Vita Nova - anno III - n. 12 - dicembre 1927

che dovevano fare ~nsieme la rivoluzione e la guerra : a questa difficoltà Mazzini r;spondeva che l'Au- . . , stria . non aveva una v.era forma di Stato sotto un solo comando, ma era bensì formata da un mosaico di frammenti di nazioni avulsi dalle nazjoni · . madri,.da- un ~onglomerato di popoli r:Iuttanti e feriti nel · loro sentimento nazionale : era necessa1io e basta va risvegliare questo sentimento di nazionalità perchè esso concorresse allo sfacelo dell'Austria. Questi popoli diversi, serrati entro i confini dell'Austria, sentono lo stesso bisogno degli Italiani, quello di unirsi ai fra teli i che stanno al di là dei · confini : ci sono· polacchi, romeni, slavi del sud ; ci sono magiari, czechi, e sono solidali nel sentimento di nazionalità quelli che stanno dentro i loro confini con gli altri dai quali sono divisi, e allora bisogna fomentare questo sentimento ai nazionalità perchè l'Austria si scompagini internamente : ma non si poteva ottenere di risvegliare il sentimento nazionale dei popoli rinchiusi senza determinare fatti nuovi al difuori delle frontiere del1 'Austria. . _ I Tedeschi non potevano unirsi alla Germania se non avessero cacciato via i loro principi, che erano timorosi servi dell'Austria, finchè non fosse instaurata la repubblica e con essa l'unità democratica; nè i Polacchi gementi sotto il giogo russo potevano liberarsene se non veniva in loro aiuto la Germania da una parte e se dall'altra lo czarismo non fosse stato distrutto ; nè i Rumeni potevano accorrere in aiuto dei fratelii della Mol- .davia e Transilvania se non dopo avere scosso il giogo turco : dunque non occorreva soltanto lo sfacelo dell'Austria, ma anche quello dello czarismo e dell'impero turco ed anche la ricostruzione della Germania ; queste erano le premesse necessarie, ed ecco come la visione nazionale di Mazzini diventa un problema europeo, e allora dalla Giovane Italia passiamo alla Giovane Europa. Emancipare I' Italia dal dominio austriaco, per virtì. propria e prirna delle altre nazioni, significa per Mazzini trasformare radicalmente la faccia del ... l'Europa, far rovinare gli imperi che tengono oppresse le autonomie nazionali e le libertà democratiche. E qui già noi vediamo dispiegarsi quella concezione mazziniana, che è uno dei punti fondamentali del suo programma e della sua visione politica e religiosa nello stesso tempo. La vita dell'Italia è la vita del mondo, risorta l'Italia deve risorgere il mondo perchè quest' oiblio eca Gino Bianco 19 pera di ricostruzione politica deve scaturire dallo sforzo rivoluzionario dell'Italia : l'Italia deve essere l'iniziatrice, quella che deve guidare : dall'Italia, e da Roma in particolare, deve partire il verbo di una nuova civiltà europea ; questo è il destino segnato all'Italia dalla Provvidenza, da Dio, come dice Mazzini, e Dio lo ha mostrato con mille segni, perchè se c'è una città la quale abbia una predestinazione per necessità e per fatalità storica, che non è semplicemente una città .ma rappresenta un'idea, che ha guidato tutta l'Europa perchè essa aveva una missione da compiere, che ha diffuso nell'Europa una nuova civiltà in virtù dell'azione, . e ha guidato una seconda volta l'Europa diffondendo una nuova civ;ltà in virtù del pensiero, questa città è Roma. Roma, questa città sola nel mondo ha il potere di dire una parola universale ed eterna : la Roma dei Cesari l'aveva già .detta più che attraverso 1~ sue conquiste materiali, attraverso le sue conquiste spirituali, diff~ndendo la sua civiltà e la sua lingua ·e inserendo la sua giustizia nella .coscienza stessa dei popoli a lei soggetti ; più tardi la Roma dei Papi diffondendo attraverso tutta .rEuropa la buona novella, prese sulle coscienze il posto che già vi occupava la Roma dei Cesari ; e l'una e l'altra opera avevano· avuto carattere di universalità e di eternità. ' Come aveva già per ben -due volte Roma guidato i popoli verso una nuova civiltà, oggi per una terza volta essa deve guidare i popoli, liberando e unificando l'Europa in base a un principio nuovo, e precisamente quello della ,nazionalità : essa deve avvincere tutto a sè attraverso a questa sua opera di liberazione e di unificazione spirituale. Il processo di unificazione da prima nazionaJe, doveva poi diffondersi e dilagare in tutta Europa. Questo è il nuovo verbo che l'Italia con Roma e per Roma doveva diffondere attraverso tutta l'Europa. Per Mazzini, la missione universale dell'Italia con a capo Roma non è soltanto una concezione reljgiosa e una visione profetica, ma anche una intuizione profondamente politica. L'Italia non può affermare il suo diritto senza che nello stesso tempo essa non annunzi e sancisca il diritto universale ; essa non può liberare sè stessa senza liberare tutta l'Europa: essa non ·ha soltanto una vita nazionale chiusa nei suoi confini dentro i quali possa vivere quieta, essa ha di fronte a sè una vita universale da realizzare. Erano sue •

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