. FUNZIONE EUROPEA DELL' ITALIA Che nobilissima e preziosa funzione dell'Italia (preziosa per gli aLtri e per sè) si.a stata nei seco1 li e sia destinata a ritornare quella di mediatrice fra l'occidente e l'oriente d'Europa è luogo comune. Ma « luogo comune » è un fatto retorico, cioè innanzi tutto veI1bale, e non sempre ,alla fortuna delle parole se n' ac-com,p.agnauna eguale nella realtà storica. La sorte di quello che abbiamo enunciato è appunto, oggi, in atto, tale da provarlo. Volgendovi attenzione, si incontrano alcune indubitabili verità potenziali che si potrebbero riassumere nelle proposizioni che seguono - ed esistono alcune persone, nei cui ranghi il sottoscritto ama porsi, che si ostinano ad annettervi una importanza basilare per il nostro avvenire nazionale, a proclamarlo ed .a operare, per quanto possono, ad accelerarne lo sviluppo. 1. I paesi occidentali sono, in atto, soprassaturi economicamente e demograficamente ; quelli orientali contengono nel proprio seno riserve naturali e ingenuità civili in potenza immense. Posta fra mezzo, demogra·ficamente esuberante e, quanto arisorse naturali, già in pieno vigore di sfruttamento, non di tanto aumentabile di quanto va crescendo il numero e la potenza civile della sua popolazione, l'Italia trova ad occidente i paesi dai quali trae la più voluminosa e costosa quantità di materie prime e prodotti necessari, non può trovare che ad oriente i mercati più vicini sui quali espandere il sovrappiù della ,propria produzione e della propria potenza ~i--- vile creativa. 2. Non si nega il peso dei grandi mercati lontani : quelli d'importazione di grandi materie prime, come l'America Settentrionale ; quelli sui quali può farsi valida concorrenza esportatrice, come l'India ; quelli nei quali funzioni esportatrici ed importatrici possono equili,brarsi come l'America latina. 3. Ma la stessa vicinanza geografica, rafforzata da non sopite tradizioni, pone in primo piano il problema dei ·rapporti coi paesi europei : problema che dovrebbe e potrebbe risolversi in -un equilibrio fra i traffici, non solo di prodotti e valori venali, ma anche di quantità demogMfiche e valo/i spirituali, Biblioteca Gino anc dell' Italia con l' Europa occidentale e quelli con l'Europa orientale. Ciò che la Francia, l'Inghilterra, la Germania sono stati per noi dal Settecento in qua, noi dovremmo esseri o per i paesi orientali, per gli slavi, ,gli albanesi, i greci, i romeni, i bulgari, i turchi. Senza pretendere di sovrapporre ,la nostra civiltà, n,el,la sua interezza, alla loro, similmente come non è deformata, nel suo substrato e nei suoi lineamenti essenziali, questa nostra d.agli influssi del1 'Occidente. 4. D'altro canto la nostra attività di produttori ha innanzi a sè come pro1ble1nafondamentale da ri~ solvere precisamente quello degli sbocc·hi, dei mercati di vendita. I miglioramenti di organizzazione· nel commercio come nell'agricoltura e nell'industria induibbiamente faranno aumentare le vendite nei mercati dove già si dirigono le maggiori masse della nostra esportazione ; ma la loro capacità di assorbimento dei nostri prodotti non è a credere possa giungere a tanto da soddisfare le nostre necessità senza che si faccia ricorso ad altri, a nuovi mercati. Dove possono essere questi ? l'America latina, sì, ma in concorrenza con gli Stati Uniti ; l'India sì, ma in. concorrenza con la Gran Bretagna ; la Russia anche ; ma, ancora, specialmente i paesi dell'Oriente europeo e del Levante, dalla Jugoslavia alla Palestina, dalla Romania ali 'Egitto. *** Ed ,anche queste •proposizioni possono apparire non altro che luoghi comuni a chiarimento del primo enunciato. 1 Esse sono cioè riconosciute verbalmente da tutti in I tali a, e fors 'anche fuori,. come verità. Tali in potenza abbiamo premesso. Ma quale re.altà in atto vi corrispo.nde ? Non è facile, anzi possibile, ridurre a dati schematici :i risultati di un simile esame, che volutamente· non inten:diamo ristretto al puro am:bito del commercio di importazione ed esportazione, m.a anche ai movimenti culturali, al traffico dei visitatori ecc. Restano tuttavia indici più facili e sempre assai
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