Vita Nova - anno III - n. 12 - dicembre 1927

822 superficie evaporante del lago, co ... me corr~ttivo della troppo lunga e dannosa siccità del ctima ~bissino, possono essere considerati per capacità di produzione agricola e per attitud,ine ali' allevamento del bestiame, come una delle più ricche contrade del mondo. La temperatura non vi è troppo l . d ,,, e evata, non ragg1ungen o neJ1 esta .,. te i 30 gradi e ciò consentirebbe anche una possibilità di vita per elementi direttivi europei : dato questo stato di cos·e, noi credian10 che le opere di costruzione di una diga - alle quali l'Italia µotrebbe collaborare con i suoi tecnici e con i suoi operai - desterebbero un'intensa vita nelle pianure circostanti il Lago T sana e porterebbero ad esse quel nucleo di popolazione senza il quale non è possibile ,parlare di avvaloramento agrico1lo. · Un'altra ragione fa sì che l'lta... l1ia abbia interesse vivo in questo avvaloramento: delle strade che conducono dal Lago al mare, una va per Porto Sudan in territorio inglese, ma due si svolgono per la maggior parte nella nostra colonia eritrea attraverso Gondar-AduaAsmara-Massaua l'una e Gondar~- Setit-Agordat-Massaua ;}'altra per una lunghezza la prima di circa 600 k·m., la seconda di km. 750. È evidente quale vantaggio possa venire ·alla nostra Colonia Eritrea attraverso queste strade, percorse ora d3· lente carovaniere, ma domani, convenientemente sistemate, percorribi .. .lida automezzi, che possono convo - gliare al porto di Massaua i! traffico enorme di tutta la zona del . Lago .T sana, quando ne sarà venuto i I completo risanamento .. Per il tramite di questa colonia·, l'Italia potrà inoltre fornire dei suoi prodotti i .mercati abissini,' che saranno allora ben più capaci di assorbirli che non ora. Per questa opera è necessario che ,·la nostra industria sia pronta a con- .trobbattere I' affacoiarsi della concorrenza americana, cui abbiamo so- . pra accennato e che noi riteniamo possa riuscire veramente dannosa ai . . . ' . . nostri 1nteress1 : e necessario ora s1 ··stemare la nostra industJ'lia, e sopraBi. lioteca Gino s·anco RASSEGNE tutto sistemare le nostre iniziati ve commerciali perchè i nostri prodot- · ti siano sempre più introdotti ~el_l~ Etiiopia, e possano essere prefer1t1 domani - per qualità e per pre1.- zi - a ciò che l'America vuole di non parlarne più ; perchè tutte le discussioni .svolte sui giornali politici e scolastici sembrerebbero quasi aver rilevato j! f~llimento de.Ila competenza tecnica 1n materia di ord,inamenti scolastic,i ; tanto . esportarvi. Alcune nostre industrie, con m<'- demità di spirito e di mezzi, lottano forte mente e tenacemente pP,r i1mporre .la produziion-e italiana nel1,e ·più lontane terre, ma altre, e sono ancor molte, non guardano verso lontani orizzonti : in questo periodo di fervido lavoro in cµi la sistemazione deH 'industria naz,ional e è e deve essere considerata come uno dei primi moventi ali 1 efficen~ a della economia nazionale, non è più sufficente attrezzarsi sol tanto per i mercati interni : l'esempio aroeri cano e~ insegni e ci sia di sprone : le stra,de del mondo possono ancora aprirsi ad ogni nostra attività : noi dobbiamo d~e ogni nÒstro sforzo perchè nessuno ostacoli. il nostro • cammino. Mentre nelle nostre colonie I' attività dei Governi locali e centrale, crea nuove vie d,i comunicazione (il 28 ottobre in Cirenaica è stato inaugurato il tronco ferroviario che da Bengasi conduce a Barce), noi riteniamo opportuno insistere st.1l dbvere degl,i italiani di guardare anche altrove, di crearsi anche altrove possibilità di azione. L'Etiopia è un campo; d 'azi~ne vastissimo : le recenti cortesie fra ,i due· Governi consentono di sperare che anche gli italiani possano dare grande contributo per la messa in valore, in quel paese, delle region~ che attendono ancora l'opera benefica dell'uomo. Uco BAss1 POLITICA SCOLASTICA Un po' di silenzio sull'esame di maturità. Uno d,ei magg,iori serv.igi che si potrebbero rendere a,lla causa dell'esame di maturità sarebbe quello sgangh-erate sono molte proposte e considerazioni. Se uno stagnino, un ombrellaio o UJD orologiaio avessero espresso il loro giudizio su quest' argomento, avre.bbero certo dette delle ingenuità, ma non le strampalerie enunciate da . qualche professore, coltissimo certo e valente nella propria disciplina, ma incapace di emanciparsi dai suoi idola specus e mettersi in diretto contatto con la realtà.: Per esempio il prof. Bottacchiari proponeva il doppio eisa-me, prima quello inteso a con-- statMe la preparazione specifica, poi un altro dopo un riposo bimestrale o trimestrale per saggiare la maturità del candidato. Gli esaminatori avrebbero co-sì solidificato la materia gazeif orme dagli errori e daJle defioienze, e, fattone 'llil paston•e, applicato ad esso i raggi Rontgen : con questo processo radioscopico avrebbero constatato l'intelligenza o l'insufficienza degli esaminati. Mi viene in mente questo esempio perchè . è uno dei più :significativi ; ma V•e ne sono degli altri non del tutto immeritevoli d'essere ricordati : per esempio quello dell'esame globale. E un sostenitore di questo, quando ne mostrai l'applicazione, un po' PJl"Ottesca e.erto, ·ma non poteva essere altri- _menti, fatta da un esaminatore, egli stesso ebbe a qualificare l'esaminatore un gran tonno : meno male che il buon senso prendeva la sua rivincita, sui preconcetti dottrinari, &ia pure a scapito della coerenza. Ora nel numero di Cultura Fascista del J O dicembr·e 1-927, a pagina 32 trovo un articolo di Leonardo Grassi « Il p~oblema dell'Esame di Stato» , i,n cui manifesta preoccupazioni fortunatam-ente infondate, poichè nel Gran Consiglio si è tagliato corto a tutte le insidi e cont!rÒI•esame _di Stato, pel quale, per dirla col Machiavell1i, si ritornerà ai principi. Senonchè egli ha torto di lamentarsi che quest •anno, malgrado

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