La Voce - anno I - n. 26 - 10 giugno 1909

In brevt: fummo \CCchi conoo,ccnti. Ella, mi ,fo,sc, cr;1 narn e \i,·c'-1 a Parigi, e dn J>OCO era \t:nut.1 a Roma, dovt: :HC\'a uno zio cardi• n:ile. Lo zio cardiirnlc non era for<,c che una rctorita imo.\ginc; ma in tutto il rc.::,to t nel!"' parole e negli aui e nel \0lto e ndla 1:>ersona la Kio,anc era J><>csia,di quella \'tra. l'cr tutto <1ucl),:iorno e i scgu<=nti vi... itammo insieme i pili notabili luoJ,rhi di Roma; e g-irammo girammo s:1lc11do, ~ccndt:nd,>, inoltrandoci lontano per la r11mpni:;11n, come dm· vt•r-;i cli ttn dis1ico in una ro- 111a11n elegia di (;oelhc. E ricordo che Pap:1 I.com · attra,cr:..ando un mattino S. Pietro pieno di un:1 moltitudinc in11uc11,:1 di qut'i t;11i pellegrini ,·olst· a caso un i... tantc i ,uoi occ:hi -,u noi due che h cra'"amo 1>erdc,·ota curio'tit.\, e con tre dita foce l'atto di benedirci, t: la ~iovanc che per la folla mi ..,j era serrata ac.:c-anlo, ;t quell'atto vidi che abba-.-.ò il r.tpo l.' Jlrl.'..,,uni la mano as..,ai gra✓.io-.amenll.' :-.cntii che me l.1 .. 1rin..,e. Quando il mio J>t.·t;ulio fu presso a tinir<::. molto a malincuore iu mc ne H:nni \'ia da Roma, r- il giorno e In none che il ,·ia,:g-io durò tra• scnl'ti al line-.trino, 1:uardando le paludi. le bo. !<JC:aglie, il mare lt.•111.111u.•n1e t.' ine~rabilmenk pa ..,are: <::mi ..,f,,~a,a a far \er:-.i e a recitarli ad ;1hn ,·oct. e co1111)U:-.i un'ode a Garibaldi in b1on.to sul Gianicolo. in ,·er-.i ,ciolli, ma a qutl che llOSSOricordare cosi spaventosnmtnte sciolti che se allora li avessi ;;crilti e Marinclti li avesse letti, 11011 tnrdava e.,di tanl'anni a fondar Poesia, e que!it'oggi io o;an:i un grande poeta almt:no nd conctllO MIO, E composi .111chemolti romani c..,ametri e pcn• tamt'lri, dritti e storti, e ;1 mano a mano che mi u-.ch ano li lanciavo con un gc'ito del braccio lag• a:i1ìnrso Roma. che mi cerc,a-,-.ero il fantasma di quella m:u1sucti..,..,ima 11i1Xlll.' di Brenno, alla quale io per cert'altrc mi1.· ammir:,✓.ioni letterarie non natumlii,tichc, a\'e\'0 impo ... 10 il cla ... sico nome di Lal:tKt.'. E co,ì \"iaggiavo, quc.,ta \'Olta non in compa– gnia di preti, alla \Olla di Torino. Po,·ero me! Appeua ... cc,o a Torino. mentre altr,t\l.'r:,,,,·o Pi.lna Carlo Felici..-,proprio in quel punto dO\ e hanno impictrato Ma')::,imod' Aztglio con le braccia con ... crte, sopra una i,pc::ciedi in• cubatrice che don·t.·hbc contenere il <teme degli itali:mi rifalli : proprio 11 vedo \'cnirmi incontro con lt.• braccia aperte e il n:1-;o interrogativo 1111 amicv, cht in :-1ltritempi nve\·a fatto con me le scuole cla'ìsiche e per disgrazie cli famiglia a\'eva do\'utu impron i... nm«.·nte \"ol,;crsi per fortuna :-.ua a,\i impieghi ; ed era un an1111irator<:: fanatico del tHlro e del giornali'imo; t.· s'era fitto come un chiodo in capo che io don ..... i mettermi giù cli propo5ito a stampare articoli e a rnppresentan: drammi; e a parole mi stim;tva molto, a consigli non poco. A co<;tui io :nc\"0 promesso che andando a Roma pel giubileo nvrei colto l'oc• ca~iont: per dare una capatina nelle redazioni dei grandi J;iomali, offercndo l'o1>era mia di ~rittorc: e il crt:den)'OIH: a, cn, heHHO. Ora. a ~ntirc da me che non Ol\ c, o fatto nulla, che non mi ero curato di ,eder ne..,..,unu, che non ne\"0 rotto le ta<;ehc a nes,un direttore di nes• sun >,!iornalt:di nes-.im fonmuo e colore; l'amico lascit'> cadere le mani fin entro il pili profondo dcli<' las<'hc, rin1111i1111,;colì i 11a .. o nt:lle propor- 1.ionidi u11p111110 fermo; e 111idisse che io ero ,em:,, alcun dubbio un imbecille. Siccome fr.-i amici il <111alifica1ivodi imbecille è di c1uelli che non offende lo rinJ,.'Ta,-iaimolto caloro-.amente: e non 1u: fu ,.iltm. Si rima-.c amici, e -.iamo ancora, t a <1uando a quanclo egli mi manda mm cartolina illustrata con un .. aiuto o la 'lhb11m, della domenica con una ">Ilanm ella. l'erclu:: egli l'.' ... tato trasferito n Ruma e là, da buon impicJ'ato, fa ;mche del giurnali-.1110. )l:i non più t:irdi cli una settimana fa ricc\"etli da lui questa terribile cartolina. /)al Coffe Ara,((110. fJui .,. :-.ta parlando di te. Grandi malumori e grandi ingiurie a tuo ri~uardo. Per carità non venire ! Tiri pili di sci.i,hola "> Tuo ..,empre l'l!'o"OTO. Il. A Roma, eia .1llora, 11011 ci sono più tornato: no, nemmeno in pcllegri11;1J{gio. F.ppurc di tor– narci io feci promessa, <1uakh<::anno dopo, a un hcn altro amico, che anch'egli mi consiglia\'a al giornali<tmo ; e <IUt.'St..'l ,·olta quasi quasi a\'t:\"O intenzione di mantenere. Mi -.i lasci dire anche quc~rn, di\'agando anchc un poco: tanto do\ rò poi parlare di Domenico Olha, che di di\ag;11.ioni è mae:-.tro. Dunque, quel candido cuore d'amico che è To– maso Monicelli, c:x red.1ttorc, o critico letterario e drammatico di <1m:Icurio~ facsimile di giornale eh<:: C l'A1•n11li !, :-.' ha da ricordare di quel eh' io dico. ="oi eravamo, d'e-,tMe, a Fano, sulla marina -dell'Adriatico, io per sciogliere in quell'ac1.1uc LA VOCE -..ilma,trc I,, 1>oherc e i !!Udori cli non so più quali fatid1c ,colastiche : egli llCr compiere un suo dramma in <1uattro atti, che clon!,·a 1>oi :-.cmhrarc al pubhlic-o - ahim{· più -,colastico delle mie fatiche::. lo, per danna)'iont dell'anima mia, m'ero la– sciato prendtrt.' :11la trnpJ)()i;1 cl' una di quelle ca,ettc chionc chiotte in ri\'a al mare, affocate come forni, e con 1111 balconcino che tremolava sotto i miei IKl'-'-Ì conic una gahbia di merlo e davanti t:ra lo st<:llo11ce il ri0c.s..,o acciecante cltllt.· acque. ;\la Torna..,n ..,'era annidato come un usiJ'nuolo, in una omhre).adata e .,olitaria , illa fuor di città. sulla collina, e \c11h~1 gi1) allo ~,a. bilimt•nto ,er-,o il tramonto. a\endo la\'orato tutto il J'iorno a t1utl t.1le suo clr,uuma. Egli era in ,1uci giorni l'autore nH>ho nonunato di un altro drnmma intilol.110 il l'ù11u/u11/e e certe fo– toj{rafie di attori imparnu.·cati e ):"t:sticolanti e– rano c.. 1)0.,tt: a climo... 1r.1✓ione dt.'ll'arte :-.uanella ,etrin,, cli 1111 ncgo,-ictto di fottuct.·e ,ul Corso e i pbcidi borghc~i che p,i.....,,n ;1110 la manina an– elando .11 111.arc, col ltn,rnolo arrotolato wtto il braçc:fo t.• le mut,111dim· .1 n)lori entro il len· ✓.nolo, ,i fcnn.1\ano un i-.1ante ,t guar~ar quelle )'Mrrucche e quc.i pugni te<,i in aria con tra le noc:cl11.• la mim1ccia dl."Irnrncti .. nm sociale, e ti• rnvano in11a111i : i buoni fanesi. i furnri manipo• l:uori dc:I radicalii-mo :n \'0Catc..,co dell'on. Ci– raolo, 11011 senza 111rncerta lit.·rcu:, in corpo cli o:-.pit.tre ._ul propl'io :o.nolo 1111 giovint.' clmmma– lurJ'0 di -.indacaliste ~pl.'nlll✓.e. Com c:r ..ando i1l">it:1111.· 1m ..,er,t - nnzi ern una notte, nlta e 1>rofo11d,1, l' l,1 J'r,mclc ONa calava le111i-.,im:1111e11te , r-.o il 111.,re - (Tom.iso, ri– conli ?) p,1 .. ..,0 J>..'1S!!0 <,cnza ,,, ,·edcrmcne salii :1nch' io con te all.l ,ill.1, queta la:-.-.ù fra gli alberi come un'abbadia. cd entrammo come due fraticelli çhe tornano attardati al com ento men– tre gli altri tutti, dentro. già da 1111 peno dor– mono in fMCc. ;\I 'apri<,ti la celluaa, rimane ..ti li ;111cora un poco a chiacchierare, poi im1no,vi,ame111e io wOiai ,ul lume e ti mandai ,·ia. La line'itr,1 era rima-,ta -.1>.1la11cataalla none bui:1 e \'t.•ntil.:11.1. E fuori l'rano bi..biKli, rumori, pa.,si im:t.•rli. indefinibili parolt :-ilate che sali– vano con fruscio mi-;tcrio .. o: l'nlitnre di 11110 ~pirito paniro, dalla tt:rra al mare. Eri un tratto, gonfiando~i e balzando le tende bianche a un soflio di gh<:rbino, mi parve d1e 1111a bi.111camo• nacella di Crhto spa\'cntata dnll'orror demoniaco cli fuori t: ,p,a ... i ..,pint:1 ,h 1111 ..,ofl1() impuro ane• lantc balta!,,c per l.1 finestra entro la cella, a chiedere mi,ericordi.i e rifugio. La mattina come fummo le, ati, sedemmo al– 'ombre clt."IJ'iardino, e tu mi leJ'ge!iti alcune -.cene d('( tuo dramma. che nel caldo accento della 1ua ltttura mi pi11c(1uero; l' mi incitasti al te.1tro. E poi fi11:1lmtntt: ..,i entrò a parlare del giornnli..,mo. al qualt tu dicc\"i cli essere nato: I\Oi che la fatic;1 -.cn ile della reda– zionl' ti gradirn: <1uello -.criHre in fretta, cor• rendo, volando, cartelle ..,u cartelle, interrotti a quando a truando dal richiamo di un campanello, :-.ollecitati, 1>remuti, comandnti. E io ti dice,·o che in ,1uclla atth·it;\ mi '-arei 111110 ..1e1111>erato e istupidito, E 111 mi con..,1J{lia ..1iallora al g;randc ~iornnli<.1110,al lavoro clll' ~i fo fuori cli recla– zionl', all'articolo che si prcse11ta ugni <.ettimana, 01,:ni trl' i;.:iorni. ì\li face,ti akuni nomi di grandi giornali..,ti tuoi amici. In bre,e: ti pro!ni-.i che in no,embre sarei \'enuto a Roma: e a, rei battuto alle porte di un grande giornale,; ma non per e... itare come trop1,i altri laure:,•i o ..,emi laureati in let• tt:rc, i mit.·i ..campnli cli le1ter:-1tura o cli critica, f)iutto<,tu per offeriuni a , inggiare 1>erdue o ire o quattro anni da 'U' capo all'altro l'Italia dei campi, dei boschi, dei prati e delle marcmnu;:. e fare un ..,cguito cli corri.,1wndcnzc che clo,·es– ..,ero rapprc:-.cut,,n:, afligurare, colorire la ,·ita a~ricola della nostra p.Hri.ì, ~.lalle forme sue più renioté ;1lle più moderne, di ,fruttamento scien– tifico e indu!itrialc della terra. Dare agli Italiani la 1.·0-.cienz:1della loro ilalin ai-:-ricola. Qualche co!ia di più e cli 111eglioche for della letteratura, come ur111ai tutti gli imb(•cilli i.anno far<::. Ma vennl• novembre e io rinHhi a casn mia. lii. Si dir:\ che umo que-.10 non ha che far nulla col Cionra/e d' /1,1/ia, d<::1q1mle de,o parlare. E h,1 che fare. Perchè il G'. d. I. è il rap– pre!,enrnntc pili g<::nuino e pif1 -.erio c J>erò più ridicolo di 111110 quel cici!ibti-,1110 lct1crario che è come il frut10 giulebb:uo ddle antiche acca• clemit: il rimpannucci:11nc11to nelle vesti suc– cinte d'un'ironia accattata ai france'>i della seco– lare sciopt:mlaggine nostr;l, di ..,011(:ttieriarcadi, e di critici profumati, alla J>Oh-ere,come diceva il Carducci, di 1lim1>iripi. Ma ci ru dunquc un giorno 1 111 uomo d'in~egno che mbe insieme un libro per dimo!'ltrare che la letteratur,1 iialiana non è 1>opolarc in Italia, Ma q1ulc letterarnra? Quella di Dante o dt:I Boccaccio o dd Petrarca o del Tasso o dell'.\riO!>tO o dc.I '!anioni o del l..e<>1>ardi? oppure, di )-'r,ui;t, ,1uell,1 del Cesari e del Bartoli? <'h • ..,e la ..,turi.1 di Roma di Ruggero Hons:hi :l\C'-Se mai ,,,ut;1 la metà dei lt:ttori che -.ociarono ai ,olumi ..e... quipedali dell.1 Storia tiri/a Comfx1.1r11ia tli (;,•!fit ., )1:i teni:imoci stretti ;11 (,', ti. /. Diremo prima cli 111110 che il (,', d. I. s't: tirato su in pOC"hianni .,foi,:1,1,iando11na fi..,iono– mia Mia propria e distinta eia ogni ahro quoti– diano della peni'iola. Intanto: è t."vidcnte che se non è giornale t.·ommercialc nè di bluffi non per nulla l.· l'organo di Sonnino e il frutto delle 1>azicnti fatiche del Bcrgantini. rutta, ia il ner– gamini a me parrebbe poter cs..,cre il dirtnore eccellcnlc di 1111 gr:inde ),{iornale che gi,\ aves-.e un dirc11ort•, mc:ntre cosi 11011, ~ che il direnore del (,~. d. I.; pro1-nio come Sonnino potrebbe •~-.ere un grande mini ... tro in 1111 KO\ernu ;1 capo Id 1.1u,1lc fus-.t:.• \"t•r:unente un ~r;indt' mini<,tro. Sono di ttu~gli uomini dei t1uali Cri ..to diceva che hanno buona ,·olont;ì. I 11r.111i, <1u,111do Son• nino :-.ah ultimamente al 1>otere llart\ol ll\'c~,e eia rifar I' ltali,1. Dal lClllJ)() delle riforme: cli Pio IX non .,'er.1110 pilÌ visti ~;-li Italiani af– fratellati in 1111 u~uale entu ... ia-;1110.Quel ~iorno - citurò 1111 esempio a volo - 1111 allo• brogo profe..,.;ore cli J,!innasio, cli cui non faccio il nome, tornando ;1 ca!,a col Kiornale ..pic:Kato 1>rt..,ein di.;partt." la moglie l" ~pi;mando la fronte d.1 una ..,ettimana. aJ'grott:1t,1, lt.•di,-.e; e Senti, se anche l· H·ro che mi hai fati.i la ~orprc:-.a ùi prepararmi un ..ettinm rampollo, non darti J)CU• !,iero. Sonnino t.·i -.uoi sono -.:ilill OKJ'ial JlOlerc. Fm 1>0<:o'"anno ad aumentarci gli !tlit>tndi •· Giolitti, fermo -.otto il -.uo capf)ellone cl'aj,,'Ti– coltorc, ridc\a da Ca\'our. come potrchhè ::.or• ridere ,·cr-,o un iridato b.11race che gli ~altella ai piedi un gro'tsO fungo immohile e !!Cre1>0la10 dalla \'ecchiaia t: dalla :-.icci1;\, E c'crn un J)O' di tutto in tiucl ministero Sonnino: ..crict:1, OIIC!il;\,dottrin:i, comJ>etenza, bei nomi, hra\·a ~ente. Ma cerca cerca in <1uei mesi di imperio non ci trO\'i che la gra✓.ia a Linda M11rri; e In moglie di quel cotale allobrogo profc..,sorc <11rnncloper la sellima volta in sua vita si \'idc tra i ginocchi In cervice congestio– nata clcll'ostctrico, che cercava cli ("0nfortare la ,·<::nuta nel mondo dc.-1:-.ettimo• t.'redc della 1>a• terna miseria, clo\'è pensare, ahimè l.1poverina, che nel Re){no cl' Italia le puttan~lle solt:mto hanno fortun.1. lkn 1>re:-.to il buon Sonnino 1ornò a e:-.!,cre il grand'uomo IXllitico ali' inglc:-.c, il gentiluomo ornato di buone lettere, inlinit:11ne111t"IIJlCriore di modi e d'ingegno e di dottrina ai poveri paglictt.t delln politica; ma bi-.o),{napro1>rioche s' accontt.'nti di i1uesta :-.uperiorit,\, pcrchè altro sotto i denti non gli casca. (Juc-,tc 1.1ualit~1, a lui e anche al .,uo g-iorn~lle. gliele riconoscono più o meno apertamente tutti. anche ~li oppo– sitori : ed è l,1 più bella prorn che non ..e ne im1>ortano un fico. ljolitic:111wnte, il C. d. I., <,11periorc, con le sue arie cli J'iornalc: in){le~t:, ~1certe piccoleue, a certe furberie, a ct:rtc malizict!l.' di c-ui si or• discc \u no'ìtra povera politica, 11011 f.1 pa11ra neancht: ai passt:ri. L'amico mio Renato Serra, del <1ualt· I.a l'ore ha \'Oluto mettere in luce il nome, ,1 pro1>0sito di alcune :-.ue p,agine critiche ..,uJ P:i-.coli, e che è uno dei giornni meglio agguerriti d'in)-'egno e di coltur~1 che pO!!Sano <:"'tere O)-'gi in Italia, mi d<:lini\':t un giorno il {,~. d. I. conu: il patire 110/Jlle del ~iornali-.mo italiano. i~ il giornale di 11111e le cose ~r,1,·i, ..,eric, e ancht.• oziose. Il giornnle dei referendum; e li prende -.ul -.erio: e quando termina una <1uistione ha l'ari., di l>t:lh.tre che ormai llCr merito suo « f ~ltima p.1rola è dttta •· Le :-.uec.:ulonne -.0110 a di..,1>0si1.Joneelci profe..,-.ori nco-1.mreati non 111enoche dei colonnelli in 1>en..,io11c: delle <.i– gnore caritate\·oli 11011 meno cht.· dei farmacisti di monlngn:i. La mis'iione della donn:i, o mrn quistionc d' ortogrnfia, la rifon11.1 del <.·arauere itali:1110o i nuovi orizzonti della poe~in, la buomt linJ,:ua, il teatro n.1polcta110, i maggioliui. le 111 0.,chl.': ecco, e si potrebbero dtan· ,1 decine, i titoli di alcune inchieste e di moltt. .1gi1azioni morali e intelletlllali promosse .dal (;. d. I. Ì'\clle ~in1,:ole tratlazioni dei <11uli argomenti, ciò che pi\l colpi'-Ct: è la pro111isc11i1.1 di nomi illustri con altri ignoti : un:i letterina di l~idoro Del I.ungo acc:lnto a qucll:i tlt:I \ kc bibliotecario dell,1 Comunale di Peretola; l' aflollamento cli uo111ini cli\'cr-.i opposti pl.'r ..entir~ e per 1>en• sare; A. Craf accanto .:1A. Loria o nel E. Ferri 0 ;1I Lombroso. In c1uesta inconch1<tiune e so1>– portaiione :iccadernica il r:. d. I. è in'tupcrato e i1i..upcrabilc. E un !,U0 carattere. Bibloteca Gino Bianco 107 Senonchè la :-.ua1>re1t:-..1 a rappre!icntantc delle buone lettere, della s:ina cultura è in realt,\ una ,·anità. 1>0ichè 11011 fa c:ipo ,1 11es-.u11 tt-rminc spirituale determinato ed int~n.,o, 11011origfo.1 da ne ... -.unil tendl'nza ,incera e opcrati\'a; ma è ,;oltanto un ornamento inj{enuo e ... uperticialt' di ecletti!;mO ~ di incundudenza. Il foilio che oggi puhblic.i 1111 .uticoll, critico di Crot.·e, o uu ca– pitolo cl' un MIU lihro di tìlosolì.t, è lo ..,,e....o che domani per la penna cli 1111 lino coll;1hora- 1ore vi.,ihilmente spriw,•i-.10 di "t.•11.;o e di ),:"iu– clizio critko, \a in sollucchero p<.-r gli ultimi ansimi a'ìmatit.·i della poe..,ia di Ciulk> Or<1ini. I \cechi nostri accademici chiu..,i com' er.mo nei termini del loro ..,erhatoio, non d;I\ ano ..,1..ena– colo di tant,1 ;1g-ilit,·1 in f:itto di ca1>riolc. Erano 1ab.1cconi• ..,e ,olete 111:ime\,lllO pii) dl-"corn di questi moderni .... li buon Domenico Olh·,1 nell' inlinita efo~anz,1 della su.:i cdm.·,1zione di Kentiluumo, ..,i :-.degna di quel molto o poco che può u:nirj,;li d,,11;1 mia :iccu..,a, Oh, non J>t.·n~-i,·o1~r-.on.ilmcntc a lui : bem:ht-' chi potrebbe conccpire il (,', ti. I. -.enza Domcnin, Olh .l ? li mem\'i~lio"O, il rio– rito, I' int..,<lllrihilc, l'ec.:ccllentt-, I' melfabile n. Olh·:i ? El,:'li ha Ictio <li lutto, :-,a JMrlan· di llll· to. e cono..,cc i france..,i cd è fondato nei latini e nei greci : ha un hello stile, di bei modi, una buona ed11ca,donc:. e uua pazienza infinirn (' una volont:\ i11cons11111abilee 1111a pronta informa• zione, che ,,1 dalla 1111l',icaclellè operette alla sociologin : dai pelleJ'Olcui della hw.>1\il società ai pro).:rnmmi delle giO\,llli scuole na-,centi; di più 110\·cra ;unit·i in tutto il mondo, fra i quali .--\natole France e l'autore !,edicenne di un inno ~dcbre ""' tema ddla digestione. A considerarlo bene que..,t' uomo non ha che dei meriti. Egli moltiplica l,1 sua buona ,olontà in tulli i modi, in tutte le formt:, iu Ittite le occa.,ioni. i~ e:-.pan– Si\·o come un bambino, come un J,:io,·inotto, come un \'CCChiomae ..tro affe1ionato. l l,1 ..,em– pre una parola per tutti. O non è egli 1'1101110 del qmile -.i narra che a~:-.istendo a un l:,;1110 a Corte ,·olto :i una .. ignora belli!i')ima le clices!,e . Signora, l'>tr ,unmirnni e J>er dco;crhervi ci ,orrebbero le pupilll' e la penn,1 del di\"ino Omero? Se nomt:nico Olh•a parl:i di un libro, tcco ha una lode per l'auiorc, poi 1>er le idl'C dd~ l'autore, poi pcr la forma che vc.. tono ,1ucste idee; e una lod<::per l'illustratore, e per l'edi– tore, e in più per il lettore che lo leggerà. Fa l:i cronaca teatmle? Qtunclo gli riesce, è fclicc cli lodare tutta I' atti\'ità precedente di un dato autore, poi \'iene alla commedia e loda, e loda l'attrice, e la <,,'Irta dell'attrice, e il direttore della com1>a~ni:1, e il SttKgeritore e infine t,tli ascoltatori, e poi !,i \'Olj;rea <,,e !!tesso e sia ))Cr dire: Bravo Domenico Oli,a ! ;\la 11011 fa a tempo pcrchè ej,;li non ha mai un minuto <li teruJ>Oda pen.,:ire :1 :-.e <,tCS!,0. E tutto ciò egli fa .. e111.aaltra pa,!ii0nc che di fare del hene, di compiere una mi.,sione ,cr'-O la "ìtK'ic1:1,·er-.o il giornali!'im0. n:r.o le belle lt!ttere ecc. <::cc.Poi– chè, naturalmente, ~~ a quando a qu;111doegli schcna di !it.",nel lutto i11siemt.' .,i prende sul :-.crio. Egli ,uolc nrrh are ad essere il ,1,,,,. mai• /,-e clell:i J,!'iO\'Cntùche gli :-.t;t da tQnio, delle belle sig·nore che lo seguono. E nei suoi orti– coli non si può dire che non d sia dell'acume, della dottrina, clc:I buon inge);"nO, del buono ~tile. dd Liuon ... cnw, dcli' affetto per l'arte, della 'iimpatia cli..,interc,sata e ,1ua.,j de,·ota al– i' inge~no altrui: e in non piccola do..,t, dello spirito, che agita, che :-,orride. che pun){t.' e che care1..z.,: e <1ue ... 1 'uomo ha ... e11✓.a cluhbio una cultura. ;\la allora io mi dom:indo percht.• t:inte \'Ohe questo -.rrittorc che ricorre 'te1111>re alle fonti, mi fa I' cff<.·tto <li a,·er 1olta la su:i roba allora allora dal Larou<.'<c?E perchè, per <.1uanto egli scri,.t, 1>are du: la sua fatica K-iorno per ~-iorno sch oli ,ia \'Cr..,o il nulla, come un di– scoDO di ..,OCit.'t;\ t.·perchè que,to opero,i-. ... imo letterato in fondo in fondo t: ... emprc e !!Olo lui Domenico Oli\'a, lui con la -.ua l>0nt,\, con il -.uo garbo, con la ..ua mi~1m:1,con il .. uo "Pi– rito; ma mi pare 1111 c,waliere eh<::porti a !-passo per le briglie il ..,uo bel palafreno e lo liscia ma non lo inforca mai : e se lo inforca è certo cli dar git) una capata solenne in un fo-.:-.odi orti– che? .\lah ! (Co11li1111a' Cepperello. Senza titolo. Certi me-.chini ...,imi incli"idui amici e discc1>0li del signor Corr.:1dini -,tnmpano un articoletto A.:-:o:,,:1MO col titfJI0: Il ,tirrllorr dr/In \'oce srlli11/• .frJ[,rfolo d11l!.:11riro ('orradi11i. Tutto il re-.10del• l'articolo è mcnzo~na e , deno comt- <1uesto ti• toto. A <1uesti signori non si risponde. Tutti ormai <;anno rome -.0110:1ndatt: le cose e c1unnclo

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