I Confessione e libero pensiero in Italia e in Germania . . Una delle accuse più frequenti, che si fanno a coloro che sostengono che si possa esser religiosi anche senza appartenere ad una confessione, - anzi, che una forma aconfessionale di religiosità è, in ·molti casi, e , per gl,i uomini, non per le donne e i bam1 bini, più forse e vero e vivificante nel mondo moderno, che ogni altra, è quella di ripetizione dei postulati del libero pensiero. È facile questa accusa in Italia, ed è anche molto comoda ; ma è anche tanto visibilmente assurda e animata da insincera e maligna ostilità che pare inutile, isopratutto ~n questa rivista, soffermarvici più a lungo. · Piuttosto, guardiamo la questione da un punto d,i vista un po' differente dal solito, con un angolo più ampio: il problema religioso, che in Italia prende questi particolari aspetti, è 'ora tortuosamente sentito in tutto il ·mondo; in Losanna, di questi giorni, si svolge un congresso mondiale di religione, al quale partecipano rappresentanti d,i 90 chiese; questo è un fatto, · del resto, già ,da tempo notato e riconosciuto, e anche la sua importanza è già statà posta in rilievo. Quindi anche su questo è inutile fermarci. Credo ~nvece che possa essere utiile, forse, vedere quale forma questo pro,bleina assume in un popolo che se, in certe cose, • è molto lontano da noi, è la terra classica deUe controversie e delle lotte religiose in Europa. Dico la. Ger- . mania. Se ·si parla coi nazionalisti di questo paese,. si hanno molte wrprese, che ora non è il caso di enumerare; fra l 'ailtro, ma non è una sorpresa, si vede come anche in questa parte di tedesc·hi, che, a ragione o a torto, pretendono di rappre1sentare il genuino spirito della Germania, e in fin dei conti quando lottano, per · esemp,io, contro gli ebrei, .lottano coi democratici, coi socialisti e coi massoni del loro paese, sia fortemente -sentito il problema religioso. E in primo piano, si sente l'insufficienza delle religioni positive, delle confessioni. Il Prinz don Rohan e la sua « Europaische Revue » sono guardati con una certa diffidenza : rap- . presentano la Paneuropa cattolica di contro alla Paneuropa a tinta masso•nico-cattolico-democratica di Condenowe-Calergi. E anche le conventicole mistiche tipo Kaiserling, che nell'immediato dopoguerra raccoglievano larga messe d'entusiasmi, sono ora molto screditate, e se ne parla sorridendo. Riguardo al luteranesin10 poi, si riconosce ,il suo carattere di negazione dell'uomo, di ritorno all'antica posizione, - Dio è tutto, l 'uo,mo è niente, il vero• mondo è al di là - che conduce all'inazione, al fatatismo. Si nota come i teologi protestanti, ad es. il Barth, della scuola sveva, siano preoccupati ,del problema delle rela·zioni fra Dio e il Mondo, e come le loro ricerche sieno • anco • I • insufficienti. Per noi italiani, che spesso sentiamo fare l'identificazione : << protestantesimo è spirito democratico e massonico >>, è anche interessante notare che questo lutera~esimo è ben lontano dal più cono5ciuto fra noi protestantesimo puritano tipo Y. M. C. A. e che conta tfra i suoi avversari quell'ebraismo che, se per i tedeschi è un pericolo e un nemico nazionale, anche fra noi può ben essere riconosciuto come il padre dello spirito umanitario, astrattamente universalistico, massonico-democratico, insomma. Un po' meno ci interes·sano ora gli sforzi per creare una coscienza religiosa che permetta una chiarezza di ., azione e una linea di carattere senza adagiarsi in una delle formule, delle confessioni positive. Meno, perchè queste ricerche tSono indirizzate verso il campo sociologico e anche astrattam•ente religioso, da una parte ; e dall'altra sono condotte in un senso strettamente nazÌonale, che per ora non ei riguarda. . Pri1ma di concludere ricordiamo ancora che il gr n nemico di questa gente sono gli ebrei, padri natural.i defl libero pensiero, e però ostili alla genuinità del sentimento religioso di questo popolo, che dopo la sconfitta, sente, nella sua parte più elevata, che solo con un'anima profondamente religiosa potrà risollevarsi a nuova grandezza. Allora, credo di poter i-accogliere da tutte le precedenti osservazioni sparse, tratte dalla conversazione con alcune persone di questo partito, le seguenti conclusioni. La prima, .meno importante, ,è che quella accusa di derivazione massonico-protestante che si fa a coloro che aff,ermano la propria religiosità nel concetto della vita, e ad. di fuori delle confessioni è completamente ingiusta: poichè il bisogno d'una tale religiosità è universalmente sentito, e tanto più dai più accaniti nemici di quella mentalità. La seconda è: se, uscendo, solo per un momento, dalla nostra situazione interna, guardiamo ~gli altri popoli, ved,iamo che è un ben gretto nazionalismo quello di coloro che vorrebbero identificare cattolicismo e italianità, senz'altro, e escludere dal carattere di italianità coloro che non sono cattolici. Un problema che travaglia ancora gli altri popoli, che ne vanno cercando le soluzione in mille m~i possi,bili •e tutti destinati a fallire, perchè o ispirati ad un fa1so spirito, come quello dei congressi, oppure conducenti a reciproche incomprensioni e odi - noi l'abbiamo risoluto in Italia, l'abbiamo risoluto ·senza orgogliose affermazioni d'esclusività, senza aver bi.sogno di pel'der il rispetto dovuto alla storia ed alle istituzioni che le appartengono e nel suo nome possono avere ancora una vita. Certo, a chi solo per •
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