Vita Nova - anno III - n. 10 - ottobre 1927

• 656 GIACOMO DONA TI . . chè altro è d,ire : in quella rappres,entazione part1co1lare, che è vera,mente oper.a d'arte, può rivibrare Jo spirito di colui o di coloro (e possono ,essere un numero -infinito) che gustano l' op,era d' arte me~,esima, altro è sost,enere che nell'opera d'arte, nella rappresentazione artistica non ,si può affermare « ii mero part,icolare, l'astratto individuale, ;il finito ,nella sua fìnit,ezza ». Perch•è asf.ratto'·individuale ? L'individuale non si pres·e,ntçianzi coi •caratteri d,ella maggior ,concretezza? N,ella filosofia crociana, ch•e oscilla fr,a J.a rigidezza deii quattro ( e non d.i più e non di ,meno) gradi d,ell 'attività ,spirituale ,e un frasario ampio e ·nebulo,so, in cui si ammanta molto isp,e•s•soil vuoto, non po1 ssiamo trovare una definiziol).e vera del fenomeno artistico. E non po,ssiamo trovarla, perchè non ie',è. E questa è la ragione !Per ·cui, quando, disceso ,dahle nuvole d,elle sue crepuscolari conoezioni, ha voluto applicare i suo:i criter,i ,estetici alla critica, ha dato dei giudizi, ch,e hamo me.sso in ,evidenza la ,sua assoluta mancanza di .sensò del bello, di cui è prova man:ifesta anche -la . p-ro,sapesante e i•ntricata d,ello .stesso Breviario di estetica. Dunque: arte, cioè ,intuizion,e ,e rappr•esentazione, ma del particolar-e. Di più: intuizione e rappres,entazion·e, ma espressa in una tecnica, senz,a della qual,e 1, ,' arte non· e e. Ma la l"appresentazion•e del particola.re non può suggerire un tipico •sentimento religioso, i,l qu1 ale non può scaturire ch,e dal Gran Tutto, sia pure rappresentato ne.Ila nostra mente. Quando adunque ,si parla di religiosità d,ell'artista si parla per analogia, grossomoido, :e siid,ev,e intender.e quella devoz,ione, quella dutti,le sottomissione, che permett,e all'artista di farsi tutto perm,eare dalla rappre- ,sentazione particolare, ch·e lo conquista ,e lo domina, fin ,tanto che l'artista, con una energica reazione inter.iore, non s,e ne libera. con la espressione. Quindi l'arte, oltre ch,e rappresentazione pura (cioè disinter,essata) del particolare è an1 che espressione liberatrice. Si intend,e ch,e i due momenti rappresentaZ!Ìooe·e,despressione liberatr,ice 1sonodue aspetti della -stessa realtà, che è l'unico processo creativo. L'artista cr,ea e arricchisce di toni,. di ritmi, di armonie di suoni, di colori, di linee e di forme la realtà èosmica, di cui ,egli si sente ·elemento. È un proc•esso volo.n~ario il processo di cr,eazione artistica ? La maggioranza d,egli artisti .insiste .sulilanon-volo,ntarietà. Ivla è ,questione d,i intendersi. La volontà, -come tensiion,e - - Biblioteca Gino Bianco interio,r,e .firn,ali,stiicae, ',è .in tutte le f or.me :in cui :si concreta 1 'attiv,ità delJo spirito. 1Ma ,~e pe-r vo;Iontà s,i intende una volontà riflessa, c:ioè un voJer voler,e, .allora nell'arte non c'è, (come non c'-è in n,essuna forma di attività spirituale), perchè l'arte è un voler fare, un voler realizzar-e ed esprimere. E di tutte le fo,rm,ed,el voler fare è la più spontanea ed immediata, tanto che 1 'artista, e specialme,nte al po·eta, -crede di cr·earieper ispirazione (della Musa, del Dio ,ecc:). I gran,di artisti, i gran,di poeti, ,i grandi pensatori sono g.li araldi dei tempi nuovi : rappresentano i · bagl,iori ch,e p-r,eannunciano nuovi soli, che sorgono, sugl,i orizzonti infiniti d1elLa storia. E Shelley, uno d,eg.li ara1l,dli, t,ermina la ,wa Difesa della poesia (Ed. Cara;bba, Lélillciano, 191O, pagg. 116-117) con questi concetti isp:irati : << Il più ,sicu,ro araldo, compagno e co1 nferm,atore del r,i.sveglio di u,n grande popolo a,d ottenere un benefico mutam,ento nelle c-red-enze •ed istituzioni è poesia. In epoche siffatte si . ha come un accumularsi della facoltà di comunicare e ricev,ere po:ssenti e appassionat,e coneiez,io,ni--wll'uomo e la natura. Coloro nei quali queste facoiltà risiedono po,sson sov,ente, p,er quello ch,e può concernere certe partj della loro natura, avere, 1n appare,nza, poco a comune co,n quello sp,ir.ito di .bene del qua.le iSon minismi. Ma mentr,e pur lo negano ,e l'abiurano, son forzati a s,ervire questo poter,e che è ins,ediato nel trono della lor<;>anima. È impossibile ,leggere le opere dei più cel,ebri ·scrittor.iod,iemi ·senza ess,e,rpresi dalla ,elettrica -forza eh-e .si sprigiona dalle ,loro pa.role. Essi misurano la ciricon1efrenza è ,scandagliano le profondità dell 'ani,ma umana, con uno .sp,ir:itotutto comprensivo e pen,etrante, ·e son forse ,essi i più ;sincera-mente attoniti d1elle SIUe,mainifestazioni, come di quello che non è tanto spi.I'1itoloro quanto spirito del loro te•mpo. I poeti son gli ierofanti d' una incompresa i1spirazione, g,li sp-ecc~i ,delle om.bre -gigantesche ch,e il futuro· pro,ietta ?opra 111 presente ; le parole eh-e esprjmono ,ciò che non intendono; le trombe che squillano a 1:>attaglia e .non senton ciò che 1 ispirano; l '.influsso che non è commo•sso ma ieommuov·e. Sono i non riconosciuti legislatori del mondo)). Nella spontaneità del f.enomeno d,ella creazione arti,~tica ~on ipuò •entrare nessun concetto, 1senon questo: d1 lasciar hb~ro co1 rso alla rappresentazione espressiva del !Particolare;.~ n,essuna volontà, .se non questa: di ~antenere lo ,sp1r1topuro, perchè la creaz,ione avvenga 1n semplicità e letizia. GlA·COMO DONA TI , , ... ,,

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