' , ,I BOLOGNA 27 .. lati e dei ·suoi preti, sia nella vita politica attraverso tuttavia il Balbo non vuole mandare via l'Austria. al suo governo: tutto doveva, poteva essere lo stru- dall'Italia. co~ una guerra; egli vorrebbe invece che mento adatto alle nuove fortune d'Italia, ma una l'Austria se ne andasse quasi pacificamente trasciChiesa purificata e ring ovanita, atta per trasfondere nata dagli avvenimenti che sarebbero per svolgersi questa pura giovinezza all'Italia e al mondo. · nell'oriente balcanico; in tal modo l'Austria avreb11 « Primato » del Gioberti determinò un' espio- be potuto estendere i suoi confini a spese dell'im-. sione ai entusiasmo specialmente nel centro e nel pero turco e allora le potenze occidentali di Europa mezzogiorno d'Italia: esso riceveva una autorità per impedire l'e,ccessivo ingrandimento di essa l'astraordinaria dal nome stesso dell'autore il quale era vrebbero obbligata ad abbandonare le provincie e voleva rimanere un ecclesiastico fede le al pon- italiane ancora ad essa soggette. tefice e in· pari tempo era uno dei più grandi filo- Questo progra~ma moderato ci riporta in più sofi di quell'epoca. Il successo fu enorme, benchè d'un aspetto ai vecchi programmi carbonari e mas- r-- non mancassero le critiche dei suoi avversari che sonici, ma ora la propaganda poteva farsi e si faceva· ' le loro penne intinsero anche spesso nel fiele. Il alla luce del sole, per quanto fosse circon~ata, di Brofferio finiva la sua nota bibliografia con queste molte cautele, e s'insistesse sopra tutto sul rispetto . testuali ·parole : « peccato che sì beli' ingegno sia conservato ai principi e ali' ordine assoluto da essi caduto in tante aberrazioni » I Pietro Giordani, an- rappresentato. Ma il programma moderato rappresencora più iroso, ancora più acido del Brofferio seri- tava l'antitesi' del programma Mazziniano. Quello vo all'Amari : « ho visto il pazzo libro di quell'ipo- era essenzialmente federalista, questo unitario ; quel- , crita prete )). Luigi Carlo Farini conchiudeva i auoi , lo 1i fondava sopra l'azione del cattolicismo, quegiudizi così: e trovo che tutto l'edifizio poggia sul sto sulla insurrezione popolare; il programma mo- ' falso. » Difatti l'autore parla di una lega di principi derato era imperniato sopra la buona volontà dei · italici e non fa motto dell'Austria, che è la più principi mentre il Mazzini non aveva nessuna fì. grande potenza italiana. Se l'Austria entra nella ducia in casi. Ma dei due programmi, in questo lega, addio nazionalità, se viene rieletta, addio lega. preciso momento della nostra storia, è quello Il Niccolini protestò scrivendo la sua tragedia : lVlazziniano che è fuori della realtà, mentre il pro- . Arnaldo da Brescia. Infine gli stessi gesuiti non gramma moderato soddisfaceva le esigenze particomancarono di censurare aspramente il Primato. lari di quel tempo nel quale non si amavano gli Di ~utte le obbiezioni, quella che D)aggiormente scon~olgimenti sociali e politici mentre i Mazziniani colpì fu appunto il fatto che il Gioberti I mentre apparivano non soltanto i distruttori delrordine ·poliparla di tutti i principi d'Italia non fa parola tico e sociale dominante ma altresì i corroditori dell'Austria, come questa non rappresentasse l•<;>sta- della Chiesa cattolica alla quale appartenevano la colo maggiore contro ogni possibile progresso libe.;. massima parte degli italiani. / raie in Italia I Il programma moderato rispondeva invece alle A questa omissione, pur riprendendo sostan- due esigenze fondamentali dei gruppi nazionali hbezialmente la concezione Giobertiana, cercò prov- rali più numerosi lasciando sperare da una parte di vedere un altro scrittore piemontese, uno dei mas- poter in avvenire migliorare l'assetto politico dell'ltasimi rappresentanti del programma moderato, e cioè lia, permettendo dall'altra di essere riformatori se~-. Cesare Balbo. Egli pubblicò nel 184 3 un suo lib~o za essere rivoluzionari, senza dover sovvertire l'orintit~lato « Delle speranze· d'Italia », in cui, accettati dine pubblico: quindi è fa_cilecomprendere la grande i vari postulati anche religiosi del Giob~rti, affermava efficacia avuta dal libro del Gioberti nel far peneche per rinnovare l'Italia e per darle le riforme deside- : - trare il concetto dell'unità italiana nelle masse dei rate non bastava la forza morale fosse pur essa rap- cattolici che erano ostili ad ogni nuova riforma per presentata dal Papa, ma occorreva anche la forza il carattere anticattolico che i mazziniani avevano materiale e questa non poteva essere offerta che dal · impresso al movimento. Gioberti veniva invece a re di Sardegna e del Piemonte : 9unque non verso conciliare la fedeltà alla Chiesa con il desiderio di il Papa ma verso il re di Sardegna dovevano po- un migliore avvenire nazionale. Nè minore influsso larizzarsi le tendenze e gli sforzi di un rinnovamen- esercitò il libro del Balbo sull'aristocrazia piemonto italico. Egli ammette che 6nchè l'Austria resta tese, la quale venne convincendosi che si poteva in Italia non è possibile realizzare questi propoaiti, essere nazionalista senza essere rivoluzionari, che Bibliòtec Gin Bianco - .
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