meramente un filologo, raccoglitore e crjtico di documenti; nè, d •altronde, sconfina nel romanzo, o in ipotesi p,iù o meno arbitrarie. È lo storico che sa inserirsi ·nel processo dello spirito umano, creatore della propria storia, e seguirlo pasSù per passo. A lui non si può chieder altro. Per l'O. è ovv,io che {< la tesi teologale non può esser il punto di partenza per una interpretazione storica. . . Un Dio trascendente non può avere storia ». Naturalmente, questo non è il Gesù del cristianesimo. Ma è degno di nota che, a guardar bene 1in fondo, neanch-e per l'Omodeo Gesù ··si risolve tutto, senza residui, dentro i limiti della storica ed empirica persona umana in cui egli tenta d,i fermarlo. C'è continuamente nella parola di Gesù qualcosa che va di là, e rompe i binari lungo i quali lo storico, fidente soltanto nella legge generale dello svolgimento, vouebbe distenderie la vita di lui. Il motivo or.ig,inario della predicazione morale e religiosa di Gesù supera di troppo, non soltanto la coscienza del popolo da .cui esce, ma quella del l "umanità intera a lui precedente : la quale aveva pur av_uto pensatori che avevano guardato in fondo ali' anima umana e scritto libri .immortali. L'Omodeo stesso è costretto a riconoscere ciò : << Gesù ha scoperto, cercando il regno di Dio, un nuovo territor,io de.Il' anima umana, un attegg,iamento in cui l'uomo non si annichilisce come parte della natura, non si disperde in •essa, ma opera e crea ali' unisono col Dio creatore d'Israele ». Che Gesù, nuovo Colombo, scoprisse questo territorio senza e"- seme consapevole, è una lesi che equivale a una confessione d'insufficenza del la storia. Il confronto con Colombo non può. trarre in inganno nessuno : tanto meno un ,idea~ lista : chè una concezione moralereligiosa è tutta e solo nel consapevole motivo che l'ispira. *** Molto importanti son i due vo- ~ lumi che A. GAMBARO ha pubbli- ■ • RASSE.GNE cati presso il Paravia su la Riforma religiosa nel carteggio inedito di Ratf aello Lambruschini · essi ~ostituiscono un documento di prim'ordine per la storia del pensiero italiano nel periodo più ,intenso della sua formazione politica durante il Risorgimento. In quel p_eriodo furono gettati germi preziosi dii idee, che soltanto oggi cominciano a sbocciare e fiorire, e di cui il frutto maturerà in ùn avve- . . ' . . n1re p1u o meno ,prossuno, ma 1m:-- mancabile: c'è una logica immanente al pensiero e alla vita dello spirito, la quale potrà svolgersi, sì, . . . ' per vie 1mprev1ste, ma non puo essere distrutta nelle sue esigenze. Ecco un cattolico, il Lambruschini, che vuole una r•iforma della Chie- . sa, non 1n senso protestante, ma proprio n•ell' interesse d-ello stesso cattolicismo, inariditosi in formule dogmatiche che non parlano più al cuore dei credenti. La Chiesa è fatta per le anime, non le ·anime son fatte per la Chiesa. ..L\bbiamo qui in anticipo idee che in tempi più recenti hanno fatto, col modernismo, il giro del mondo cattolico, e, secondo ,il solito, sono state accreditate anche in Italia con ·I' auto,r:ità esclusiva di nomi stranieri. *** Delle edizioni « Athena » di Milano abbiamo innanz,i quattro volumetti. Uno è del prof. FRANCESCO FLORA, su Croce: ottimo. Scritto con intelligenza e con passione; e tanto più consigliabile a una persona di qualche cultura, in quanto non ha la vernici::itura d1i uno sp-ecializzato in filosofia. Scommetto ch,e anche i I Croce l'avrà trovato di suo gusto, perchè una delle fobie di lui, ·maestro di filosofia, è proprio quella dei prof essori di filosofia. Qualcosa manca, s ',intende, per chi volesse andar p,iù in là: per es., per chi volesse darsi conto del dissidio tra lui e i,l Gentile. E a!Ilche per chi volesse veder chiaro in un punto : che cosa c'è in questa filosofia crociiana, che, dopo aver rinnovato tanta parte della cultura in Italia, non riesce ora più a trovar l' accordo con le esigenze 1anco 831 nuove dell'anima nazionale. È una questione, questa, solo in parte di fascismo o non fascismo. l-'a prima rivelaz,ione del disaccordo· fu già nel periodo che precedette la no-- stra partecipazione alla guerra mon- ,diale. Il prof. FERDINANDO D'AMATO, ch,e ha tracciato un Gentile, è, invece, uno ... specializzato. Ma non si può dire che man.chi, neanche in lui, ,insieme alla competenza, l'ardore di chi espone un pensiero vissuto con .l'anima intera. Volumet-- to, dunque, anche questo, molto consigliabile a chi vuol farsi una idea della filosofia d,el Gentile. Ma in questo, d,iversamente che nel precedente, non si salta a piè pari sul dissidio col Croce. Solo che io dubito che ne 3ia compresa l'inti_ma fecondità: per lo meno, il ricondurre ,il sistema crociano a quello di Spinoza mi sembra, a parte d '•inesattezza, poco proficuo. Dell 'A rdigò di .E. TROILO si può dire in bene che c'è certa I inea e semplicità <li trattazione. Può sembrare che ci .sia anche il fervore d.i un pensiero vivente; ma il Troilo non pare che ci creda più alla filosofi.adell 'Ardigò, e in qualche pun-- to pare che non creda p,iù neppure nella filosofia. E dico « pare » : ch1è da certi guazzabugli d '.idee è difficile cavar un costrutto: per es., do•ve vuol presentare il naturalismo dell 'Ardigò come, addirittura, un idealismo. E troppo spesso il vuoto speculativo è coperto da g!iri e rigiri di pensieri inconcludenti, ~ da frasi roboanti : « nel momento supremo •e tragico del divenire come tale » ; « scoppia la domanda form,idabi le >>, « ecco il quesito formidabile >>, «.la non meno formidabile demolizione dell' Inconoscibile », « la via in ·cui Spencer con pericolo mortale si era arrestato », ecc. ecc. . Ci crede, invece, E. BuoNAIUTI nel suo Blondel ;> Sì," nel suo Bionde.I, eh' è, un poco, ,il Blondel vero, ma non quello che interessa di_ più il pensiero moderno, il quale è proprio quello che il Buonaiuti de .. testa : quello che, secondo lui, cc è stato abusivamente accaparrato da indirizzi speculativi la cui irciduci- '
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