Vita Nova - anno III - n. 10 - ottobre 1927

I ... 640 G. M. eterna di quel Dio che vede nel cuore dell'uomo. La Chiesa null'altro guarda che ali' anima nostra, con gli occhi di un Dio al di là della storia. 1 Poi, la terribile legge ,della storia rende soilid.ali gli uomini nel bene e n,el male ; gil 'innocenti pagano per i colpevoli, e i ri,baldi paiono giusti e sono onorati; 1,asci,agura, la iniquità degli uomini, la colpa fanno sang•uinare il cuore dell 'uo,mo : l,a C-hiesa ti consola con ila pietà del suo mii:iistero che a nessuno è negato, ti libera da ogni vincolo, ti solleva solo di fronte a Dio con l 'anim,a tua, alla speranza, al perdono, ,all'amore, alla giustizia di Dio. ·Così nel mito della im,morta1lità del.I' ani,ma, della giustizia e dell,a felici1 tà etem,a, è un divino conforto contro il dramma spietato della storia, dove i migliori soffrono per tutti, più di tutti. Fuori da questa caduca -realtà e da questo sanguinoso tumulto, una gioia senza ,fine, un,a etern,a pace, una pura sostanza di ,ben,eattendono l'uomo che h.a voluto il bene. Una infinita volontà di bene è questa nostra vita, l 'in.finito possesso dei ·beni sairà la vita eterna, e solo ,Dio è il bene che esiste. C'è forse un, ist.an.z,a 1 più forte e più affascinante di questa che em,ana dalla Chiesa contro la storia? M,a la cos•cienza latina del cristianesimo è coscienza di u,n.a,milizia necessaria alla vita di Dio. Il conflitto fra lo Stato e la Chiesa sarebbe dunque il conflitto fra Roma e Gerusalemme ? La mor,ale cattolica, che predica il valore supremo del Bene eterno e l'amore d,egli uomini in Dio, prepar,a gli uomini ,alla vita erojca e alla sto... Biblioteca Gino Biahco ria, liber.ando.li dalla schiavitù delle cose e dall 'amore bestiale di sè; ima I.aescatologia ebraica della C·hiesa .rinnega il valore della vita e la stoiria, e la su.a greca e non ,crjsti.ana ifìlosofìa conferma ali' uomo eh' egli è ancor.a uno straniero inuitile al mondo e a Dio. L'autorità della Chiesa concede a noi di celebr,are nel C.risto la vita umana di Dio cioè la storia ; m,a la storia, ma l'opera creatrice e divina del1'uomo, che in Cristo ha principio~ ha termine in Cristo, e so;loCristo è Uomo : così vuole la C•hiesa. E se noi in Cristo esaltiamo il valore della umanità vittoriosa sul dominio della morte e sulla inutilità pag,ana della vita, ,la Chiesa, esalta ila grazia di Dio, che -ci f,aschiavi riconoscenti, uomini no. Qu,ale salvezza se la vita è inutile e quale felicità? iEterna, è una pen.a eterna. Ma la C,hiesa non può cedere. La sua morale non può essere separata in lei dalle fond.am,enta ,delle ultime sue verità, nè i sacramenti posson~ ,diventa~e simboli o miti. Come si possono ,dunque cqnciliare la Chiesa e Jo Stato ? La verità eterna non tollera la verità figlia del tempo; e il bene eterno, il bene che si crea. Il bene d,ella C·hiesa è Dio che esiste per sè fuori da questo mondo, quel bene perfetto che qui non esiste, ma si ama e si s,per,a liberan·doci noi dal male di questa· vita. Il bene dello Stato è il Dio della storia, la u•mana coscienza di quello che è e di quello che dev'essere, l 'etem.a volontà del bene che esiste se qui lo si crea perennemente con le opere dell'uomo. (Continua) G. M.

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