Vita Nova - anno III - n. 9 - settembre 1927

... \ 586 CARMELO SGROI attività senza sorte e senza tentennamenti. Questo che forse er~ indizio di una nuova generazione, gli sembrava anche un'offesa alle sue più intime convinzion,i. Bisognava convertirsi alla nuova più robusta fede : convertirsi alla politica; cioè ,bisognava credere a quella realtà viv,ente, a queglj interessi assillanti che· lo trascinavano e lo infiammavano; sola fede, per cui quella vita incerta e mortificante che viveva, meritava di esser Vlssuta. Così egli riacquistò l 'equilibr,io smarrito; si inserì realmente nei la vita circostante, visse uomo tra uomini, aderendo ad essi e ai loro bisogni. E rivivendo quella nuova fede con completa dedizione, si l,iberò anche · di quelle ingenuità e d~ quelle am.bizioni letterarie che ,aveva rispettato per tan~ anni -~om_e. le s~~ mi~iori virtù. Diventò più scaltrito e p1u v1g1le cr1t1co d1 se stesso, perchè gli sembrò cosa risibile portare con sè, come per farne mostra, le ingenuità provincialesche di un tempo. E non ebbe vergogna di parteci~ar~ alle lotte politiche del suo paese, poco curandosi che le .ansiose alternative di esse, non gl,i lasciassero più tempo disponibile per quei lavori di filologia e di erudizione che aveva sognati negli anni universitari. Anzi. quando ricordava quegli anni e quei tentativi, pur col misero bagaglio delle sue realizzazioni, glii sembrava di essere da più di quel valente filologo ed erudito che le sue più s&enate ambizioni giovanili gli avev'\no f ~tto presagire ... CARMELO SGRbl ' L'autorità esteriore è necessaria a rafforzare la direzione e l' impero della coscienza, ed è salutare finchè serva a questo fine. Eccone lo scop;J e insieme i limiti: quando l'autorità o contra1'1'iene alla coscienza, e anche nel bene vuol assoggettarsela e non lasciarle la direzione dell'animo umano e delle sue opere : quando in una parola 11uole essa stessa far da coscienza, 'ella eccede ed è tiranna. Quindi la miglior definizione della libertà rispetto alle leggi civili, mi sembra questa: la libertà sta in ciò, che le leggi esteriori secondino ed aiutino la coscienza interiore, non la sottomettano, non sottentrino a lei. In altre parole: la libertà è il predominio della coscienza retta. RAFFAELE LAMBRUSCHINI - Pensieri di un solitario , Biblioteca Gino Bianco

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