Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

prodotti vegetali vari da 611,3) a 445,30; quello dei prodotti industriali vari da 626,67 a 540,27. In complesso dunque la diminuzione dei prezzi all'ingrosso si è determinata, se pure in ,diversa misura, per tutti i gruppi di merci e giustifica pienamente l'aspettazione di una ulter,iore generale diminuzio- ·ne dei prezzi al minuto. Uco MARCHETTI ~ LETTERATURA ~ La prima impressione che è la genuina e dura fino ai due terzi del romanzo, cio•è che la Città terrena, la d,iscussa opera di Francesco Flora, stia entro un nimbo di colore e di sapore d'annunziano. E per una strana posposizione prospettica ti par d'essere traspor-- tato lontano, di colpo, ad or sono vent'anni, quando la generazione che f.ece la guerra si nutriva del succoso e inebriante pane a•bruzzese. L'illlusione deriva dal procedimento stilistico e dal gusto tutto sensuale delle immagini, e dalla •esasperazion•e della sen·sibiJità, e dalla compiacente raffinatezza del d,ilettantisrno cerebrale. Quell' indug.ia1e n,elda carezza delle cc.3e •belle -e sui particolari di esse, quasi con la preoccupazio-- ne dj non farsene sfuggire i contorni e gli aspetti tutti ; quell'ala-- crità arguta, smaliz,iata, che di ogni segno di vita e di ogni elem·ento di sogno costituisce un prezioso ghirigoro, avente valore e .significato per se stesso, l'ossessione dell'io, centro del mondo, d,ell 'egoismo santi,ficato e inteso come palingenesi dal mondo, .sanno indubbiamente di dannunziano. Il lettore superficiale ,si adagia entro la formula, per pigrizia, e crede d'aver rinvenuti ,i contrasse .. gni d.eH'opera : la materia non lo interessa che nel l'aspetto, nè si preoccupa di .scavare fino in fondo, nè gli si può dare torto se l' inten-- zio,ne e lo spirito gli &fuggano, se , , RASSEGNE I l'impostazione cede ubbid,iente al suo bisogno di pigrizia. Ma Francesco Flora non è un dannunziano, tanto meno un imitatore piatto alla Omero Ga,llo di · Due occhi turchini ove il dannunzianesimo ,è musica ricantata a<l o-- recchio, priva d'ogni pensiero melodico persona 1 le. Il 1 F lor a è temp·eramento a.t1ìne, quasi fraterno, al Poeta deM 'lnnocente, e rivela il buon nutriimento dannunziano nel magnifico e gagliardo tronco. Non neg'heremo al Flora d'aver superato con disinvoltura la palude morale dell'età .dannunziana e di aver distrutto in Giuliano Solari tutte le ideologie edonistiche 1dei protagonisti dell'Autore del Pia-- cere. E questa constatazione pos1t1va, nell 'aff ermaz,ione ,di un valore etico deMa vita, che troviamo a pagina 498 del romanzo, quasi nucleo fecondo, è per il Flora il migliore elogio. « E ·Giulliano pensava : Un tempo anch'io, com,e questa fanciulla, m'illusi che la 1 li,bertà fosse nell'orgia dei sensi: e m'illusi che cio foss-e vivere, creando la propria vita. Ora io .so che solo ascoltando in noi la voce più fonda, queJla che non può .ingannare, pur s•e è dolore, si crea la vita serena, armonia del1' universo. Tutto il resto è illusione . ' . e van1ta ». Giuliano Solari perviene al raggiungimento di questo senso religioso d,ella vita e del mondo attra-- verso il dolore proprio ed i,I dolore degli altri. Egli lavora su crea-- ture la cui materia tradisce le pos ... sibilità delle cr,isi e delle soluzioni, poi che - a me pare - tutto apparente è il contrasto, messo a nudo ,dalla introspezione ~ininterrotta e assil:lante, tra l'aspirazione a li,berarsi e ad annulf arsi .in un D,io che è voce prof onda e imperativo categorico, nella cui identificazione e' è .il respiro 1 largo dell'infinito e la musica dell'universale, e una inquietudine, una scontentezza d 'inappagam•ento, dei sensi. Le persone dannunziane hanno risolto il dualismo perchè lo hanno ignorato o distorto, le persone ,del i liotec Gino Bianco 613 F.lora, se pure hanno il presentimen ... to dell'urto doloroso, annullano, nella certezza del 1 bene e del dove ... r•e che l,i sorregge ,e guida indef etti ... bilmente, ogni tentenname.nto. Così ne riescono creature ,di una altezza .e d'una forza umana, e pe ... rò moral 1 e, mi,lle volte più grandi e vere di tutte le letterarie costruzioni dannunziane. l\t1arina più che (_~,iuliano ~olari è figura d'arte ,e di vita assai rara nel la letteratura romanzesca : la sua tragicità ha dell patho5 greco. Il lievito etico che fermenta entro. il roma•nzo de1 l Flora solleva la concezione della vita a un p•iano superiore : a me sembra che avendo lo scrittore realizzato, quasi sem- . . pre, artisticamente . questo su.strato morale, ha diritto alla consacra- . z1one. . . È un libro che porta evidenti i segni d'età d,i 1,rapasso, perchè sta nell'alone senza contorni d.efìniti di un mondo in ,dissoluzione e ,dtun mondo .in formazione. Libro perciò ,dell'ora nostra, attuale, e però interessante una serie di lettori .non .indifferente. Artista p,enso,so e ,colto, id Floia · ha preziosità di assimilato-re intel-- ligente. C'è, p·er esempio, nel •capitolo VIII una fresca pagina musicale e pittorica, d,erivata ,da una ,celebre canzone a ,ballo, che ci dà la misura esatta della sensibilità ,delr' uomo di studio. Come c'è una cura ed una conoscenza linguistica, talvolta, apparentem-ente sorniona, che sa di . . v,1rtuos1smo. Piccole debolezze che se fanno male al libro, ,ed il male ~ lieve, fanno bene allo scrittore : ce ne dànno la capacità ,e la misura. Il lirismo ch•e ,scaturi,sce dalla marcia lenta ma inesoirabi,le del religioso dolore, fecondo di vita·, è perfino trasparente : ne seguiamo le venature e le fosforescenz-e. *** Queste Avventure di un capitano di sventura che « La Vo-ce » pubblica in un volumetto gustosissimo, che richiama la nostra bella

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