, BALBINO GIULIANO ' • I I .. I LA SORTE STRANA DEL MACHIAVELLI , Succede a tutti i grandi di dividere il mondo in campi opposti e di essere quindi giudicati, a seconda dei casi, moltq bene o molto male ; ma nessuno ha avuta la sorte strana del Machiavelli che da una parte si è imposto all'ammirazione anche di coloro che hanno impugnata la penna come una spada per combatterlo, e viceversa non ha mai totalmente persuaso nemmeno i più ardenti ammiratori, i quali, infatti, mentre ne facevano le lodi più ampie, hanno sempre sentito un certo strano bisogno di giustificarne gli insegnamenti di fronte a se stessi e di fronte al pubblico. C'è stata tutta una tradizione di interpreti che ha considerato il Machiavelli addirittura come un amorale, da cui era necessario difendere l'umanità e l'umano progresso. Persino un re ha scritto un libro contro il Machiavelli ; eppure era un re che non avrebbe avuto ragione di scandalizzarsi esageratamente del, realismo politico del Principe e mi ricordo di aver letto che su un margine di un libro appartenuto a Federico di Prussia si è tro... vata un'annotazione di suo pugno che press'a poco voleva dire queito : quando c'è da prendere, io prendo, e poi cerco un giurista che mi dia ragione. La proposizione evidentemente è improntata ad un realismo di buona lega : eppure anche F e- .deric~ di Prussia si è sentito in dovere di levare anche lui la voce a difendere la società umana dalla perniciosa dottrina che offendeva i santi ideali della moralità, a cui la· politica <leve • lioteca no ano I orientarsi. Le più curiose contraddizioni si trovano poi in quegl'iriterpreti, che hanno sentito la grandezza non solo dello scrittore ma anche dell'uomo, e hanno compreso tutto il valore della sua storiografia e della sua pol_iticaper la formazione della coscienza nàzionale italiana ; ma quando si trovano davanti a tutti quei terribili consigli da lui dati con così aperta disinvoltura al suo Principe, si trovano co- . stretti a fare i più strani giochi di abilità. L'esempio classico è .quello del Foscolo che vede nel Principe un'artistica opera di ironia pedagogica pariniana, nella quale il Machiavelli colla forma dell'insegnamento rivela agli uomini di che lacrime e di che sangue grondi lo scettro dei tiranni, e sprona così i popoli alla conquista della libertà. 1 ., La coltura positivistica ha senza dubbio ri vendicato un maggior senso storico così rispetto al- ·l'antico na1ionalismo metafisico come rispetto al razion~lismo del momento illuministico ed ha mani- ( f e stato per lo ,meno la buona intenzione di cogliere in ciascun momento della realtà storica il concreto signific.ato ed il valore effettivo. Ed infatti per la coltura positivistica si è ripensato al Machiavelli cercando di spiegarsi la sua dottrina politi,ca con perfetta libertà da ogni pre:oncetto astratto, entro la concretezza della storia dell'età sua. La coltura positivistica non è però riuscita, nemmeno nel cam- ' po della storiografia, ad attuare pienamente le sue h\loni intenzioni. Essa çercJv~ bepsf la concretezza. , ..
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