.. LE ROSE DELLE CLARISSE 803 Poi, nella notte di stelle avviene il prodigio.... L'orto concluso. Chiara accompagnata da una fedelissima amica e parente, Bona di Guelfuccio esce cautamente dal Castello di Sassorosso ove tutti dormono, ignari che in quel momento s'inizia la gloria della famiglia Scifi. , E si avvia per la discesa. La sua gonna di fino broccatello intessuta d'argento travolge nel cammino, le pietruzze della viottola - i suoi lunghi - ,capelli biondi s' imbevono di vento, quasi con spasimo, quasi. nel presentimento del loro imminente destino - i suoi piccoli piedi calzati di velluto affrontano impazienti la ruvidità della terra, nel desiderio della più pro ... tesa nudità - le sue belle collane di fino oro e di pietre iridate - le sue armille splendenti, capolavori di magnifici orafi, scintillano nella penombra della notte serena, ne) cui cielo vi è un de1irio di stelle. E si avvia, con la compagna verso la Porziuncola, la cappellina così cara al cuor di Francesco, chiusa nella sei ... va rigogliosa e pos ... sente, popolata di caprioli e di pettirossi. Sul limitare della <:appella, Santo Francesco, con Fra Leone Poi comincia il pellegrinaggio. La ricerca inquieta di un asilo tranquillo e sicuro per la tonsurata .... Prima Bastia, indi S. Angelo al Subasio, e finalmente San Damiano, il poverissimo monastero ove Sorella Chiara si rinchiude per sempre .... Ma attorno ali 'asilo delle Damianite che vivranno di penitenza e di preghiera, vi è un dolce mareggiare di ulivi, vi è un nascosto canterellare di acquicelle .... E· la sorella delI 'Assisiate ha pure la sua gioia. Il piccolo giai:dino - così piccolo eh' Ella· appena può muovervi qualche passo - aperto verso la valle spoletana, verdissima e dolce, còrsa dai suoi tortuosi fiumicelli d'argento. E nel giardino concluso fioriscono le rose vermiglie come il sangue che spiccia dalle Ferite dello Stigmatizzato; forse soltanto Chiara ne comprende la parola chiusa nel leggiero profumo e sorride loro con la fresca bocca er - metica, avvezza ai lunghi silenzi. Il martirio. e Fra Ginepro l'at ASSISI - GIARDINO DI s. CHIARA IN s. DArvnANO Quarantadue anni tendono. passano per la reclusa E Chiara entra. Sull'altare palpita una piccola che ha veduto il volto del morto Serafico. Quarantadue fiamma illuminando l'immagine della Vergine - anni di spietata penitertza, di preghiera, di lavoro, di alcune torcie fumigano infisse nel muro. Chiara s' in- sofferenze inaudite che l'hanno crocefissa su la paglia ginocchia innanzi a Francesco. Questi, con gli occhi del suo giaciglio. Il suo volto si è fatto cereo - le luminosi fissi in alto, chiede alla genuflessa la rinuncia sue mani diafane, il ·suo respiro faticoso. Ma sorride .... di ogni gioia terrena, la forza di intraprendere in · È aureo lata di gloria come la raffigura l'affresco purità ed in obbedienza l'aspra via di ogni più grave di Simone Martini. Trasumanata, coi lunghi occhi penitenza. Ella sorride e promette. Poi reclina la ~ azzurri pieni di cielo .... belJa testa. I suoi dolci capelli biondi pieni di sole Accanto a Lei, con· Lei, agonizza una rosa versplendono come oro alla luce delle torcie... miglia del suo piccolo giardino ove l'estate incendia Forse la mano di Francesco trema un poco.... e fiammeggia. Chiara non se ne accorge. È tutta assorta nel suo L'l 1 agosto 1253, la pallida Clarissa entra, come desiderio di cielo. Francesco, nella gloria dei Santi, mentre attorno ·le Un secco stridore di forbici.... Frate Leone e fluttua la soave poesia dei suoi fiori che le muoiono Fra Ginepro, pallidi, raccolgono le treccie bionde accanto - e la voce del Serafico - voce eh' Ella recise.... sola può udire - le ripete il sÙo più dolce c;:antico. RINA MARIA PIERAZZI • Biblioteca Gino Bianco
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