Talune figure, come il padre e più ancora la madre ,di Sania, sono . . . . r1usc1t1ss1me. Se difetto e' è in questo romanzo biso,gna andarlo a cercare nella · tesi, già che l'insieme ne tradisce l'assunto ,dalle prime pagine : le anime sono violentate -come ·me sono v,iolentati ,i fatti, e il romanzo scad-e agli c,cchi del lettore sca·l- . trito. G. lv1ANZELLA FRONTINI • FILOSOFIA Il libro di G. SAITTA, ll pensiero di V. Gioberti (V allecchi, 1927) è tra le opere più impo1 rtanti che siano uscite in Italia nel rinnovamento radicale de' nostri studi di storia ,della filosofia. Questa, che annunciamo•, è la seconda edizione, riveduta e accresciuta. Ma la ·bo~tà del lavo!l'o è tale che, chi ha letta la pttima edizione, sente il bisogno d1 i rip-ercorrere la seco,nda. C'è un anima ardente che dà vita e unifica tutta questa serie di speculazioni, ch,e altrimenti sembrerebb '' , . ero astratte e astruse : c ·e un anima, del resto, degna del gr~nd-e filo-sofo di cui si espone la ,dottrina, il qua1e cons1iderò sempr,e la filosofia, non come sistema di concetti· da elaborare per un fine merarr,ente lo-gico, ma co•me lo stesso problema vivente del nostro spirito,, e come strumento ,di battaglia per un rinno,vamento della coscienza a lui contemporanea. ·E poichè in questo rinnovamento egli aveva pres•ente, in pr,imo luo•- go, l'Italia, la questione religiosa e quella politica sono quelle in cui sboccano con maggior •evid,enza i risultati più original,i del -suo pensiero. In quella r,eligiosa special- -mente: nella quale .il G. pone per p~irno il germe di un ',idea destinata, quando che sia, a tradursi nella realtà della vita storica d,el cattolicismo, .il quale, se non vuol seguitare ad astrarsi dal mondo moderno, d,eve pure assor.bime .il pensiero e trasformarsi : trasformare lo spirjto delle propr.ie dottrine e de- ■ RASSEGNE gli c,rd,inamenti, anch,e, onde esso può operare nel mondo civile. Coerentemente alle sue convinzioni teoriche ,e politiche, il Saitta valorizza in prima linea l'aspetto immanent1st1co, anZti attualistico, del pensiero giobertiano. ,Ma, maestro com' egli è •di storiografia, anche gli aspetti divergenti e i (molti) du'b·bi del suo autore son da lui •esposti con chiiarezza e preci 'iiorie. · Il teoretico e lo storico, come deve essere in ogni lavoro diligente e pensato, qu,i .si integrano a vicenda: dalla Parte Prima, in cui vengon delineati i problemi qual,i si posero sin dal principio innanzi alla mente del G., alla Parte Seconda~ che dà il grosso della fìlo,so,fiagiobertiana (la sua teoria della conoscenza, la polemica col Rosmini, il suo concetto d.i creazione in rapporto ali' individualità del reale ed alla personalità dello spirito, in fine la sua concezione più ardita e originale ,del principio supremo· come mentalità pura) ; nella Parte T,erza si raccolgono• le ,idee giobertiane intorno ali' estetica, al,la mol'ale, alla politica, ali' educazione. Ho ,detto che il S. non •è soltanto uno storico, ma anche un critico, e un critico che porta nel lavoro le sue idee, le quali posson anche non essere condi vise da tutti, o in tutto. Debbo agg1iungere che, anche chi ncn le condivid,e in tutto, può essere d ·accordo con lui su l'opporèunità che certi fraintendimenti siano •evitati, e che, quindi, per evitarli, convenga mettere in riliievo ciò che ci divide da co,loro che, nemici in fondo del fascismo, al fascismo fanno buon vis,o con la .sp,eranza di servirsene quale docile strumento a un' assurda restaurazione di ,idee e di ordinamenti che ap- . . partengono o,rma1 a· una storia pasIndietro non si torna ! E contro chi vagheggia un fascismo r•eazio... . . . nar10 1n questo s·enso, appoggiamo senza limitazione l'invito rivolto aii giovani dal Saitta di med.itare il suo lavoro, « perc:hè ,esso in un ,momento così importante e delicato délla vita italiana vuol ess-ere un gr,ido di riscossa contro i nemici d,el Gioberti che furono e sono im-mu1anco 615 labilmente i nemici d' Italia, ma che vorre1 bbero presentarsi come salvatori e restauratori di una tradizione morta, dove noi non possiamo· ricono,scere il nostro pensiero e la •nostra passione pura d 'italiani )>. *** Ho qui presente un piccolo opusco.Io di SIRO CoNTRI, Aspetti caratteristici della G noseoilogia pura ' (Cappelli, Bolo,gna 1927), ,del quale non mettereb,be conto parlare in quanto no,n è quasi altro che una sempl•ice enunciazione di un programma da eseguire ( o eseguito in un corso di co•nversazioni tenute al Circolo bolognese ,di •cultura). Ma le tesi ivi prospettate {e prosp•ettai·e con chiarezza) son ,quelle d.i un indirizzo,. -dette, ,di Gnoseologia pura, che fa capo allo Zamboni, dell 'Università Cattolica di ,Milano, e che non fa mistero della sua pretesa di porsi come un superamento ,dei due , indirizzi opposti, i,l positivismo e I ',idealismo. 1 La co-sa, naturalmente, è più .facile a ,dire ch,e a far•e. E una prima difficoltà è già nel fatto che I' ideàlismo •non sta più contro il positivismo in quel modo. Così stava in principio 1 : ora ,il pos,itivismo (fenom,enismo, sensismo, •ecc.) è pas,sato- tutto, in quel che aveva di più importante, nel1l ':idealismo stesso. La ver,ità è che q,ue.sti scolastici, o neo-scolastici, non s-0noan,cora arr,ivati nè aJ positivismo nè all'i,dealismo,: non ne hanno fatto esperienza (m•entale) ·in pieno,. Dicono che la loro concezione è integrale. In realtà è integrale, non nel s-enso di un .superamento, ma i,n quello di un tentativo, intorno a cui lavorano con una pro-b.ità degna ,di lode, di affiatare un po' la vecchia scolastica con il pensiero moderno. Qui, ad es., si riconosce {con l' id~alismo) che c'è un problema gnoseologico pregiudiziale a ogni ontologia o metaifisica, a Imeno per noi : << Questo è l'ordine del nostro conoscere: noi attraverso ~I conoscere giungiamo ali' essere, ed è il co" noscer,e che manifesta I' essere, o immediatamente o mediatamente. E l'unico modo di superare l'idealismo, che ,id'.entifica I '.essere col co- •
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