Vita Nova - anno III - n. 12 - dicembre 1927

, - ' PROF. A. DE STEFANO , DA MAZZINi A CAVOUR ' SERA DEL 17 DICEMB~E 192& i Ho già detto che Mazzini è stato, -piùche un uomo politico,' un profeta, un veggente, di spirito profetico dotato, per ·usare l'espressione dantesca; l'uomo che vedeva da lungi, che vedeva la realtà non quale si veniva dispiegando sotto ai suoi occhi mà quale dovrà un giorno manifestarsi: quindi constatiamo in lui delle anticipazioni impressionanti, delle visioni profetiche, preannunziando con mirabile esattezza avvenimenti che si succederanno a distanza di tempo; come lo sgretolamento dell'Austria, lo sfasciamento dell'impero .turco, la rovina dell'impero moscovita, l'unificazione della Germania, la ricosti- , . tuzione della Polonia, il riordinamento nazionale degli stati balcanici. Questi avvenime~ti che oggi sono già realtà ai nostri occhi, erano apparsi allora solenni utopie. Ma _molte altre cose ,egli ha .dette e previste che sono ancora da realizzarsi, che anche oggi sembrano utopie. Però questa stessa facoltà che aveva di vedere troppo lontano doveva compromettere la sua opera di fronte ai suoi contemporanei che vedevano molto vicino, e poi, l'anima sua essenzialmente di apostolo, tutta votata alla sua ·idea, era tutta rivolta a una mèta, verso un ideale, era per ciò stesso intransigente, intoller~nte di a4attamenti e di compromessi : era spirito tutto d•un pezzo, una personalità monolitica, che doveva naturalmente e fatalmente destare ostilità, rivalità, diffidenze, tutto un odio politico che nel suo furore aggressivo non è inferiore al famoso odio teologico. Bibliote a ·no Bianc · Aveva dato a tutti i suoi tentativi insurrezionali un carattere eminentemente educativo, forma.. tivo, pedagogico, benchè ne vedesse la inutilità politica, che doveyano servire a formare l'animo del popolo, abituarlo sopra tutto a sacrificare qualche cosa delle sue sostanze, anche la sua vita, per quei beni che intanto hanno valore in quanto sono conquistati con il sacrificio. Ma tutti i suoi tentativi traevano la loro scaturigine dalla illusione che egli si faceva sulla preparazione di quelli che gli erano intorno e dallo stato d'animo delle popolazioni che . dapertutto e sempre egli vedeva pronte a inalberare il vessillo della rivoluzione, a cacciare lo straniero, a rovesciare i troni ; mentre in realtà il popolo era inerte sotto l'oppressione, era assente dalla vita politica per lunga tradizione di secoli in Italia. · · Questi tentativi insurrezionali che culminarono nella famosa spedizione della Savoia erano pertanto destinati a fallire miseramente,· e allora anche le sue teorie, anche i suoi programmi, anche la sua propaganda cadde!o in discredito. In altre parole -i tentativi politici mazziniani hanno la stessa sorte che avevano avuto anteriormente i.moti massonici e carbonari, e sono condannati allo stesso fallimento. Il discredito rallenterà, sommergerà per un momento l'opera della propaganda mazziniana e una vivace reazione si delineerà contro questo spirito insurrezionale che veniva a turbare e a squassare le città, gli interessi, . r ordine. Prevale allora nel movimento dei gruppi na-

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