Vita Nova - anno III - n. 8 - agosto 1927

• 508 LEONARDO GRASSI di fondarsi o su qualche chiesa, che diventerà quindi la chiesa di st.a,to, o su tutte le enellgie etiche della nazione, µon serv,endosi agnosticamente del principio ,di tolleranz.a, sibbene con la più salda fede nel trionifo dello spirito, di cui quelle energie costituiscono momenti o attualità. Lo Stato fascista vuol essere cattolico o id,ealistiço? Nel primo caso riconoscerà la religione cattolica come -r,elig.ionedi sta- • to : e le scuole dovranno essere affidate alle organizzazioni educative della C,hies·a cattolica. Nel secondo caso, nessuna religiollle sarà rico,nosciuta come religione di stato, ma tutte 1 protette ed eccitate ; anche protette, se so.rg,essero,chiese d'intonazionie idealistica, teosoifica o come altrimenti si voglia. E quello c,he si è detto, non è da ripetere dove condurrebbe la prima decisione : all'annullamento dello stato. Stato agnostico ? Ohi1bò ! Stato invece che tiene fermo a sep·airair•ela sfera del divi,no d.a quella. del terreno, in cui o·gni individuo e ogni nazionie sono ch.iamati a realizzare faticosamente qual ... che luce del primo; stato che sa come e i,l vero e il bello e il buono non sono· nulla o parole o mer ... canzie, se non sono la V•eritàdel ·pensatore, la bellezza del poeta, I.abontà di chi crea il proprio mondo morale : sono cioè libertà eh-e si celebra ~oprat... tutto co·me scuola, che è divina missione, aposto-- lato, volontà· ·d'ins,egnare nei ,maestri, volontà di impa.rare nei discepoli : .m,aestrie discepoli unificati nel pensiero e nel· sentimento dell'assoluto; una scuola dunque c,he scuola non sarebbe se non fosse ambiente religios-o; una scuola che scuola non sarebbe se fosse ufficio, anc1 he s,e iil più serio di tutti gli uffici, tenuto da funziona•ri ideali, qu,ali solo il miglior go,v·erno,di stato potrebbe cr:ear,e. Se dunque per risolvere la questione delle attinenze fra stato e cultura e r,eli1gione,non si deve an,dare alla caccia ,di enti ·astratti com-~ il Genti,le c'insegna, tna b.asti scendere « n,ell'interno della nostra attuale coscienza », non si pu.Òiconcluderç che lo stato debiba, esso, farsi maestro di reli,gione; ch,e non potr.ebbe non essere, se questo Stato religioso dovesse mante ... nere scuole sue, infor_m.at•ael principio della laicità positiva o di qu.alsiasi ,altro principio. Giacc·hè lo stato, m.aestro di religion,e, risulta da un'altra vo... lontà che non sia quella che lo pone sup.remo.mo·de... ratore di tutti i rapporti civili e strumento della vita civile della nazione ; e solo in qu·anto d.a sè lo po1 ne e ad ogni momento lo ricrea n•ell'esercizio del dirit ... to, lo pone e lo fa religioso. Risulta da quell'altra • Bibliot ca in Bianco volontà o d,a quel,la concretezza d,ella nostra morale persona, per cui costituiamo un org,anismo di dottrine religiose, ad esso adieriamo e di esso facci.amo depositario -e custode e interprete, annullando in ciò la libertà del nostro pensiero, lo Stato, cioè quell'assoIuta personalità uman,a che ordina e dirige tutti i rapporti sociali, con cui l'identifichiamo. Vuol dire che ,lo Stato, non in quanto Stato, che pure deve essere religioso, se di sè ha consapevolezza e vuole conservarsi, ma in q·uanto Stato teocratico può essere ma,estro .di religione. E il cittadino potrebbe voler anc·he questo•; e lo stato teocratico sarebbe storicisti ... camente giustificato : il legittimo stato d'una cosciienza .pu,bblioa, in cui non fosse ancora distrigata la co.nsa.pevolezza d1eivalori ,assoluti d1a quella dei v.alori storici, che solo Ji rappresentano e temporaneamente custodiscono. \ VII .. ' . Ma non portreibbe volerlo quello stato, per la contraddizion che nol consente, il ciittadino che parta · dall 'as,soluta libertà d,ello spirito o dalla spiritualità della cu,ltura, ,dalla « realtà .di questo noi » profondo, che non è concepi1bile come cosa e senza dì c•uinessuna cosa è concepibile, a quello stesso modo c·he non è ·possibile tronco o ra,mo o fronda, senza la radice di cui l'albero cresce » (1 ) ; -perc 1 hè per un tale cittadino la religione è l,a su.a stessa ,filosofia, di cui non si ,danno ,depositari o interpreti. Come è stato possi,bile c1 he, facendo di questo punto di ar- :111vdoi tutta la storia 1 del1 la .filosofia il punto di p,artenza delil.a conc-ezione politica ; p.arten1do da quella « verità che o non ci si arriv,a o ,ci si arriva, o si ra·g•giun-geo si ,rag•giunge a patto di ve... derla a capo ·di tutte le altr-e possi,bili, comp.reso quel qualsiasi concetto che ci faremo dell '-espe·rienza » (2 ); ca.me è stato possibile, dico, che si fosse a.rriv•atia determinare il concetto di stato investen ... dolo idi .attriibuti c'hiesastici, implicitamente n•egando tutti i presupposti del pensiero attu.alistico ? Che è · il colmo dell'assurdo, cui può condurci « quella ferrea risolutezza dell'intelligenza, ,che è il più sicuro segno d~un saldo cél!l'atterespirituale » ; quella ferrea risolutezza che è « il coraggio del ,filosofo c·he non ha mai temuto di sfi1dare il senso comune e schierarsi (i) GENTILE ·- Riforma dell'educazione, pag. 115. (i) GENTILE - Ibidem, pag. 115. .

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