., GLI "OMUNCOLI" D'OGGI 667 vela infalJ,ibilmente i padri e i cittadini indegni : chè non v'ha padre, degno di tal nome, che ,sarebbe disposto a perdere 1 'affetto e la stima del figlio per conservare le sue meschine fissazioni politico-sociali. A voi è affidata la profilassi contro qruesto morbo distruttore. Mettete ,in opera tutti i migliori artifici per ottenere una rapida sepsi de.Il'organismo sociaile, prima che si i1npongano provve,dimenti altrettanto energici quanto spiacevoli. Si releg,ano ,i pazzi, anch,e tranquilli, nei manicomì {troppo ,simili alle prigioni, per sentirci autor.izzati a negare val,idità al principo che ogni malattia, sia e.ssa ·fisica o morale, esiga, per .la difesa sociaile, una riduzione della libertà personale del malato?) P,erchè dunque non dovrebbe valere lo stesso principio per la lruedisf att,istica, la quale, anche per :il pan•ico e la depressione che genera, è ben più pericolosa della pazzia: perchè, a differenza di questa, è terribilmente •ep~demica, ,in quanto og.ni portatore del reilativo .microbo lo irradia dovunque per la sua sadica mania di distruzione, di putredine, di necrosi nazionale : peggio di un can,é idrofobo che am·merge dove può la furia delle sue zanne bavose. 1 Ma ·questo è scansato e fuggito come .una bestia feroce, -mentre ~l disfattista è spesso ascoltato come l'oracolo da.Ile anime semplici ed ignare, che, s•empre pronte, per atavico vizio fisiologico, a tuffare il naso dove odora di marcio, finiscono col fiutare il lezzo anche tra ,i fiori di un gia•rdino. · Perchè dunque si lasciano liberamente circolare questi focolai di infezione, ammorbatori dell 'atmo- ,sfera sociale ; perchè si lasoiano impunemente i.stillare negli organismi ancor sani il loro veleno coli' aculeo sottile ,della loro insaziata maldicenza ! P:iù d,anno fa uno di costoro che una legione di lach,i o una dozzina di assassini! La parola iSussurrata e seminata con abile malizia è •come seme di gramigna che trova sempr·e il terreno adatto ad un imponente svilrup,po; e le conseguenze della libera s,em,inagione verbale non sono meno fatali ,e necessar.ie di quello ,che lo sia la pianta per un ,seme qualsiasi ben coltivato. L'id-ea (e la parola come sua timmediata espressione) non .è forse il seme d.ella realtà? Vi è una del,inquenza d,efle parole, non ,meno temibile della delinquenza delle azioni. La .museruola, du.nque, o ,la catena! E chi meglio può applicare la museruola a cotesti ,essefi, di voi giovani che avete occasione di v.ivere ,loro a fianco, , coli' insegnar loro, le ciglia aggrottate ,e le -mascelle contratte, che non sopportereste un minuto di più ,il loro malsano cicaleccio ? Pensate che in ogni organismo sano vi è una pronta ·ed energica funzione antipreservatrice, che è disi~pegnata dag,li elementi cellulari più ricchi di vita e di aggressività: la funz,ione /agocitica, per cui 1n,ella linfa del ,sa·ngue si svolgono rapide ed accanite battagl,ie tra 1i difensori dell 'immunità dell'organismo ed .i microbi invasori. Per quel giovane e vigoroso organismo che è •la nostra Italia, l'Italia di Vittorio Veneto, a ben altri destini votata Biblioteca Gino • 1anco • che a rimaner vittima dell'infezione bolscevica, la cc fagocitosi » è stata ,egregiamente r·eal:izzata con una pronta e magnifica azione ,liberatrice, dai fascisti, veri fagociti della Nazione. Ebbene, ora che il primo o,biettivo è raggiunto, resta a compiere l'azione più profonda, del ,se-condotempo : per cui, debellati i nemici aperti, superata 1 la crisi acuta, debbono puntarsi le anni contro ~ nemici nascosti, che sono i pi1ì perfidi e tenaci. Se le persone non· possono cambiarsi, se i cuori incartapecoriti nelle viete concezioni antiv,itali, non sono, in linea gen,erale, suséettibili d,i essere vivificati dalla ooova linfa che circola nelle inturgidite vene de·Ha nazione, si impedisca loro al,meno di agire a danno di qrue-sta, sottoponendoli ad una costante vigilanza, istituendo a loro carico una minuziosa azione di pol,izia, per la quale, nelfo .spazio di pochi anni si possa effettuare l'epurazione definitiva cioè la tota.le ed effettiva f.a,scistizzazione della naziooe. In un periodo da cinque a dieci anni : nuLla di più. In questo tempo un .buon t,erzo delle eg-regie persone di cui stiamo trattando - quelle più ,cariche d'anni - passerà all'altro mondo a continuare con mir.norsoggezione la isua •nobile propaganda; ·un· altro terzo - ma spero assai di più : me lo auguro e ne ho ami ferma fede - durante la decennale opera di consolidamento .si sarà adattàto alla nuova ·situazione ,ed avrà aperto gli occhi ali' evid-enza ; i rimanenti saranno nettamente o.ndiividuati e, se non avranno già pen,sato a prendere :il largo, potrà ·esser•e provveduto adeguatamente nei loro 1 riguardi. La vittoria, anche ,in questa necessaria battaglia sarà nostra, ma bisogna .metterci in mente fin d'ora che va combattuta accanitamente,' senza ,dar tregua al nemico; che bisogna stanare dai suoi nascondigli, che bisogna .sma-schera,reanche e .sopratutto se camuffato da fascista. Se sarà vijnto più presto delle previsioni, tanto m,eglio. Vuol dire che tanto più presto l'Italia sarà pronta come un sol uomo, per il ,primo ba•lzo cui i suoi nuovi d-estini imp•eriiali la vogliooo preparata. Pensate che cosa significhi un'Italia ,che sia una e compatta co,me un ·sol uomo : significa vincere quaiSi senza co,lpo ferire: sign,ifica rompere, fugar•e il nemico col solo slancio della nostra fede, ,significa disarmarlo col solo g-esto della nostra possanza ! A che serve esser carico d' ar•mi a colui cui si piegano .inflaccid,ite le gambe al.la vista d,el pericolo ? A colui cui fa d.ifetto un cuore .sano •e generoso, che sappia imporre il séllllgue freddo nella <lifesa e lo slancio travO!lg,ente nell'off•e•sa? Perciò la battaglia <li oggi è la preparazione di quella di do·man1i: peroiò l'umile, ingrato sacrificio di oggi è 1 la necessar,ia premessa per il trionfo che immancabile seguirà~ Pensate, giovinetti d'Italia, -eroi d,i ,ieri e gloriosi ,soldati di domani, p•ensate ,che l'arma più sicura è nel 1nostro spirito, i,I quale non si forgia nelle fabbriche nè .si compra sui mercati, ma bisogna coinquistailo nel profondo di noi stessi, giorno per giorno. ROBERTO PAVESE .I
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