- UNIVERSITÀ FASCISTA . le moderne nazioni civili. Roma riempie la memoria e Ja immaginazione deglt uomini dei nostri Comuni e dello stesso Rinascimento; ma la R0ma a cui si volge il ricordo e le aspirazioni dell'uomo -del Medio Evo e dell'Età Nuova è la Roma che esiste pur nel ricordo e nelle aspirazioni di uol!1ini che hanno altre condizioni di vita dagli antichi romani, altra c~ltura, altri interessi, altri motivi spirituali, e non· è la Roma storica. L'Italia d'oggi, reale, con i suoi difetti e coi suoi pregi, col suo carattere e ~on la sua fi.sonomia storica ha la sua culla nelle nostr~ libere città medioevali, dove il popolo si raccoglie a difesa contro i signori feudali e inizia con le arti e i traffici· e i commerci e la navigazione e gli studi una vita nuova, che fiorirà nel Quattro e Cinquecento, nel Rinascimento .. . . . E in questa epoca di travaglio nazionale, di originalità e fecondità spirituale si foggia e configura il carattere italiano. Che ben si può 1dire, fondamentalmente, il carattere dell'uomo del Rinascimento; di quel se~ol~, in cui gl 'italiani riempirono· della luce della loro genialità tutto~il mondo .civile, e da ogni parte del mondo dotti e studiosi si 1-ivolgevano ansiosi a Firenze, a Padova, a Bologna, a Roma per ammaestramento, e i nostri artisti erano contesi in tutte le Corti, e dal fermento della vita intellettuale italiana uscivano quegli uomini universali come l 'Al berti e Leonardo, che destavano l'ammirazione di tutte le genti, e scopritori audaci di nuove terre e accorti politici e capitani di ventura valorosissimi maestri di guerra ai popoli più agguerriti• di Europa. Quale la nota caratteristica dell'uomo del Ri- ' nascimento ? E quella che potenziò e fec~ eccellere storicamente tra tutti i popoli il popolo italiano del Rinascimento : quella che gli ottenne storicamente , . una palma che nessun altro popolo gli può contestare. L'atteggiamento estetico dello spirito, per cui gli italiani ebbero quella mirabile fioritura in ogni arte, e quella splendida poesia che va da Dante all'Ariosto; nei cui poemi lo spirito umano diè prova della sua sterminata potenza costruttiva. L'arte è il regno della soggettività dello spirito. Il quale ·, Bibliotec i·nOBianco · 1·n' libertà assoluta dentro un 1 per essa s1 muove mondo di cui egli è il creatore e l'arbitro; in cui nulla trova che non ve l'abbia messo. egli stesso ; , nulla incontra di opaco che nan si lasci da lui:. intendere e penetrare ; nulla che contrasti o si op- .ponga alle sue tendenze ; nulla che lo arresti nel. suo spontaneo cammino. Nel mondo dell'arte l'uomo si sequestra a un tratto dalla realtà {naturale· o storica, divina), da quella realtà che non è opera. sua, e che l'uomo pratico vede incontro a sè come· limite al quale gli conviene adattarsi, la realtà della vita e della morte, dove nasce tutto ciò che · - esiste e muore tutto ciò che invano si continua a. desiderare ; se ne sequestra, per dare libero volo · alla sua fantasia : cioè a un pen~iero, che è come un sogno, il quale non si paragona con la salda .. realtà della veglia, e non si giudica perciò nè esistente, nè inesistente. E si crea così un mondo~ tutto suo, Ìmmediatamente soggettivo, che svanirà" al soffi.o della realtà, con cui ·l'artista riprenderà infatti contatto per le necessità del vivere. Per questo suo atteggiamento estetico già nel-- l'Umanesim9 lo spirito comincia a sentire viva-· . mente la potenza dell'uomo e del pensiero, ed esalta l'individuo come artefice della sua vita e del. suo destino; com'egli è indubbiamente, e senza contrasto, nel mondo dell'arte e dell'intelligenza. Se gli sorge davanti il fantasma della fortuna co-- me cooperatrice e limitatrice del potere umano nel · concorso delle circostanze donde risulta per ognuno la possibilità del successo, egli combatte que-- sto fantasma e s'affida al concetto della « virtù », come l'intende Machiavelli, volontà individuale che - non devia mai dalla mèta, ma la persegue con logica e spietata coerenza attraverso una via illumi- · ' nata dall'intelligenza. E l'età delle signorie ; in cui. la politica diventa essa stessa un'arte di accorgimento personale e di spregiudicata e assoluta- - mente libera costruzione, anche arbitraria dello Stato. Si legge e medita la storia con la persuasione che gli uomini s~no sempre a un modo,~ giuoco d'un meccanismo di cui basta impadronirsi per dominarli. In questa baldanzosa coscienza di
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