,son·, e <lircttor1.• <li non -;o <111a11ti chi– lometri di hnchcd1e, \"l'trinc e «1u,1dn·ric. In CO• scienza, ~\·ra nmi lctta lei bene una l>-"lginndel nostro prorc.,.•-0re, direttore e -,crittore ~ E se l'a\c,·a lt:tt.1 non era rima..,to ,tupidito, intorpi– dito. disp.11-.1a10di •1uclla ri...ciac11u,1tur.1olea..,tra, che a me fa r.,r le bot·c:icce per mezz'ora, e mi obbliga do1H, :1. prtnderc in m:1.110o Angelo Conti o Tumiati, per non dire Ruskin o Fro– mentin ? Qu:1.nclo si '-lnmpano di queo;ti volumi che mc• ra\ iglia mai che lt' :-.i:1.11 \'Cnutc più di 300 offerte di coll:1.borarione I Qualu11<1ue 1nore,-,nrc tesaiolo o articolaio cli giornale o fabbric.,ntc di testi scola,tici o cl11.•òlltre calcK<>ric '.'oi \'Ogli.111ricor– dare di ,·omit:itnri di carta stam1>ata, 'ii ,enti– rebbe d:t tanto di riei,cire almeno a pari col professor S111>inom•lla g: 1.ra di 11011dir nulla di importante per ben 8o pagine. E ~i tapi'ite rin– che che il Mi11i~tcr,i della l'. I. abbi,1 preminto la c<>llczione con mm medaglia d'oro: ',Clll"/1CO• noscer la data di que..,ta delibcra:r:ionc si può e~r sicuri n prt"o,.; che l'on. Ram de,·c a,·er letto il libro del Supino e sentito in qudlo una affinità elettiva con i 1,ro1>ri discor-i. Passiamo ad ahro. ~t"Jlpure a lei pi:1.cerà, è \·ero, che ficchi il n:-iw nel \'Olume di ,\lherto Alberti -,u /Janl'iH, o in quello di Luigi di San Giuo;to su (;afJNrn Sl,1111pn. Cht: co~'"IdO\ rei dire di un libro coni,ig-lintu 1>er le -.cuolc e per le biblioteche J)()l)()lnri, dO\·e la prima lodt• che ,.,i leg~e cli D.1rn in t.' pt·r il suo cer\·cllo che e non pesava nwno di duemil,1 grammi • ? ,e non che il cenello del si1,.,'11or Alberto, r>er1>arlare il .. uo lin• guaggio, de,·c 1->e~"lrnc,h ..ais.simo meno? E del• l'altro, di L. di San Ghl'ito, (è una donna, come si direblx.- dallo ..,ile >1 con le solite rnl'r,1\ iglie dcli' immoralit;\ <ch<' , icen·rsn non cr,1) del cin– quecento? SI, è m('glio p;1-, ..an• alle \11<'" 1>11hbli1•;11ioni f . losofichc. <Jui almt•no c'è tl11lodar fr:11wa111e11te. Quel Sa.t:Jrio tli 10111Ni/llùJ_t:n1.fi11 Hlu.wjirn /la. tia11a prt.'.para10 dal <lntt. 1\lc..,..andro l.c\"i e dal prof. lkrnardinn \ .iri,co, i:, ;111clll.'con lt' sue confe,..,att• dt·lìci\·ntt•, molto utile, t.· rapprt·,cnta un et:n·llcnle acqui .... 10 1x:r o~ni hihlicm·c-11,arwhe di pri\·atu, dw , o;.:lia infunnar-.i ch:lla lilusofia it-:\lianrl. S1k:n1 dll" pn·,to ahhia una t-enmda t:diLiont·, che ..i.1 più n1mpl1.·ta t.·che tutti, man– dandole appunli, n·rdli1111 eh miKiiorMl,1. l.J11t:Ivo– lume~ and1e 1111:i. ht:ll,1 Cn'>ò.l. Il-i nun ,e l'a-,1>1.:tta, l:>t.'rchi·r.1ppn•,1.·nt:i I '1111it"Q o <1ua,i unico com– pito dli." 1>1•,...,011m1pnr..i dd filO<i•1fi rnd11n.1ti a con~re ....o. ~• all'utilit.\ dei c..·onJ,:"r1.·..,...i tih1,oliti non credo ;1ll,1tto, l" for ..t• non t·' e nt·.....,11110 < hc ci cn~d.1; ptrd1\.' la , t'rÌt.'1 nun -.;1\1.1fuori d.1 un conn·gno di t,::1.·ntc çon higlittto ,1 t.1rilla ridotta; ma ci crcden·i :-.l' ~li nnore\"oli l"Ungre.....,i"ltisi radu11,1sS1.·ro 1wr m1;1 bisogna che otlre minori occasioni 11rnnd,111c1.· di vanit;"1, 111;1\.· di J,;::ran lun..:a più 11til1.•;la a·rminnlo~ia :"loprattullo la parte '.'otorir,1 e la hihlio..:-rnfia. llunqUl", :-.tia at– tento Jlt.·r il prus ..imo congrt...,su, 1.·ai dtit· t·grcgi profo-...,ori allidi ,rncorn I' inc:irico di prqxnare un \ ohtmt· maR.lrÌ gro,c;o il doppio, l' n111 J)ÌÙ foltt: t.1,olt" lii riforinwntn. \ ;lkn 1wu·o, ma per quel IMli . -hino, ,on tulln rronto ad .1i111.nli Quindi, did.11110\11 r11f,1u,111/, nmd.1111111 ,--.-.<>· lutamenh." t111cl\nlmn1.· <}11rslù111i j1/o1H~/tdtr, .. um• pam a <.·ur.1ddl,1.\f1,id,t Fi/cHcJJir,,ilc1lùo1,1, d1e nHebbc I' ilhhion~ <li r;tppr1.·-.1.·nt.lr1.· il pt.·11..,iero italiano. :-:on lo tlil·,1, di grn,-i:1.. , dii l·i t:rcde, come ;ti 1m,f. E11ri,1ues 1-.rc-.i<ltntt·, dii "" ll1.·rch~, ddl;,1 nh:de-.inu; o 1:,r.... ~ 1>rc,ith-11:c pt.·r 1.l huo-

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