Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

CONFESSIONE E LIBERO PEl\TSIEROIN ITALIA E IN GERMANIA 599 poco v.ive fuori d'Italia appare chiaro lo squilibrio e la ristrettezza (o a tipo puritano, o a tipo scettico~ libertino) che le altre Jormae mentis danno. Ma, se è vero che nelle malattie si vedono ingranditi, quindi meglio, 1i bisogni di chi soffre, nell'esempio che abbiam portato si vede bene che non •si tratta più di cattolicesimo (nel senso confessionale, non nel senso, p. es. di Gioberti) e di luteranesimo: si tratta di una nuova coscienza deill'uomo. Non si tratta più di pensiero religio,so e di libero pensiero, di cattolicasimo e d,i. anticlericalismo. Si tratta di andare avanti o di rimanere indietro : e indietro sono quelli che parlano di anticlerica~lismo. .·Ma, dice Croce, questo è un intrufolarsi in casa altrui ; queste son cose sorpassate, alle quali si deve guardare co•me a storia. Invece i fatti dimostrano che non ,solo è una situazione italiana, ma anche europea (le medesime cose avvengono tanto in Germania che in Francia, p. es.), questa dei popolii e degli uomini che han .b~sognodi dire una chiara parola alle Chiese che vorrebbero prenderli sotto tutela, che, mentre si rifiutano ali' internaziona1 lismo dell'oro, e a quello verde della massoneria, si rifiutano anche a quello del catto .. lic-es,imo, sotto qualunque forma questo si rivesta. Forse queste controprove sono inutili ; forse possono far vedere una via di grande influenza italiana, poichè noi po•ssiamo dire molte volte agli stranieri una parola che loro manca, per le false vie che hanno preso. DELIO CANTJMORI Chi disse uno popolo, disse 'Veramente un pazzo; perchè è uno monstro pieno di confusione e di errori, e le sue 1'aneopinioni sono tanto lontane dalla verità, quanto è, secondo Tolomeo, la Spagna dalla India. F. GUICCIARDINI - Ricordi Politici Bibt·oteca Gi o Bianco I ,

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