Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

4 .UNIVERSITÀ FASCIS'"Af . lo spirito tende per soddisfare questo bisogno nella maniera più elevata e consentanea alla sua natura. Ma d'altra parte esso ·non può abbandonarsi a questa tend~nza che lo tr~e ad annichilarsi di fronte· a una realtà che gli si oppone assolutamente e lo trascende, ·perchè la sua natura ripugna pure invincibilmente a tale annientamento. L'uomo che nell'infinito_deve per neceasità neg~re se stesso, è pur l'uomo che la stessa religione celebra nella formazione del suo· domma e nel culto; è l'uomo che come sottopone il domma a un lavoro tutto suo di svolgimento o d'interpretazione, onde la religione si attua attraverso una storia laboriosa tutta fatta di pensiero e di lotte umane, così sviluppa e idealizza sempre più .il culto divin~ non pure attraverso cerimo~ie liturgiche che si vengono sempre adattando e modificando, ma anche per mezzo di opere di sacra architettura, pittura, musica, poesia, in cui meglio l.'uom? manifesta la sua potenza inventiva, originale, creatrice; e reca evidentemente alla realtà un contributo che senza l'umano genio ' non si potrebbe neppure pensare. V ero è che questo stessa genialità creatrice . propria dell'arte è stata anch'essa in tutti i tempi considerata pure come un 'ispirazione divina, per cùi · l'uomo tornerebbe ad essere uno strumento nelle mani della divinità, e la creazione artistica un miracolo suscitato dal fondo inconsapevole e che altri potrebbe pensare. Discernimento, scelta, • • • opposizione ali' errore, affermazione o appropnaz1one, in cui il soggetto si pone a fondamento della stessa verjtà ; si pone come libera attività che non è determinata nè condizionata· da nulla cli estranee, poichè egl~ potrebbe pensa~ checchessia come estraneo a se stesso con un giudizio, che presupporrebbe sempre la sua libera attività. Est Deus in ' nobis ; ed egli parla per la nostra .bocca. E vero: ma codesto è impensabile, senza che noi ci si contrapponga a Lui e ,se ne ascolti la voce ; e si giudichi vera questa percezione onde noi pensiam~ che Egli sia dentro di noi e parli in noi. Senza la libertà non solo non sarebbe nostra l'attività onde Dio si rivela e presenta a noi; ma non sarebbe neppur nostro l'atto con cui si riconosce - questa rivelazione e presentazione trascendente. ' L'uomo dunque n~n può spogliarsi di questa libertà fondamentale che è la condizione essenziale di qualsiasi attività che egli si attribuisca come dotata di un valore e distinta da ogni possibile at- · tività analoga e divergente. Se Dio per noi è tutto, questo non ha significato se non a un patto : . che noi si possa pensar questo. E qui risorge insieme con questa indefettibile ·e radicale libertà i concetto dell'uomo che, lungi dall'essere nulla di fronte ali'infinito, è esso stesso tutto : un'attività {o se si vuole un essere, manifestantesi bensì nella irriflesso dell'anima da una forza superiore e miste- sua attività, pensando) infinita, e perciò incondiriosa ; un miracolo di cui l'artista medesimo sarebbe zionata, e perciò libera. La posizione si rovescia . • non autore ma spettatore. E la stessa religione, diventando pensiero dell'uomo, E sta. bene. Ma l'uomo, per quanto sbarri si sviluppa storic'amente sottraendosi all'immobilità · gli occhi e inarchi le ciglia di fronte a ciò che gli della realtà puramente obbiettiva, di Dio che sta apparisce e che non sa di aver egli stesso gene- in eterno: essere, pensiero, volontà immutabile, rato, non può in· nessun caso non giudicare. Giu- perchè originariamente, o ~mmediatamente perfetto.' dicherà o non giudicherà_ l'oggetto del suo pensiero : E l'uomo si riscuote nella coscienza della onnipoma non potrà non giudicare il suo pensiero me- lenza soggettiva, come energia che si spiega all'indesimo : llon potrà non ".aiutarlo come pensiero 6nito abbattendo tutti gli ostacoli e Costruendo Iivero, ossia inconfondibile con nessuiio degli altri beramente un mondo umano, luminoso, trasparente, in6niti pensieri che sarebbero falsi : non potrà non affatto spirituale. Che se in questo slancio di fede sentirlo suo come yuello che egli sceglie e discerne. · nella propria capacità e originalità è assalito e · dall'errore, e afferma, nè può sconfessarlo o trat- momentaneamente anche conquiso dal dubbio, nello tarlo indifferentemente quasi uno dei tanti pe~sier:i stesso scetticismo afferma una sua fede indomita, Bibl·ot ca Gino Bianco

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