,,., BOLOGNA 3 ' smisurato e le opere del passato hanno un valore formidabile. Era naturale che scaturisse nei gi~vani un disprezzo vivo per il passatismo ed i giovani che vollero uscire dal passato dovettero sostenere molte lotte e di queste ne , sono successe nelle famiglie : i padri troppo severi richiamano i figli agli insegnamenti della saggezza mentre i giovani vogliono dare tutto il rendimento che può il motore giovane. . ~ Il futurismo in pittura è un•altra cosa, ivi si svo,gono infinite ricerche complicate per tutti coloro che_ si interessano dtarte e danno ciò che pensano, non intendo del volgo dei pittori : la pittura ha una svolta pericolosa, essa è alla crisi del quadro e •piego subito il perchè. Oggi il quadro .non risponde più ai bisogni della nostra vita, il qua- . dro nelle sue dimensioni solité diventa un anacronismo, è necessario, come per gli edifizi, che si slancino in alto, che non siano piccoli quadri perchè la nostra vita essendo velocissima, simultanea, rapida non può più provare il senso di quei tempi nei quali non vi era quasi moto, dove la grande velocità non aveva modificato la sensibilità nostra. Allora il quadro aveva il suo valore spirituale, intimo, drammatico, ma oggi esso rappresenta ben poca cosa ; oggi per queste sale devono splendere dei quadri fuori dalla piccola cornice chiusa, limitata perchè hanno bisogno di espandere, cli arric- , chire ; ·occorrono degli arazzi come quelli di De Pero, ~no dei maggiori -decoratori che sono qui, che si ammirano in questa mostra, che contengono la capacità, il colore, il motivo, il ritrovato fantastico, giocondo : è assurdo parlare di accademia, di. ripetizione : siamo nell'invenzione pura e siamo anche nel qùadro ; sono veramente pareti coperte .., di colori che vanno posti non più sezionati in quadri che non attirerebbero l'occhio. L'essenza del futurismo è ottimista a dispetto della musoneria pedantesca : noi vorremmo che in Italia ci fossero veramente tanti professori giovani e non dei giovanissimi professori vecchi ! Noi crediamo· anche ad un'altra cosa, molto importante : che alla razza italiana non sia pericoloso dare dei consigli di pazzia perchè la nostra razza è profondamente equilibrata avendo in sè risorse straordinarie che abbiamo dimoatrato in molte circostanze, ed è anche una razza equilibratissima e armoniosissima con tutto il passato : noi conosciamo perfettamente bene i musei che abbiamo visto e nei quali ci siamo r.itomati pochissimo coiblioteca • 1no • 1anco me fa il nostro grande Benito Mussolini che non ha messo il piede due volte in un museo, noi sappi~mo che cosa contengono, lo sappiamo· dal nostro amico Boccioni al quale interessavano tanto le arti e i costumi del tempo passato. . Egli è sparito ma voi ne trovate lo spirito in . quel suo volume che sapeva di arte passata : scrisse questo _libro che segna· tutta la discesa, in pari tempo tutto lo sviluppo dell'arte italiana a oggi, dove si vede che non vi è continuità. Noi siamo d'accordo, perfettamente d'accordo con lui,. col grande Previati, col Fattori : parlo dei miei amici ✓ pittori sebbene io sia poeta ma amo confondermi con loro perchè ho vissuto nelle loro creazioni, _ perchè essi sono futuristi e si trovano insieme con me in quella continuità di correnti innovatrici, pur non essendo legati tra loro, poichè le loro opere hanno parentela con la Toscana, con· la Sicilia, con la Lombardia, col Veneto, con tutti gli italiani forti, costruttivi, giocondi, ottimisti di tutta l' a1te italiana che obbedisce a questa legge alla quale obbedivano Michelangelo e Raffaello. (Qualcuno sorride e l'oratore dice : Oh, quelle risatine non valgono due soldi !) Del résto il Boccioni era .un ufficiale che è morto in guerra e quindi non ai morti ma ai vivi si fa spesso la risatina..• Ma badate, queste risatine non sono che effetto di invidia che è la caratteristica moderna · dell'ambiente letterario e artistico italiano I Non avviene così negli ambienti letterari e artistici di Parigi, di Vienna, di T okio : l'invidia è propria dell'Italia perchè non è un•paese nel quale vi siano tanti artisti, dove quei pochi che lo sono muoiono di fame, dove non molti riescono, dove altri invece raggiungono la gloria perchè non sono artisti ma soltanto genialoidi : di questa gente è piena l'Italia, non vi è individuo forse, non vi è nemmeno un uomo politico che non abbia una sua opera nascosta dentro al proprio cassetto : ecco perchè . vi è l'invidia, la denigrazione. . . . Dal momento che non si è mai pensato che vi -sono dei quadri brutti, dei poemi brutti e che l'opera d'arte nasce in mezzo alle difficoltà, all'invidia, all'odio, agli attacchi, alle insidie, alle critiche, alle ironie, alle belle, alle denigrazioni spietate, noi contro questa gente abbiamo creata una solidarietà di artisti fra coloro che hanno fede nel- . l'arte, fra coloro che credono che si possa fare del nuovo, fra coloro che non si contentano della tradizione italiana: contro questo gruppo di futuristi
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