Vita Nova - anno III - n. 10 - ottobre 1927

.. .. 682 mente rispondente al dramma urna... no, è , 1' ,eterno dramma di ogni creatura non igriobile, che abbia guardato alla vita co·n curiosità, con passiion1 e, ,con occhio di cOIIlquista. ..fra le possibilità e la meta avviene lo schianto. Il dramma del Mastri è più ohe altro con- . seguenza d'un malinteso: troppo alta la ,meta. Il poeta s'è creduto scartato, a torto, dalla vita, ed ha sospettata ,una prepotenza d1 el de- . stJ.no-. Eg1i ha raggiunto invece nella con5id.erazione della critica ·,il po- . sto che gli conviene ,e gl,i compete. Se ila rassegnazione ,e la pac.atezza, oh•e hanno ;dettati canti commossi e spesso 1Perfetti,J saranno mantenute dal poeta, .ed egli, come . ' . sosp·ett1amo cantera ancora, noi dovremo ascoltarlo ,con sodisfa- , zione ·e gioia. Il toirbido sogno s'è riso1lto in u-na giu·sta percezione della realtà, ch:e per. essere guardata da ·uno spirito. lirico sincero ' . ~ tpoes1a.. *** Ancora poesia, e quasi per fare onta a coloro ch·e affermano e senten2iano la morte della poesia, come se per avv,entura pos-sa concepirsi 'lllla umanità sorda e muta, I • cieca e senza cervelilo. Ma i versi d,ei quali ora facciamo parola meritano•, nella loro rumi.ltà, una 'mag~ioir,e con,sid,erazione ~ un più vivo jnteresse, perchè sono Le voci che non vollero tacere (Ca,sa Editrice A. P. E., Roma) e che sgorgarono da una gola ;pu,rissima di autod,idatta. Il po1 eta che io vii presento è un semplice,. ,il· quale ha letto pochissimo, non ha un corso di .stu- . dio, e non -è - ,la Dio m•ercè - un letterato. Si ch,iama VITTORE CIAFO, è . . . . un v1rtuos1ss1mo ,l'mp1egato, v,1ve su di una spiaggia ~emi1deserta, in una gran,de azienda industria.le. È un fascista d '.istinto: l'italiano di strapaese, lavorato,r,e, co,mbattente, modesto, ottimo pa,dre ,d,i famiglia. E canta p1 erchè ld,dio gli ·ha messo nell'anima delle vene d: oro e dii azz11rro. I più casti sentimenti, le più pure gio1 ie ,della vita, ,i più luBib iot a ino Bran o RASSEGNE minosi spettacoli d~lla n~!ur~ tro~ vano nei suoi versi la p1u 1mme--- diata e fr,e,sca espr,ess,ione. Impossibile alla critica_ p,iù ~,la~ stica ridurre entro schemi ,ed zsmz questa poesia el~mentarissiima, e~ trova tutte le vie ape•rte per arr,1--- vare al ouor1e. · Il canto, che p•er la sua g,enuiniità sembra talvolta ammaliz)iato, conseguisce effetti ,straordinari, e quando tu cerchi di .scoprii~e le :ragiOltlìiintime .ed est,em,e ,d1 questo suo dolcissimo fascino, trov,i ,ch,e il ,segreto con,siste nella sua stessa · profondità d' origine : parte dalle radici d1ella vita •e scorre limpidamente e dir:ittamente fino al suo shocco. • • • Paesagg,i, stati d' anl'mo, moh~-1, impressioni, ..5uggeri,menti: tutto qruanto è -materia di queste Voci ~he non vollèro tacere, ha trasparenza, ar:ia, luce. C'è una sanità ed una visione di vita così quadrata e ,intatta, ch,e ti fa amare tutto quanto il poeta ama, e ti mette una dispettosa nostalgia di ciò che gli uomiilli fuggono, e che è forse la chimerica f1 elicità, vanamente 1 in- . seguita. Anche la morte fa capolino fra queste pagine, ma elHa ·è straz1 iante, violenta, lascia storditi e trasognati, ma fin1isce col sup-erarla ,in una forte rassegnazione. No,i consigliamo qu,esto 1libro a chi ha il palato guasto alle oreme, e alle manteche ha pervertito iii suo :senso : qui c'è odo.re di mare e di mentastro, e si vedono pacchiane dai colori sgargianti e contadini saldi, 1e c'è cuo-re, molto cuor.e. lnf atti ;il poeta non hai tempo di leggere nè i novecentisti nè i surreal,isti ::pensiamo che si sia -fermato ai canti popolari deil suo paese e a quelli ud·iti in trincea. Noi vogliamo •ohe ,egli canti anco,ra per il conforto ,e ,il lenimento dei nostri sensi affaticati. i *** E per questa volta -i .I ettor.i ci faranno ancora 1credito se chiudia- .. mo la nostra rassegna con molto ottin11ismo, parlando assai bene d'un romanzo, v•erso il quale la critica .... è stata eccezionalmente loquace e , benigna. Si tratta del romanzo d'una don- . na, la quale non è alle prime armi~ sebbene giovanissima. Il romanzo è 11 circolo della Vita {Casa Editric,e A. P. E., Roma) e ,la scrittrice e una romana, MARIA MAGGI, notissima nel mondo d,e,Ila ·scuola, perchè attiva pubblicista e f.edelissi,ma milite della riforma Gentile. Un romanzo, (Come ho detto altrove, sconcertante : proces.so di uno spirito libero ed irrequieto alla ipocrita e mortificante. rocietà bor- . gh,ese, che coll'rompe o conturba le anime, uccide gil 'istinti, ma nulla sa creare e tutto pretende di• ~ . sinldacar·e e giudicare : sotto non c'è che marcio e ,miseria. A questa ,società si ribeMa En-· rica, la protagonista, che presa dal suo so-gno d'arte, e te•mperamento eccezionale di dominatrice riflessiva, sottopone l'orgoglio e le prepotenze dei maschi che l'assediano per la sua bellezza ·e per ia sua natura ermetica alla gioia dei sensi: eMa non si concede al piacere,. ma vuol fare esperienza di gioia . Attor,no a questo non comune tipo d:i donna si muove una folla di creature dalte linee inconfondibili, Je quali tutte subiscono il fascino della stranezza e dell 'im-· peto,, ta,lvolta v.iolen.to, di Enrica, ,e ne accettano Je appar-enti i·ngiu- -stizie anche quando credo,no di ess·ere libere e disincantate. Il dramma di Enrica ·Maspero• è senza soluzione e senza speranza, poichè la donna riesce in ultimo la vittima vera di questa sua forza co,ntro natura, già che caduta la maschera della glacialità ostile, -ella apparisce più fragile e più donna di taluna delle sue a- ~iche ,e. ·succu,bi.. Qualche imperi- ~1a tecnica, specie nella prospettJva, non guasta le linee del largo e affollato quadro, chè anzi agg_iunge en~rgia ail,la forza espressiva ch,e, 1n •molte scene, è davvero impressionante per vivacità e tono. ~a. ,Maggi è temperamento di scr1ttr1ce che non si abbandona alle debolezze e alle maltusiane e-

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