MINERVA E LOCARNO 809 certo grado· di scuole sia resa inefficace da quella vecchia dominante nei gradi successivi. 11Congresso ha voluto, e giustamente, porre in luce nobili tentat,ivi isolati compiuti in ambienti ostilii: ma per una effettiva conocenza pratica della « nuova educazione >>, occorreva che l'esempio del!l'Italia venisse 1empre tenuto in vista come monito e come esempio. Tra noi la « nuova educazione » raccoglie in un tutto organico le varie idee, i disparati progressi e tenta ,di dare una scuola (non qualche scuola), che sia al' altezza dei tempi e della storia nazionale. Se anche miseria di uomini e negligenze singole stanno intaccando la r,i- . forma, •essa ha già fatto qualche cosa : molto resta da fare, ma abbiamo visto che se -essa sarà applicata, ·potrà fare quasi tutto• ciò che occorre per dare una &cuoia all'Italia. . · Nè ·il sile,nzio del Congresso sull' ltal,ia viene scusato. dall'assenza di delegati italiani. Quando si pretende al titolo di scien~iati, ~on si aspetta che almi • porti le notiz.ie interessanti a domicilio, ma si vanno a cercare alla fonte. A noi ben poco può •giovare il riconoscimento straniero. Come il no.stro pensiero pedagogico si è svolto autonomo ed· ha dato più che non ' ,abbia rice\'uto, così questi tentativi isolati, questi mej • ' . ' tod,i atomici, se pure ci hanno giovato, sono stati rivissuti e ricreati in un sistema unitario di scuole. È stato bene che l'Italia non abbia partecipato al Congresso : sarebbe sembrata vanità di parvenus che vogliono far sapere che ci sono. La nostra scuola ed ,i nostri pensatori possono ben attendere e pretendere che si vada a cercarli a domicilio. M. M. ROSSI • . N. B. - Do qui solo un rapido cenno, più che altro a scopi polemici, del Congresso, perchè ero l'unico italiano presente. Non occorre che io rubi spazio prezioso per diffondermi ad esporre tutti i discorsi te~ nuti e criticarli; per descrivere l'interessante esposizione di risultati e di materiale pedagogico proveniente da tutte le parti d~l mondo. Chi si intere~saparticolar.! mente della questione, troverà un resoconto particola- / reggiato sulla cc Rivista di Psicologi'a » d(retta da Giulio C. Ferrari. A i lettori di questa Rivista volevo soltanto, approfittan<Jodel gentile .invito di G. Saitta; con./ermar:e che l' ltalia non ha nulla da imparare, nè in teoria nè in pratica,· dalla·pedagogia mondiale. Oc~ corré soltanto che siamo fedeli a noi stessi. .. ·" ' .• ' • I f Il mart,rio si venera, ma non si predica; io 1'i chiamo a combattere e 1'incere: · vi chiamo ··a-impara-re-il -disprezzo -della -mor-le---e- - - a 1'.:nerarechi con l' eserof:).iQ _ho. Qo_lutoinvegnarvelo_,perchè SQ. e:h.eJ senza quel o, voi non potrete conquistare mai la 1'ittoria: vi chiamo alle opere continue ed al ·fremito, -qual' altri vi chiama a fingere d' addorrnenlarvi, · perchè ·_so· eh.e i Jat~i contir;·uied il fremito possono solo dar sospetto, terrore e frenesia d! persecuzione feconda, di sdegni ai vostri padroni, coscienza della tristissma condizione_in che vegeta e della vocazione italiana al popolo 1'ostro, fede nei 1'osiridiritti e nelle vostre intenzioni ai popoli dell'Europa corn-nossa. GIUSEPPE MAZZINI - Dai ricordi dei Fratelli Bandiera \ ,. Biblio eca Gino Bianco • • ,
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