Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

614 tradizione editor,iale, ha fatto parlare di sè, assai, ma se volete ri ... cercare- la ragione d,el successo cri-- tico e certo librario intopperete in una di quelle intricati,ssime discussioni, che ,è buon per voi se vi . . . riesce evitare. Perchè è piaciuta L'Italia barba.. ra di Cmzio Malaparte ? N,e abbiamo parlato a :suo tempo su queste colonne, e rico.rdo ch,e abbiamo sopra tutto notato allora che la sp,avalderia manesca e paesana del p,iù originale libellista d,ei nostri giorni s',è imposta per il suo stile. A me !Par.e ch,e il l,ettore· sia av.ido di conoscere ,e distinguere e di po•- tersi orientare infaHi.bilme1nte, dietro a lsegni inequivocabili. Poi ma-- gari discuterà di problemi o d 'intuizioni, d.i· buono o di cattivo. Vuole prima sentirsi preso d.a un,a .mano ,sicura, \eh-e se poi q.ulesta mano, per la sua stretta tenace e affidante, vorrà condurti sui picchi o nelle forre, è question-e secondaria. e.erto è ch,e 1sottessa procedi a respiro largo .e posata bene, nè ti affanni, nè trepi,di, nè ti piglia la vertigine dell'incerto cammino. Curzio 1M.alaparte 1 è uno ·scrittore salace e sangu,igno: temperamen• to classico alla Cellin,i, se vi piace, e sa .scrivere e dir,é il fatto -suo con plastica parola •e toscana - nè per ciò è bécero o p,asticciere di riboboli, che non mancano, nè !Pure oggi g,iorno, in cui s.i discute di-purismo e di alt.re simili malinconie ereditarie. E se Curzio ,Malaparte ha ucciso Suckert. in un duello di pepatissi- , mo ,e significant.i.ssimo sbud,eHamento allegorico, Suckert sopravvive e fa capolino in c~rte botte e finte del Malaparte. Questa volta mi pare che Bono ... nia docet, ne1 l senso ,che dalle begherie reg.ionalistich,e e paesane qualcosa ne v,ien fuori che ha so- . dezza per ,durare più di. una sta- . gione. Queste Avventure pratesi, ch,e mi fanno pensare a certe cronach•e e novelle ,del trecento ove e' è saporosa po,lpa ,e un aciduletto sentore di immaturità !stuzzicante !Il01 n si discutono alla stregua de1 lla critica metodica ,e scient,ifìca storica o fi- . iblioteca ·no Bianco RASSEGNE . losofica, perch:è.. esse ·scattano •e t1 fanno pr,ecipitare ignominiosamente, :in fondo, e a chiappe a terra. Libro ch,e ha la pretesa appare~- te del sempl,icione e,d ~' ~ome 1! corpo che ,ad'erisc,e ali anima, di ben chiaro aspetto se lo prendi per quel oh.e 1è, .e diviene un rebus, s~ ti ostini a voleme f ar,e oggetto d1 distinz,ioni 1e interpretazioni. C',è però che di pro,sa come que- · sta o,ggi ne scriv,e soltanto il Malaparte, ed ,è dei più giovani: noi allora ,si.amo.felicissimi d,i ciò che porta J 'a vv,enire. Pane bigio e Le Avventure: due libri nostri, tradizionalmente jtaliani, paesani, e che virtualmente ipotecano un'età, perchè aprono solchi nuo,vi donde scaturisce l ',a.frore del .. la terra umida ,e feconda. *** La scala degli angi0li (T r•eves, Milano) ,è di una donna, Lu.isa Santandrea, che si aggiunge ad.la teo-. ria, in continuo aumento, delle donne che scr1ivo·no. ;La Santandrea ch,e ,der.iva dal Fo,gazzaro ed ha del suo maestro e preferito Autore molte malizie, narra in modo piano, direi g,ioioso, più che per altrq,. per naturale superficialità, la impo~sibile stor,ia di una maestrina vedova,. giovanissima, che a·ma .spiritualmen .... te un giovane d,estinato al &aoer<lozio. Lo accompagna sulla via scelta e gode d-ei trionfi di 1 lui. L'origine di quest'amore spiri ... tuale ed essenziale, diremmo, è alquanto torbida, sa di .sensualità lontano un miglio, ,e certi fremiti sessuali che si ri,solvono in ascetiche contemplazioni, . a no.i, razza sana e giovane, non persuadono al~ l'astinenza. · Però, ad essere sinceri, la scrittrice, ch,e dev,e conoscer-e non da novell,ina ,e giovanissima l'arte de•llo scrivere, riesce a farsi seguire . ' . senza pere.io stancarti. lnf atti pur trov&ndosi spesso con gli occhi n,egli occhi di una realtà ch1e non vogliamo nè possiam~ accettare così come vuol parere, l 'ah1i l tà d,ell 'artista ,sa scantonare e cambiarci posizione cosi da farsi perdonare iii giuoco. Ho detto arti- . sta e non •mi pento, già che la Santandrea ha fissato un Padre Candiano e una Ghi ta che tradiscono la b,ella scola ,del miglior Fo,gazzaro e del più plastico Manzon,i. Si d.irà ch,e il difetto del Jomanzo è capitale p,erchè d'origine : è nelJe anime; ed allora la scrittrice potrebbe ·,dirci che la •figura di Axel è ,stata impastata in Olanda, e non so co·n quale sodd,isf azione dei maschi o,landesi e de.Ile relative fem ... mine. c,h,è un uo,mo come quello non è certo un bel campione di mas,chio. Nora poi, dirà ,sempre l'Autrice, I' amo~e lo sent1e, ,ed il se,nsualismo diffuso in tutte le pagine e spesso intensamente concentrato al cento per cento in alcune, n,e fanno fede, ma è ,ch,e la tes,i e la preoccupazione della te1si .ha ucciso il genio dei!-. la razza nei lombi dell 'ola,ndese . A,d ogni modo un romanzo che si legge : chè I' acr,edine per la mancata noce s,i risolve in simpatia per virtù ,d,e1llaspigliata narraz,ione. *** Altra tesi, che però si presenta come espo,sizionedi un vivo proble-- ma, sta come sustrato fecondo di pagine interessanti nel romanzo ultimo di Bruno Corra, Sania, la n10glie egiziana (E,dizioni Alpes, l\t1ilano). Un inglese sposa una egizia- . . . na europizzata, ma circostanze e ritorni d,i clima •e d'ambiente riesc_ono a spolvevare la cipria della civiltà nostra che sulla epiderm,ide ,d,ella egiziana si era accumulata dando la illusione d'una perfetta aderenza, là dove ·non era che sovrappos1z1one. Il romanzo è condotto con garbo . . e con scorci e prosp-ett1ve se non nuove o audaci certamente convinc,enti, .sià per linea che per co,- lore, c.ioè sia per diseg,no eh-e per contrasti di luce -e sfumature . Ne risulta un simpatico tutto piacievolissimo, 01 v•e l' eroti,smo non resta ,distinto e per se stante, quale ci è dato vedere in altri scrittori nostri e in mQlti ·scrittori francesi di ieri e ,d' o,gg-i, ma è in funz,ione eccezionale di lievito e di ferme1nto.

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