Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

..,. 610 . . . . sano su tutti 1 governi con maggior forza che per i1lpassato. Quelili che hanno, fatto, dappertutto le spese per tutti qu,anti ·sono, secondo lo Stod,dard, gli intellettuali, i quali si trovano attualmen ... te in condizioni molto poco felici e le loro prospettive p~r l 'immed.iato futuro non possono ess·ere considerate :brillanti. (Op. cit. pag. 1 17). L'autore, specialmente in Germania, ·è stato testimone di p11ivazioni e sacrifici notevoli. Trovandosi a conversare ·con due pro•fessori uni versi tari tedeschi, ben noti nel mon1 do della -cultura mondiale, •e con le .Io-ro.signore, fu testimone di una ben curiosa discussione, che fu dibattuta.c-01 •massjmo ca,lore. << La ,questione dibattuta era s,e fosse. p.iù conv,eniente usare vecdhie buste attaccando carta gommata sul preced,ente indirizzo,, oppure se la carta gommata fosse più costosa che le buste nuove ,della qualità più a buon mercato ». (Op. cit. pag. 131). L' autor•e oita questo dialogo s.i-- gnificatiyo, per indicare I, entità dei sacr.ifioi fatti ,deg,li intellettuali, i quali si sqno dovuti privare d,itut~ ti .i m~zz:i usuali di coltivar.si : corrispond,enza, visiite a istituzioni, _viaggi a1 1l '.estero ecc. · . Ch,i pr,enderà il suo posto, qua~- do la attuale generazi9ne. di int•el_. lettuali sarà scomparsa ? La cui- . tura tecnica .si sa,lverà, perchè stret .. tamente connessa co1 lla vita economica. lMa che cosa avverrà della scienza pura, della fìlo,so,fia, ,d,e.Ile ricer.che faticose, d,elle arti liberali, che sono lo sp,irito e il fiore ,di una ·vera civiltà ? È vero ch,e .in s,eguito, d.ice I' autor,e, ,le condizioni sorio un poco migliorat•e. Ma ,la vita intellettuale de.Ila maggior· parte d,ella ·Europa è talment,e impov:erita, che c ',è ,da a.spettaa-:siun declinare ,della ·civiltà ,europ,ea. No,n sappiamo s,e ci si debba proprio attendere un ,declinare d,ella civ,iltà euro:pea, p-erchè non è faci-- f.e l,eggere le linee costruttive n,elle ne·bbie del futuro•. Ma la crisi della intellettualità è indubbiamente e vidente. ·E .fo,rsediventerà sempre più evidente nell'avvenire. È recente Biblioteca Gino ■ 1an o RASSEGNE i,l gri,do ,d,i allarm,e. ,del Mi~istro della Pub:blica Istruzione. È diventato quasi impo-ssibile trovare assi ... stenti universitari. 1lvlanon è questo i:I .solo male. La ,cultura ·personale, spontanea ,e li-~era d,i venta. u!l: pro: blema serio. L attendere agli studi sup,er.ior.i, indipendentemente. ,da qualsia.si criterio ,di uti.l i tà pr•esente e futura, div•enta un prohlernà quas,i· insolubile. La ricostruzion,e europea, ,dopo ,la guerra, prende un carattere prevalentem,ente materiale, per lç1 impel.lenza .d,ei 'bisotgn,i pratici ed ,econom~ci. Occorre una tempra eroica p,er dedicarsi a ricerch,e ,d,isinteressate. Molti, scoraggiati, dopo sforzi ,ercul,ei, abbandonano il campo, e .siidanno, a f~,rme .di attività 1Utilitarie e ;red,ditizie. Anche ·nell_ campo v,e,ro e proprio della cultura :sono pr,e.fer,ite le fqr-- me ,divulgative e scola~t.ich,e, come qu,elle che assicurano piiù Jarghi vantaggi, a :danno di quelle veramente scientifiche. . Finora il f.enomeno si svolge entro questi limiti e il ,danno non è avvertito. Il d,anno diventerà evidente :in futuro. Perchè ora viviamo nel campo cullturale, mangiandoci il capitale e non possiamo quind.i accantonar,e qu,e,i patrimoni culturali, che ,darebbero il loro frutto nell 'av- • venire. Il grave è che tale .inconveniente, prodo,tto prievalentemente da fattori economici, r•eagirà, p•er l'avvenire, anche sull'economia, faoendo sentire il suo influsso ,depressivo. Un eccesso ,di ,intellettualismo può imbizaatin:ire ·una societa. Questo è v•ero. Ma ,è altrettanto vero che una civiltà che si ma·nifesti preva,lentemen:te nella boxe, n,el foot-ball, nel ciclismo e via dic~ndo, non può costituire a se medesima quei fondamenti granitici, ch,e la fanno du-- rare nei secoli. - In un'epoca ,di limitazione eco-, nomi ca com'è questa, J.e forze individual,i non sono più sufficienti. Per assicurare un avvenire a.Il~alta cultura occorre un vasto ·ed efficace int•ervento ,d,e,llo Stato. GIACOMO DONATI co·MMERCIO La nostra bilancia commerciale. Il Ministero ·d,elle Finanze ha comunicato i dati •e le deduzioni sul no-stro commeroio estero per il pri,mo .sém,estre J 927· raffro•ntate con il co,rr.isponidente perio,do del 1926. L'esame materiale ,d,elle cifre dà un aum,ento nelle espo•rtazioni e una fo,rte diminuzione n,e1lltiimportazio- · ni. Ciò a prima vista ,è una cosa ottima anche in considerazione al pericolo ch•e la rivalutazione della lira potesse portare una sensibile , contrazione nel va,lo,redelle esporta- . . zioiru. Ma chi non si limita soltanto all'esame superficiale e sp,essò ingannevode delle cifre, come purtroppo fanno gli econo•m1istidei quotidiani e come hanno fatto questa volta, ma va a fondo nella cosa ed esamina partitamente ogni singolo ramo del co,mm,ercio estero, vedrà che no,n è tutt' oro quel che riluc·e. Le diminuzioni maggior.i nelle importazioni .non .s,i sono verificate Ìn quelle -merci vo1 luttuarie o che possiam0 fabbricare a1 nche da noi, ma bensì in quelle materie prime che sono l'alimento delle nostre industrie. Prendiamo du,e di queste merci ,e v·e·dremo spassionatamente i per,icoli e le conseguenze che la diminuita loro im:portazione potrà produrre. Cotone. ... Le èsportazion,i wno di•miriuite d:i circa 300 mi1 lioni in un solo semestre, cifra che deve ben dare da pensare e che giust1ifica ,la crisi della nostra industria coto~ . n1era. Però, i dotti economisti dei quotidia·ni, co•mpreso .il « Sole », si rallegrano dicendo che per contro la i'm·portazione del:la materia prima, cotone è diminuita di ben ·863 milioni. Innanzi tutto questi 863 milioni d.i d1 iminuziorie non sono tutti di materia prima ma anch,e, sia pure in picco.la parte, di manu,fatti che noi abitualmente importiamo .. Sup - pon,iamo ch,e almeno due terzi di questa cifra siano di materia prima, .

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