Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

I I - 570 ARNALDO CERVESATO Antonietta Arese dedicava l'ode All'amica risanata. il vanto di dare agli italiani una pregevole e genuina In questo tempo pubblica sul cc Monitore bologne- Raccolta dei precetti di uno dei più illustri « condotse » una « Breve notizia di guerra » ove diceva che tieri di eserciti ». · « diretta da un grand'uomo la nostra patria infelice Terminato così il lungo e paziente lavoro, il saprebbe sottrarsi dalla schiavitù», il « Progetto d'un Foscolo lo licenz!a ~e~ le stampe dedicandolo al codice militare disciplinare», il <e Commentario della · Generale Caffarelh, mm1stro della guerra nel Regno battaglia di Marengo ll. · Italico con una lettera ove dopo aver detto come le Alla fine del 1801, il Generale Pino viene chia- opere 'dell'emulo di T urell.na circolas~ero piene di mato a Parigi e il capitano Ugo Foscolo lo raggiunge gravissimi errori e tanto neglette nella lmgua, affe~ma poche settimane dopo. di avere - con questa nuova ristampa - compiuto Parecchi anni rimase il Foscolo in Francia, un sacro dovere, quellp di rivendicare ali' Italia una « capitano aggiunto» della divisione italianà di guar~ delle sue glorie militari». Se il suo nome non vivesse nigione a Parigi, .a Valenciennes e a Ostenda; amato pei fasti dei celebri capitani, s'ignorerebbe per av... dai soldati dei quali fu appassionato difensore da- ventura che quel grande lasciò ai posteri un libro, vanti ai Tribunali di guerra. ove i precetti sono pari agli esempi che diede ai suoi Di questo periodo, degli ultimi suoi giorni di contemporanei conducendo gli eserciti, e che tanto vita militare, è anche la conoscenza che egli fece, Ju negletto nell' i~ioma in cui lo dettò, che molti nel 1806, a Parigi di Alessandro Manzoni. oltremontani lo ascrissero alla loro letteratura ... ». *** . . Nel 1806 'il Foscolo decide di lasciare l'esercito. Vuol tornare in Italia, a Milano. E subito dopo i Sepolcri (pubblicati a·.Brescia, 1807) darà l'edizione degli Aforismi di guerra del Montecuccoli. Con alto intento civile e storico. Poichè nel Proemio ali' opera~ egli scriverà: « La vita d'Agricola tramandata a noi da Tacito dovrebbe essere l'esempio di chi scrivesse la vita di Montecuccoli. Ebbero ambedue-liberali istituzioni, am~ bedue furono capitani e sudditi a un tempQ, ambedue guerreggiaronocon poche/orze controi barbari,ambedue opposerola virtù all'invidia delle Corti e la filosofia alle avverse fortune; ambeq.uerisparmiavano il sangue dei loro soldati e, sotto governi assoluti, serbavano la dignita della loro anima». Scordando le amarezze patite (alquante ingiu--- stizie aveva conosci'ute negli anni di milizia) egli sentiva (nota il Bargilli) come i prodigi delle guerre che si combattevano e la gloria che veniva dalle armi fossero le sorgenti .prima da cui debbono .scaturire la virtù e la grandezza di un popolo. Ed ora, che aveva lasciata la spada, voleva con la penna ravvivare la memoria e il culto per gli· scrittori di guerra che onorarono la patria, e che parevano condannati ad un ingiusto e vergognoso oblio. Volse il pensiero /a Raimondo Montecuccoli e procurò che di questo grande e nobilissimo ingegno venissero tratti dalla dimenticanza ed emendati dalle mutilazioni (e dagli errori dalle lacune in cui giacevano allora) i magi ... strali « Aforismi bellici >>. Ed avuta fra le mani Qna delle meno cattive edizioni di quell'opera, si pose, animato da carità di patria, a fare investigazioni, con--- fronti, correzioni per riuscire così a ripubblicare, in una nuova edizione, gli scritti dello stratega mode ... nese, corredandoli di note e commenti. 1, Fatica questa che procuro, più tardi, al Grassi .. ■ ~anco E di questi Aforismi dell'Arte bellica, in cui il grande capitano riassunse le leggi della sapienza militare, Ugo Foscolo curava una magnifica e veramente nuova edizione, apparsa nel 1807. E fu pubblicazione provvidenziale; poichè, già nell' Europa Centrale (ove le ·edizioni e le versioni del picèolo libro si erano moltiplicate) già da tempo la si faceva proprio passare per opera di autore « oltramontano francese o tedesco » ! Ma un altro altissimo intento egli ebbe: quello di dare un nuovo impulso agli studi di storia della guerra. « Ottimo espediente - sono sue parole - ad infonder l'emulazione della fama del sapere è questo di addomesticare i giovani con gli scrittori di guerra, i quali non tanto insegnano gli elementi pratici quanto la storia e gli altri principi dell'arte ». Lo attendeva allora, la cattedra di eloquenza ali' Università di Pavia. *** Così si svolsero gli anni di milizia di Ugo Foscolo. . Milizia consapevole e volontaria, per la causa d'Italia. _ Quando col dileguare del sogno napoleonico, la causa della libertà fu di nuovo minacciata, il Poeta non esitò ad accorrere da Firenze a Milano (1813); ove subito fu nominato capo di battaglione e partecipò alla difesa della città. Caduta essa in mano agli Austriaci, rifiutò - come è noto· - di giurare fedeltà a Vienna, che gli offriva . . . pens1on1 e onori. Fuggì in Svizzera, abbandonando il suo nome alle denigrazioni scioccamente abbiette della ignobile maldicenza. . , E dalla Svizzera riparò a Londra. . << Con quest'atto - commenta Carlo Cattaneo - il Foscolo dava alla nuova Italia ·una nuova istituzione: l'esilio ».. \. ARNALDO CERVESA·ro

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