' BOLOGNA 5 do diverso da quella che era stata la soluzione liberistica e in un modo diverso da quella che era stata la soluzione socialistica. Naturalmente queste dichiarazioni hanno di necessità un corollario : cioè che le forze della produzione interessano profondamente lo Stato, che tali forze dirette a collaborare per il bene della nazione, sono sacre per lo Stato, che devono essere tutelate ·e riconosciute dallo Stata. Questo è detto nella seconda dichiarazione della Carta del Lavoro nel primo comma : « il lavoro sotto tutte le sue forme intellettuali, tecniche e manuali è un dovere sociale. A questo titolo, e solo a questo titolo, è tutelato dallo Stato ». Si tratta del la- . voro non solo manuale ma anche intellettuale, e · / qui ~'è un•altra grande differenza fra la concezione fascista e le concezioni socialistiche e comunistiche per le quali il lavoro intellettuale era sempre considerato inferiore in confronto al lavoro manuale. r Non è a dire che l'esperienza abbia mutato l'animo dei socialisti a questo riguardo ; lessi pochi giorni fa il brano di un discorso pronunciato da Otto Bauer, il maggior fra i sot.ialisti austriaci, in occasione delle recenti elezioni politiche : in esso poneva in ultima linea, fra tutti i lavoratori, ' quelli intellettuali. E un modo di considerare la gerarchia dei valori sociali, che mostra in pieno, il fondo materialista del pensiero socialistico anche I . . . ' . . . nei suoi p1u em1nent1 rappresentanti. Invece il fascismo ha valutò consacrare in questa sua dichiarazione uguaglianza perfetta fra la forma intellettuale di lavoro e quello manuale e tecnico. Naturalmente il lavoro è considerato come · una forza che deve essere tutelata dallo Stato perchè è un dovere sociale. Si comprende quindi come lo, Stato fascista consideri sotto un aspetto diverso da quello che erano considerato dallo Stato liberale anche tutte le forme assistenziali e di previdenza sociale. In questa Carta del Lavoro su trenta dichiarazioni ve ne sono nove che riguardano la tutela morale é igienica dal lato della previdenza per le classi operaie. Noi abbiamo in questa parte la dichiarazione che riguarda gli uffici di collocamento i quali sono· posti sotto il controllo statale in quanto lo Stato si disinteressa del fenomeno dell'occupazione non si limita soltanto a disciplinare il fenomeno della emigrazione estera, ma si occupa anche di quella interna e considera questi patti come oggetto dele ino Bianco \ le sue cure costanti. In queste dichiarazioni è ricordata pure l'assicurazione contro gli infortuni, alla quale si vuol dare maggior sviluppo e si dovranno tener presente in particolar modo i grandi infortunati ai quali deve essere aumentato il limite ' dell'assistenza. Vi troviamo pure la dichiarazione che lo stato darà maggior sviluppo all'assicurazione per le malattie professionali, in conformità a quanto è già avvenuto in molti altri stati. Importante è sopratutto la solenne promessa della formazione d'un'assicurazione per i tubercolotici. Non posso a meno di soffermarmi su questo punto per rilevare quanto sia bello e lodevole che lo Stato fascista abbia voluto in un documento così solenne manifestare il suo particolare interesse per questa ma- .lattia terribile che si è diffusa in modo assai grave, questa dichiarazione contiene in se· tutto un programma e dimostra come l'Italia intenda ormai affrontare il problema coi mezzi moderni e radicali, coi quali è stato affrontato ed in buona parte ... risolto in altri paesi. ' La Carta del Lavoro, dal punto di vista assistenziale, non si limita a questo. Anche ultimamente il sottosegretario di Stato alle corporazioni, il mio eminente amico On. Bottai, nel suo di-- scorso che pronunciò alla camera sul bilancio delle corporazioni, protestò contro coloro che vogliono vedere nella Carta del Lavoro un documento di natura soltanto economica, mentre essa non intende soltanto di mirare al lato economico, che contiene in se una parte dei problemi, ma vuole provvedere a tutti i problemi che riguardano la condizione dei lavoratori e quindi a quelli econo-:- mici ma altresì a quelli momli ed intellettuali:· dell'educazione e dell'istruzione . Per l'appunto nella Carta del Lavoro sono stabiliti i compiti delle associazioni professionali, ossia dei sindacati, per l'assistenza che deve essere data all'operaio dal punto di vista educativo e dal punto di vista istruttivo. Dal punto di vista edu-- cativo voi sapete che lo stato ha creato la grande opéra del dopo lavoro precisamente a questo .scopo : per dare, cioè, ai lavoratori degli ambienti sani, dei divertimenti igienici affinchè possano ricrearsi e riposa,si dopo la fatica guotidiana. Oltre a ciò si sono richiamati i sindacati a provvedere all'istruzione professionale. C'è qui tutto un compito nel quale l'Italia ha bisogno di affermarsi sull'esempio che le viene dall'America del nord e in ispecie dagli Stati Uniti dove questo compito è stato stuI J, •
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