genuo e scaltro, ospitale e traditore, dolce e geloso, come tutti i . . . . pnm1t1v1. Ed il suo amore è ardente come in alcune regioni del nostro Mezzogiorno, ma non pertanto costituisce la corda più vibratile della sua anima co,mplessa. Qualche cosa del travaglio secolare della sua terra, mescolata alle vicende di tutti i popolii d 'Europa, ep,eur chiusa a sè ed agli altri, oggi forse più a sè che agli altri, è rimasto in lui e si traduce in una ,inesprimibile ansia di molte cose, che peraltro rimane allo stato di ansia seppure lo distragga da una concezione monocorde della vita. La donna è peraltro una sua ispirazione, non il lemlbo di cielo in cui si .specch,i tutto il suo sguardo: quando la desidera e la cerca, la vuole ; quando l'ha fatta sua, la domina con ferma dolcezza. Ecco tutto. L'amore è soprattutto atto di volontà, che non riconosce la forza di nessun ostacolo perchè non considera minimamente a cerchio sociale della vita e pone di fronte alla donna desiderata l'uomo, che vuole e che deve ottenere perchè ha sulla donna una superiorità, che è fisica e morale insieme. La donna corsa è affettuosa, fédele e sottomessa per temperamento, ma anche per convinzione, chè • RASSEGNE se questa scompare, o per una qualsiasi ragione, le viene a mancare l'aiuto e la difesa dell'uomo, non solo trova in sè tutto quello spirito di ini2iiativa e di audacia che abitualmente non dimostra, ma anche vibra di quei sentimenti di fierezza e di odio che normalmente in lei son sopiti, 1 ma che pur ha succhiato col sangue in quanto son caratteristica della razza. Ricordiamo per tutte l'esplosioni di cui è capace nei canti della vendetta. *** Le vooi popolari che esprimono l'amore, hanno l'ingenuità ed il sapore un po' agreste ed un po' selvaggio del nostro duecento preletterario. Alla freschezza dei quali ci richiama forse un po' anche la natura del dialetto, che si addolcisce, diventa inconsapevolmente ,italiano in queste poesie più che in altre. Già Edith Colucci aveva notato come inavvertitamente e senza fare alcuno sforzo, le popolane a cui aveva avuto occasione di rivolgersi perchè le recitassero alcuni lamenti eh' ella voleva raccogliere, abbandonaissero le forme più crude e più tipiche dell'ortoepia dialettale, per quella che più ,si avvicina alla lingua madre. Questo raddolciimento istintivo Bi li teca Gino Bianco 555 è più forte nelle poesie di amore~ forse per la dolcezza dei sentimenti, che al cantore fioriscono spontaneamente nella dizione più consona alla loro delicatezza. Sono per la maggior parte lamenti e contrasti nei quali la schermaglia è resa con sincer•ità ingenua, serenate che ritraggono qualche colore del paesaggio ed insieme i sentimenti che legheranno la famiglia. Manca nella voce del popolo il tipo di canzonetta sentimentarle e laudativa che fiorisce così comunemente nel nostro Mezzogiorno ed è espressione raffinatamente estetica dell'anima meridionale. La poesia corsa è più ingenua, e la forma stessa del contrasto, è testimonianza della sua primitività. Anche gli accenni meno innocenti, come uno in. cui la madre consiglia la figlia ad accettare cento scudi dal forestiero perchè potranno servire per la dote, tanto .... li daremo una bivanda Tutta la notte dormirà ha nella sua gretteria un sapore più innocente che i·mmorarle. È esso stesso forse un aspetto dell'animo isolano necessariamente avido di danaro perchè costretto in un paese ove la ·circolazione monetar,ia è scarsa. UMBERTO BISCOTTINI
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