Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

·· CARLO CURCIO ele1!1enti, vivente, o~rante rivoluzione legale in atto: e cioè con·solidamento giuridico - fase terminale del proc~sso etico che shocca nel diritto positivo - degli 1deal1, che hanno smosso p<>polied uomini, al servizio di ·un'idea, che è la vera motrice della storia umana. Ili. T . ) eor1e . . La prova è in atto.· Che cosa vuol dire che il diritto . in lt:a,lia -:-- co?le, d.e~ rest~! ·più o meno palesement; negli altri paesi - è 1n cr1s1 ? Vuol dire che da noi . ' . , . , si e operata veramente una rivoluzione ; una rivoluzione nata _da ~n travaglio· di idee, di passioni, di uomini, di , classi, di popolo; e che, giunta all'acme della sua ~rfezione, si appalesa come una integrale, intrinseca, piena, radicale risoluzione giuridica. La crisi denunziata ieri, intravvista dai veggenti, .dai cervelli aperti, sbocca proprio oggi ne1 lla sua perfezione ; e si afferma c~~ _una reale, decisiva trasformazione degli istituti di d1r1tto, che regolano la vita del paese. In una parola la ':era riv~l1;1z~on~si_c~i~risce oggi: oggi che bar.- collan<? 1 v~cc~ istituti di diritto, oggi che si trasforma la 50C:1età1tah~a. nei suoi ord1inamenti giuridici e si pone 11nuovo diritto colle nuove norme positive, che ~oronan<;>la travagl~osa ascesa rivoluzionaria. Fin qui si e camminato per giungere alla vetta della rivoluzione. Oggi siam giunti all'apice del cammino. Il processo è questo : i primi moti delle camicie nere, la presa di po~sesso degli organi centrali del potere, la rivoluzione politica, infine, non rappresentano che la fase iniziale della rivoluzione ; il momento etico ~o sforzo _volont~stico delle ,~a:sse, che hanno agit~ 1n nome d1 un diritto astratto (d1c1a-mopure : del diritto na~ale <le!le c_l~i ~ppresse dalla demagogia liberale 1nternaz1onahst1~a, ·ecioè dagli istituti di diritto det.- tati d~ll~ ~deologie_libe~ali e protestanti, quacquere e mater1al1st1che, razionaliste e fr.ancesizzanti - il che ":a'~ea dire la somma delle 'e·sperienze filosofiche e politiche, che dalla .filosofia della riiforma alla rivoluzione francese, attraverso J~,esperienza .sensista inglese sono · s~occate ~el confu~ionis~o d~l secolo XIX -). Questo momento e stat'O~1v?luzionar10, du·nque, solo in parte : h~ rappresentato 11 momento dell'ascesi, della formazione, della l~tta, del travaglio. Rivoluzione in senso comune; 1 ma, 1 1n senso stretto, non ancora rivoluzione giacchè non ancora padrona clelle norme, delle leggi: che solo regolano con una certa universalità e con una certa durata, ,la vita de1lla nazione, secondo ideali resi concret~, . ~ cioè trasfol!11ati ·in elem~nti validi per la loro. un!v~~sale accettazione e re·golamzzazione dei rapporti c1vilL Insomma la rivoluzione. politica precede soltanto quella giuridica, ch,e è la vera rivoluzione la riv~luzio'!le che s•impone in tutti gli elementi della ~ita soc1ale, ,1ntutte le fasi dei rapporti interstatuali. Quando questa ·s'avvera, la rivoluzione è compiuta; e, cioè, questa nel la sua fase ter1n:ina~e, per perpetuarsi, infine, costantemente colla vita della societa naziona:le. · Bi lio eéa Gi.noSian o Solo il diritto sancisce la va1 lidità delle rivoluzioni; come, àe-1resto, solta·nto attraverso le rivoluzioni il diritto acquista vjta·lità perenne e ragione di vita. Che ,è avvenuto, sin qui, in Italia ? La rivoluzione. politica - nel suo mo·mento più etico che giuridico - avendo preso possesso del.I' organo trasformatore del diritto per eccellenza, lo stato (chi è a-ncora che osa porre in ·dubbio questa verità ? chi è che, facendo malamente il processo storico della formazione def lo stato, lo fa nascere dal diritto, ripe~ tendo .la storiella dell'uovo e della gallina?); ed avendo dato a que·st' organo (o somma dii organi} una pienezza di validità perfetta, si è trovata di fronte ad un abisso : i vecchi istituti, le vecchie leggi, lii vecchio diritto. Ma, se' proprio per questo la prima rivoluzione si era avverata, era .perfettamente logico che l'abisso fosse superato. Qui è incominciata la più grande, la più · vera rivoluzione. Aperta la crisi del dir-itto, nel superarla conisist-ela potenza, l'essenza stessa della rivol~z~one. ·La trasformazione degli istituti posiitivi di dir1!ìo rappresenta, dunque, la vera fase terminale, intrinseca dell'ascesi rivoluzionaria. Si opera, ora, in pro_fondit~ e? _inesten_sione davvero. :Si opera la rivoluzione, g1ur1dica e aoè la grande 1nstaurazione del nuovo mondo, secondo che le nuove idee le nuove esigenze, le nuova fede dettano. Il proces~ formativo è_quasi uguale a quello estetico: l'opera d'arte non è tale, se non quando è espressa, resa concreta. Prima non è opera d'arte, è momento lirico stato incerto incubo, delirio, esaltazione. La rivol~zione è tale 'solo 9uand? è espr,essa 1inistituti di legge, in norme di dintto, 1n dettati universali. . li diritto .r•ealiz_zato è la sublimazione, la perfezu?'ne della r1v~luzione. Crisi del diritto è stato em-- br1ona!led~lla nvoluzione; trasformazione del diritto è ~tat~ m~simo, moll?-~ntoascendente della rivoluzione; 1n~tauraz1one 1el d1ntto nuovo è momento finale, terffi!Inaledella rivoluzione. IV. . , T ~tto qu~sto può, _forse., utilmente servir.e ad una p1u val_evole interpr~t<1:21ondeel concetto di rivoluzione ta:n,to m<:erto e barcollante sin qui ; ma, soprattutto: p~a. servire come un apporto essenziale allla delimitaz,1one del. concetto stesso di diritto. In alni termini, I afferma21one costante, ribadita da tutte le t,eorie e da_ 1:t1tte~_,e scuole (compresa quella nat~ralistica), per cui i.I d1r1tto non _è m~ una entità fissa ad immobile, ma. ~u,te~ol~ e dinamico (da Protagora in poi questa verita ,e 1n~1s:ussa) _trova la sua risoluzione soltanto nel con~~tto di r1voluz1one. I due termini - rivoluzione e diritto - ~~o le~ati da. una imprescindibile dipendenza_. ~na nvoluz1one s1 o~era soltanto quando i popoli che l~\ fanno sono ammati dalla volontà di trasformare p1u O m d" 1· I'. · · • • dici eno _ra,1ca ~ente g' 1stltutl giun- ' l , che r<:_g 0l'.1llo,la .soc1~ta nazionale (e più radicale ~- a volonta d1 trasformaZJone e più vera è la rivoluzione); come, d'altra parte, il diritto vive ed afferma

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