La Voce - anno I - n. 1 - 20 dicembre 1908

cose bcllC' che- si faranno da noi, se si faranno, saranno anch'esse antiche un giorno C' gli amici dei monumenti d' al– lora ci saranno grati d'a,·crlc fatte, an– ch(." se p<'r fari<' ci s<"rdmmo di rottami d'altri monum<'nti diruti o scomparsi. Ì\on t' dc-tto e non ~i dc,·c pensare che il ciclo delle cr<'azioni belle sia chiuso per sempre: meno chr per tutto, si dc,·c dire e si dr,·c pensare in !tal ia dove l'aria stessa che respiriamo incuora ai felici ardimenti Nl è satura cli germi fecondi. Guardiamo dunque al presente e non soltanto al passato. Conserviamo di questo quello che merita cli esser conscn·ato ma prf'pariamo altrcsì qual– cosa di buono <' di nuo,·o per quei tali amici dei monum<'nti che qn<'sto tempo chiamC'r..:urno antico. Th. Neal. Lettere da Londra. I. - BERNARDO SHA W, Oratore. ,·\ppcn.1 tom ;i.to 3 l.01hlra J.111' c,tcro, :ii primi J' Ottobre, lkrnardo Sh.,w s· i: mc-.so :1 r.ul :trc per diffonder le sue idee tr.1 la folll. I.' ho sentito ~tue volte. Ln prim.1 p;irlb nel Cily '/ft11plr, do\'c il famoso Hcv. C;1mpbcll predica un ,risti.rnc!'.iimo nctt,1mèntc "i0t.:i.1Ji<,t:1 e mistii:o. P,1rlb,per inc;uico J\m.1 Socict.\ di Di~u-.,ioni, J':utc e Ji kttcr.1tur.1. Ma il giorno dopo, ncll' hso: Jhi/1, c"tpa,c i primi ,cr:;ctti Jd Credo dei So,:i.ifoti l-,1,~i.1ni. 1:'su:t li.ili i.• ben c11nc,s.;iuto. n:nt'.·tnni fa vi Ji– s..:utcv:mo !':ateo BuuJl.rngh. ~I. .\rnolJ e unt' :iltri ornui !i.p.uiti. M.1 FJst\ /1.1/J è, o almeno p:ire,·a, quella ~r.1. una pk..:ol.t st.tnu. Le su!Tugistc, sem– pre ìnnx::mJo l.t ~cncrosit.\ nus,hilc, d a,·c\"l.O preso tulli i JX"Y,li ,omoJi, tX'iÌ:l le itL~giolc. I:. noi, po,·cri uomini, Jm c\·amo starcene in pieJi. Lo Shaw parlò un'or.1 e mcuo o Juc ore; e si creJcr.\ d1c per sentire un Ji~or-.o ..:osi lun~o d si:1 volut.1 molt.1 p.u:ien,.1 o un ~unJc entu-,i.umo. Inw..:e non ho sentito nes~una fat1c,1.. Qu:inJo p:irl.1 Sluw, si Jimenti..:.1il curpc.le tutte le noie m:itcri:tli. Alto. nern-,..o, m.1grosem~r.1lui !>h.'5<,0 un' .1str-:uione. M.1 è un'Jstr.1,ione spirìtcn.1,. è l' iJe.1 della .:omme– di:t impcrsonJU. !\on po!",SO c.1pire come nui ci sia della ~entè che si IJ~lll delle !iUecommedie e non \"UOI rkon05cergli inp;cp;noscenko e qu:tlit.\ di com· mediogr;1fo. Commcdiograro t in ~rado emim:ntc. 1 , ~1 .1nJo scrh e per il te.uro, e si ..:.1pis.:c; m:1. h \! n... :1cprefazioni, nei Jr11rls, nelle .::riti.:he,e s.:om– metto ,hc lo C an.:hc nelle sue lettere e nelle sue polcnu .. 11c Concepi5CC,sì, k idee :istrattc, ma non le può mJ.i esporre scnu ;tp~~i o pn!tcsti cosi .:on..::rcti che divent,m pcr5an:tli. !-fon c'è s..-:rittoreche u!>iunti nomi propri come lui, e non può parlar J'.1.rtc, 5enu ~att.1~li.1re .:ol M.1, "SorJ.tu. La SU;t estcti..:a,oltre che nel volume su \\'agncr e in quello su lh:,.cn,si trO\"J nelle pref.11ioni, doYc lo Sluw pcnsatorè fa d:t picJist:1.\lo allo Sh:t\\' commediografo. C~i. :111..:lte qu.mJo parlJ, mm mette in S(:cna dclh. iJl'C pure. nu delle iJ~ in..::.1riu1ce pcrsonifi .. .tte. E quanJo le persone non ~;i,uno, si scrn: Jclk nazioni, e in5istc, un.1.\"Olt:i .m.::orl, sulle JitTerenu 1..'SScntiali ':u Irb.nJcsi e Jn~ksi. Se \"UOIJ;irc un esempio ia ._ l'riU Ji fatto opposta :1.ll: 1. poctk:1.e simboli.:a Ti111t.s Jcl ~iorno ... 'Son è commcJia? E per di pili, commeJb !,uffa. "Son so se il puJ,.. hlico it.tli:1110 o fr;mcew sopporterebbe simili cose: ,;i scntirchhc url:\to: 111:t \'lm111mir inglese è molto imlulgcntc, e non si turb,1 m.1i per una questione J'.1rtc o di lcttcratur,1. (,Ju:tndosi tratt.1 di so.:ialismo e un J.ltro p.1io di m.111iche .. \l!Tssn /fai/ cran tutti pili o meno so..:i.tlisti, ml ..:• crJn Ji\·ergenze nelle opinioni e i.:i fu un.1 J: ,.:u•.sione. Qui si mostrò un'ahrl Jotc eminentemente 5<.:cn~uti.:a Jello Sha,, .:on la prontcu.1, upiJit.\ e skurcn::1 Jellc sue ri– sposte. C'era un.l donnina che \"Olc\J. .::hc nello Stato ~ociJlhtJ ~ni nuJrc rkcn:ssc un tanto per i fiili, JirettJ.mente, ~n,.1 intromi,,:onc Jcl paJrc che tante \"Ohe ,cppdlis,c il denaro all'osteria. E lo Sh:tw, ,ol più dolce sorriso • i\fJ. se :anche l:t madre si ubria,.1 ? • Cosi IJ su.1 ou,ione, mi!>(hi.1nJotutte quelle qu.1• lit.1 1 sd•t-cnc non !>i.t JiS<1rJin.1ta,r:i l'effetto d'un vorti..:e. Xon prcnJe nui il cuore, nu il .:cn·ello. e ci .:,mducc in u1u mirili.:a J.1.nzadi idee ironil.'.he pcrsuasi'"e, proronJc e di 1,emplid ,.1.pricd J':artista. Mentre parla non ci st:111.:.1 mJi, ma ci si sente st:tn. chi :tppcn:t ha finito e tJ.:c. f: un 11t1hu-al-born mmmttb,1111.·, si, m.1 i,: :rnd1c un ~:i.llcrino instanc:abilc : :1I hr:1c.:iosuo I:1 mcnle h:111.1, hallJ., e qu:mdo non ne può pili e giace .mcl.111tcper terra, lo vede scm• pre ..::he b.tlb, bJll.1, brill;mtemcntc da te c:1.v:11icr seul "'· Jean Florence. NOTE OlorJlo Sorti che alcuni dic-nno il maestro ma che io chiamerei Jliutto-.tn );\ coscit:nLa sacerdo– tale dt:I sindacalhmo, per qud frt:nctico amore di n!rità che lo caratteriu.t e per quel suo a1>0• stol;11 0 <li idee ctic:hc, serene, gra,·i t .spe-.so mi,tidu: nel campo dcll'alionc sindJ.cale, ha al>– bandonato la collabora7iom: del ,J/011z-eme11I So- LA VOCE ri,1/i,/,' <· l.1partecipazione alla \"ita politica. Per– che > Sebhent• :rncnra il '-Olit,1rio pensatore non abbia rese pubhlicht: le -.ui: intime ragioni. cre– diamo di 1>0ter infurman• i ,uni lettori d'Italia (la sua st.-c<,nd.1patria spirit1uh:. dove i suoi li• bri han talora piil accoglien1.1 che in Francia e il suo -.piritn parecchi anunirntori e di-.cepolil, che non ha \'Oluto la,;cinr-.i ing;1nn;-ire d,1i poli– tic.1nti che t,,:ndl:\·;1110 a guad.ign.u,i i voti della magl{ior,uu,t oli rendo ali' inc:11111J clcuorale qual. che lira d1 pit'l di dcmago~ia di quel che non possa olTrirc il ~o,·crno presente: e ciò col fine di nbhnttcrt .. • Clt'ntenccau per 1m·ttt.·n.•al posto suo il Bri,rnd. Ora chi sappia che Aristidt- Briand, prim,1 -.inclacnlist.1 e <Hltodin•nte,i in\"entore c.lello sciopero generale, difen-.nre famoso dei tumul– tuanti di Clu-.es. è poi nrrh·,un, a forin di tra– dimtnti. a un minbtero borglu:,c: e chi ram• menti le liere p,uole che ~li diresse.• I luhert La• gardellc, dircth,re del .llom.·r11u•111Soài1/isl,· · non può the rinMnerc mer.n igliato di <1ueston,ltafac– da, poco tlt'J{llo, in vcrit.t, ch.·i-.indaca\i-.ti che han sempre prote-.t;1tn contro le abitudini parlamentari. Abbandonar \cechi amici come Sord. ripatteggiar con un traditore come Uri.md, e cosa abituale nei llarl:uuenti • ma crcdeYamo che ne fossero immuni 1,tli ,mimi degli orgnni7z:i.tori operai. Il sindncalisnH'> atti\"o perde, con l'abbandono del Sorci, un,l 1,:ran forz;1 morale e inttllettuale: e anche C'hi,come mc, non C d'accordo con lui in essen1iali qu(•-.tioni di filosofia, non può a meno dì rimanere <·ummo-.-.o ddl',1tto doloroso di se• llar;vinnl' d1c <1u~s10n,;cchio compie per sah-are In propria coscic111a. Jr. t,r. l' IJnoranza deJII spcclallsll. 11 !-.ignor Paolo Bell{'n.l l' una pcr.;;ona onestJ, ,erin e diliJ,:"ente che r.i ,,Ile -.p:llle di \l.1111oni l'iù cht: multi dan– ti.,ti fanno alle spnlle di llanlè - ciO\• lunghe discu-.sionì su minuzie, cn,ui...tica di pun1eggia– turrt, ricerc;i di enigmi eleg:rnti, di miner\"e O· scure e i,,;imilierudite:rie crittografiche. Egli è un di c1uegli :i1111;1et1unti liberali cattolici studiosi lomb.irdi il n1i giornale .:.· I:, Pasn•l'rn11::a e la ,ui ri,·i-.l.l \.• l.1 Nasst"KIIU .\'a::ù.malt - uno Ji quei pochi collaboratori di ri\"i-.tine morali, let• ternrie, tri\ manzoniane e rosminiane, mezzo clan– de,tine ad e,. Il 1/rm•, il 1111011 Cuort') dove scrivono i preti letterati e i letterati leggermente ck·ricali. e alh.- quali è- nhlxm:,t;1 a priori S. ~I. la l(e!,{in.1 ~I.idre. Fit1(J ad ora P:1010 Bellcua s'era di\·ertito n cspo1rL· i suoi dubbi nm111:oninr1i,le sue paren• tesi m;mLoni;rne, le ,ue ,coperte -.ulla pigrizia 111.1111:oni,111,1, suoi annin:rsarii m,mzoniani ecc. qua o ti in codeste ri\'i-.ticciole o in nitre ridste pili gro-.·w t: 1>iù-.erie. ,1.1 ciò non gli b,1-.ta\·a. l'na vvlt,t ehhe la buonissima tro,·ata di scri\'ere 1111 lihru 1>-.eudotl"ichiatrico su 'lanzoni per far rim,mt-re in trappola Lomhroso e fece bene. Ora \'icn fuori con un'editione critic:t dei Pro– mr.ni .\j'>mi. do\"e il te<;tu è rbtabilito con molta cura e do\"e si trovano, invece dei di,egni mo• dcrni di un Campi o di un Pre, iati, riproduzioni <li stampe, ritr,1tti e ducuml•tui dd seicento. E il Bellcz;u h:t fatto l>enb...,imoa far c1uest'edizione che costa J)Oi co-.i poco (1.2,s) che è un:1.,·ergo• gna -.t: tutti non la compr,11111,m,mo, Cogliali). ~l.1 quando -.i tratta di -.pcci:ili-.ti c'è sempre un mn e nel caso ciel Bellcn,, il ridicolo con,;;i,tc nella -.tonatur.t che c' i: fra il Bellezza pe!-:'lntissimo rc\·i-.orc di boue, che nel discorso introduttivo riH•de le buccit· .1 \l,111,oni, corregge Cerquetti, fo liste <li errori di stampa, statistiche di anom:i.lic ortog-rnfiche e perfino conteggi com– plicati dei puntini di -.o-;pen-.ione, e il Bellezza che, poco dor>0, \ uol fare l'erudito intt>nta.zionale e scrhc. ad e-.empio, di <111e!-iti .,propositi:« Car. tesio d,t\a l,cn più im1>ort,mL,1nlle sue opere <li 1111.-ufi,ic;1 d1e non a quelle di matematica. mentrt: il Mm nome t: rimasto nella storia della scit111;\ come quello di un ir,mde filosofo ..... li 1>iùi,.:rande dei pocti satirici, il Pope. -.i com– piacc-\'.1 -.in-.:olarmcnte cli un .,un !-itranoopuscolo intitul.1to F rt·•I;,,, in cui i· t·,po-.111 un a-.surdo sistema di co-.mogonia. • (p. ""<1.,•1' Come -.i -.ente che siamo lontani dal ,1anzoni ! Ì\011 C ,ero, caro sii.rnor Bcllcun, c-hc il Descar– tes aves"e cosi 1>c>Co giudi.lll> c-omc dl:i. crede - tant'C vero che CKli è rima,to celebre non solo come lilosoro ma proprio anche come matematico e nienH·meno come uno dt:i fo11d.1toridella geo– metria ,111:ilitica. ;\la la c;1~troneri,, più grossa è l'altra, do\e Pope \'ien d1i;111uto 1111 1>0' abusi• ,.um·nte po<:ta !-iatirico!perché non piuttosto mo– mie ?1 dmc Pope \·ien c,mfu-.o con Poe, dove vi('n attribuito ;lll'autore dd N1r/'I' of /be Lori. un'operett.l ch't.' dell'.autore della Roz-i11adella Oua I Sha e dcllo .\( i1rt1I,,a d'mll, e do'"e ri• ., 11 11., chi,,ramente che il <lottor lkllezu non ha letto il lihrt'tto del Poe e per cun-.cguenza che tr,\tlil di • a-.<,urcla • un;i <:o-.mogunia che non conosce. Bt·gli esempi che <lati.:.,i gio\·aui, o ma• turi cd one-.ti ,tudiosi ! "i <lit·uno ali' ultimo mO• nwnto t he il Jkllena insegni letteratura ingle:--c in t1ualche scuol.i, a )Jil:1110. S' l' vcn.> ,uol dir proprio che oinun pati-.ce del suo mcs.tierc. C. P. I raccon1Idi Tourocbrocbc.- ne\"onn c-.scr. certo. 1'>ochis-.imii ~111,·ani che un:i. <liecina d'anni fa non ebhcru un bi'_sruù, per la lcttcr,llura di .\na• tolc Frane-e, Quandu in un lihro -.i cercano i belletti, le c-iprie, i ricami e fiorellini d' una rel• toricn rimessa n nuovo piuttO!-ilO d1c il s...1ngue e l'os,a, e il pen:..iero compre-.-.m·i c.·omt' l'aria in un e!<i(>lo!-iivo, le scritttm .. • !-iimili n quelle lii quc~to fraurcsc piacciono. fai i' poco male. Però non è bene chc rcrtt capricci durin troppo. Lo scettidsmo t.,baccosu e !-iOrnionedi Jt·rOme Coi– gnard, il quit'tismo borghc:succio del tradii!> prn– fes-.or Her.:-eret. !;1 magia l'>oco ll'rribih.· della A'rùt, Pc·d1uu11u• l' generalmente le aJ:ioni. le pas– sioni e l.1 ment.,lìtà di tutti i hur.1ttini fuori di moda por1.1ti a ~pas-.o fra il XIX e il XX secolo dal buon .\natolio, non son J>Oi cose da fame j:"rancaso ; e infatti i meno volgari ,e ne stufa• ro!-re~to, e p,1,sando a letture e amori più caldi e .,osl;111zio-.i,le lasci.1rono ai giornali-.ti, che se ne -.t-rn,no ancora con molto -.ucce-.-.o. .\n.d p;1nt' che persino h> sle-.-.\1Fr-aru:t' s'ac– cori,.:-t:-..~t: ,1d 1111 tratto che era temJHl di finirla e che sentendo-.i troppo ncchiu l">Crmi:ttersi sur u:1'.1ltr,1-.tratl.t, « il principe tlt:lla prosa rran– cese •, ,mcln.....,ea buttar:..i pcr db1ler:ito in quella 1>oltiglia-.ùciali-.tico-st:n1imcntale che tutti snnno do'"e per 1111 certo 1crn1>0fu vi-.10, non :,,enz;1 sorpre-.n, almanacc-are, clirendcndo ebrei com• promc,.si, proclam.uu.lo, fra Kli s1lintoni e gli urli m·\·in;l✓..t.lli dei :-.ohl>orKhi pari.,ini, l.t p:ice uni• \t.:r:,alc, e tinalmente farsi ri.,bilit:i.h>rt: e 1>.1la– dino di tutti i Crninquebillc ;1 tu pt>r tu colle guar.lic di citti1. l'ltim.tmcnte J>Oi,we\a ripreso I., !->Ua penna d'erudito di garbo e nessuno s'oc• cu1:,,wa piil di lui. Se non ch'-', ali' impron·iso, rieccotelo umkur .' Riecco l'eterno girarrosto colle -.ue r.wolette, con le sue h.'K.:cndòlc e no– ,elline ceneroM·, che rifrigt,te le i,,;olite coppiette di ag1,:etti\ i risci.1cquati, !)tiracchiati, ,coppiet• 1:1.ntinell'olio clericale delle rn;ilignette frasi in .sordina; riecco i noti frati, i demonietti cono– sciuti, le sulite soli1is.,ime sgualdrinclle, i mede• simi riugli, in!tOmma, che il JM.tieute, libidinoso polveroso e affumicato 1Jd119ui11islt• tira fuori di nUO\"O dai ,·ccchi-.simi e di111cntic.:ati-;similibri scovati nei fondi dei magaaini p;1tcrni, per of• frirccli come un bel m:11.1.olinodi fiori finti! Al Jia\"Olo I A. S. La Ocrmanla si l addormenlala I - (inter\"ista con l'editore E. Diederichs1, - Dm1<1ue,signor Diederichs, come \':t la Gt:•• mania? - :-:on meglio dcli' lt.1lia. Ci siamo addor• ment:tti, e \'eniamo dieci anni dopo gli altri. Il pubblico si fa 1>i1'1 che mai leggero e gli autori più che mai impos-.ibili. Ah, .se pubblicas'òi le mie memorie, se des-;i alla luce il mio :irchivio editoriale ' Per fore roba buona mancano gli uo– mini, m.t per forne della catti,a son 1>0ehi gli editc:>ri. 1 ... 'l. noslr., gente pratica chiede qualche co-.a da 1>a,-.ar bene la sera, come al cinemato• grafo, llt'r vedere se,ua pen.,are. Sherlock I lohnes è all'ordine del giorno. Altro che mi:,tici'imo I E poi i mistici 11011 lavornno. I la n:duto il mio ul– timo catalogo? Da due anni annumdo la mccolta in due volumi delle prediche del Tauler, e non mi riesce di mnntcncr la prome-.sa. Quest'anno, dopo t,rnto implorare, ho nvuto linalmcnle da Bllttner il secondo \'Olumc, t,u1tu atteso, degli Se,illi " P,·t'dirl,r di ,1.1cstro Eckehart. )la ai famosi /'111·,1dtJifi di St:basti,mo Frnnck, quel mi– stico .1ntilt1tt ;r.mo della Riforma, m,mca ancora la prt-faiione. I: co-.i \·ia ! \'orrci fare nel prossimo anno una raccolta di <1ilcrcoricnt.1li, huddi-.t<.•.p.1r-.i-.tt·,i,lamitichc ecc. ,1a comt• -.i fa? )t,mcano gli uomini da noi; non nbhiamo che .,,ll·Ci;tli-.liche non \"Ogliono e non J>O!\ostmu c:,,cir dai loro cantun:i poh erosi. \'orrei r.l.chrnarl·1111;1 hihliotec:\ <li \"Oli,:-ariu,1.eiunc e c.1uclli m'oHron dei testi inediti. Benedetto lo ,pecia• li-.mo , i•: la 110-.tra forza. ma ;uu.:hc la no:-.tra nrnlatti,1, li\ coltura, nd -.enso ,pi rituale e largo, t.· esiliata cl,\11;1 {rcrmania; il 1msto suo è :,tato prcso d,1lla h.:tter,uurn infranciu-.at.t, le~i.;:cra. che parla di donne e di S\ ;1ghi, e nm qu<.-1\aschcr• J:osit:, s,thellante fa spnmeKi-:-iarnt·i ccrnc·lli qunl– chc C'osache riempie e ~onlia. nza nutrirt:. Gli ebrei, poi, son eia noi potenti mi nl'I mondo delle puhhliL•;uiuni. Ci -;0110 delle relebri ri\·istc tede:-.che tutte in mano lorn. E se io non sono dell'oplnione di quelli che li ;1ccu.,,1110d'a\"er fatto un gran male, credo però c;hc c1 abbian fermato per str.:ld,l. Che , aie poi grid.ir tanto cohtro loro, se non :-.i op1mm· qualche cosa che lll"" po-.,n tt.'nere il po-.to > :'\on è n·rto con i trat• t~ 1 ti degli spcd.1listi e con le culll·Lioui erudite che si fa ar!,{inc ;-illa lcKgt'n:u,1. Sicch(· non e-' è nessun moto? :'\l:-.:.un moto. '.'\"essungiU\<lllc all'oriuonte. Bibloteca Gino Bianco 3 Ì\e,,.una ridsta di rinnovamento. La gente \"i\'e nelle grandi dtt,\, fm h.- s:-randi C:l"ie e i grandi camini, preoccup,lta solt.,nto del h1-.so e del comfort. \"uol \'Ì\"ere comodamente, e non affa. ticarsi la test.,. Già l'affaticarsi trop1l0 sciupe– rebbe gli all.ui . Ed nffare è anche la que-.tionc sociale, che 1111i\"Olt.1, dieci anni fa, desta\"a qualche entm,i,1,mo letterario. m., che oggi è tuttn questione di riforme prudenti, ,,uiele, tr:in• quille .... - Allora lei di-;pcra dcll;-i Germania? - No, non dispero, mn. son molto di-.illu-.o. Dieci mrni fa, si, ..pera\"o in 1111 risn•glio più prossimo, or.a mi accorgo che ci \"orr:\ molto ancora. Se di-.perni,,;si, non continuerei, mentre continuo. E oltre a quelli scritti di tendenza her– deriana '-lii JlOJ)Olid'oricnte. mi OC'('uperò lar. gamente del modernismo ho già tradotto il f.i. mo,;.o r,..o_,rramma. m,1 ,,tdo piano, pcrchè sinmo meno liberi e ph, sc,rnd.tliu:abili di \"Oi italiani, ed esager:indo, correrei il ri~hio di buttar , i,1 l'acqua del b,tgno con il bambino dentro .... //'· p,. Rudolf Euckcn. - Gli imbrogli del telc~rafo e la scarsa cultura dei giornali-.ti pri, i dei sug• gerimenti dcli' inc0:1bile l.. 1rous-.c, giunsero in \mon punto d'al·cordo per darci, in sal-.a d'alle– gria, la buona noti.:i;1 che Rodolfo Eucken era staio cortmato dal premio Xobel in.,icme a I Llec– kel. Sebbene alle n.ccademic tutto sia permesso, anche la farsa, seml>rav,l un 1roppo ur1:111te ca,. zotto alla lo~"ic,1quello di premiare co111cmpo• raucamente due iilosolì che, nella s1css;1nazione e nella stes.sn lingua, mu:i nella :-.tc,sa citt,\ e nell,1 stessa unh·er-.itil, e. ,i può dir porta contro port~1 come due maga.uini ri\"ali, ,i eran sforzali di so– stenere due \"edutc del mondo e dcli' uomo dia• mctra.lmente OJlJ)O'ile.:'\on c'è \"ia di mezzo'. se ciò che I lnecke:I ,ostienc è \"ero, Euckcn non è che un chiacchierone ; ma se quel che Euckcn dice è \"Cro, 1l:1eckcl non è che un ignorante. Rallegriamoci dunque con l'accademin che si è dichiarata per Euckcn ; perchè se anche è vero quel che mi si racconta, cioè che gli S\edesi non abbian \"Oluto, per camp;rnili!-,mo, pronunLiarsi in favore di Schna Llt,;"t=rlof,I,, grande scrittrice non·egese, è certo che mai un' ingiustizi., fo com• pensata da un ;1t10 di giustizia cgu;1le a questo. Rodolfo Euckcn, infatti, è uno degli :,piriti che ha compiuto cli pili nella moderna Germania per• chè si tornasse a vivere per ragioni ide:1\i, una delle persone che pilì calc:>rosamcnte ha difeso ogni call'S:\ e ogni ,·alorc ,uperiore, cd ha s1>intr. di pili i gio\'.tlli nll..1 riflessione e alla \"ita inti· ma. L' Euckcn, frigio di na'ieila, ha 6J anni ; fu insegnante di ginna,io in Berlino e poi profes– sore a Bnsilea, tinche nel 1b74 fu chiamato :l Jena, clo,'è ancora fisso. Da giovane sotto l' in– fluenza del Trendclenburg, il noto critico di Ile• gel, di cui con.sena pinmente la memori;1, stu– diò la filosofia ari,totclica e pubblicò una -.toria della terminologia filosofica, ancorn con,ultabilc oggi che sonu !-it;1ticompiuti la\"OtÌ più larghi. ~la l'opera "ua maggiore è da tutti ritenuta quella '-tori,1 clelle intuizioni della vita nei grandi filo-.ofi. che, .,e non è co'i1 metodica e non aggruppa così bene i problemi come quella del \\'ildcnband, si presenta 1>erò come il più cnldo tentali\"O cli d:ire al lettore il ritmo in1imo chf.' puh..1 in ogni mente ricercatrice. Dir Lcbe11sa11sdmuu11,irr11 der l(YOssen /Jt-11/.:a (del quale seppi che si prepara\·a una 1rnduLio11e pre.sso i F'ra1elli Bocca, e sar;\ huona co-.., se somiglicr,\ ;1llc buone t' non alle c,1tth e tradu– zioni della ste"a c:1s.'l. e un libro che non cerca scolari, ma piuuo-.to degli amici dei cuori as• setati di verit.1 t.> delle ;mimc trn,·ngliatt- da dubbi più che dei ripctittlri meccanici. L' Eucken con essa non si è conquist:'lto un poMo tra i grandi filosofi, perchè non è un sistema <1uello che ci presenta. ma frn gli amici, gli innamorati e le anime che ri'-J>Cttano il pensiero. avr;\ uno dei più bei I;! dei più alti -.cKgi. E un animo reli• gio.so , senl;.t le matcri,1lit~ magiche e wnz;t i passatempi mitologici, da protc-.1,111tcilluminato cd aperto. E noto con t1uanta -.impati,1 conside– rasse il mo, imento modernista : m:i. non -.i sa forst: che ama molto I' Italia e gli italiani, e ne segue le ,·icende intellettuali s1>crando che dn noi abbia a venire un grande riwc..·glio ideale. //'· p,·. RECENSIONI GiS,\ M.\R'fl,:GIASI. Il N,mta11licismo il11/ia110 11011 esisk. Saggio di lctH:ratura comparata. - Fi• renzc, Succ. B. Seebcr, 19(>8, p. 112 Si tratta piuttosto d'un ,aggio di -.piritualita comparat,l • e invece elci -.uliti r.,tfrnnli fra testi, degli abitu,tli ritro\"anu:nti cli fonti, e delle un po' pette~ole dennn,it• di plagio du: -.i incon– trano nt:i l,1\"ori di letteratura comp,1r.1ta, l',1u– torc ha pre,o a esaminare, ~pra il tipo dello

RkJQdWJsaXNoZXIy