• Il concetto dello Stato secondo Gentile VI. Ora cerchiamo di vederci chia,ro nella logica, che dal concetto di scuola religiosa e di stato etico conduce a quello di scuola essenziale funzione di stato; d'esa.minar ,bene il perno della argomenta- • 21one. , . << Lo Stato », dice il Gentile ( 1 ), << non è quello che vedia,mo sopra a noi ; ma quello che realizziamo dentro di noi, con l'opera nostra, di tutti i giorni e di tutti gli istanti; non soltanto entrando in rapporto con gli alt,ri, ma anche semplicemente pensando, e creando col pensiero una realtà, un movimento spirituale, che prima o p<>iinfluirà sull'esterno, modi1 ficandolo. ~ Stato in questa sua intima sostanza non può essere agnostico, perchè è la stessa personalità umana, che ha quell'esistenza concreta, storica, che si dice sociale, della società organizzata in tutta la complicazione dei suoi rapporti ». E quasi continuando, nel Discorso al Consiglio superiore della P. I. del 1 5 dicembre 1923, afferma energicamente : «Questa cascienza attiva e dinamica, che è Stato, è pensiero, sistema di idee, d'interessi da soddisfare: vita morale da ire•alizzare. Perciò lo Stato insegna e deve insegnare. Deve mantenere e favorire scuole, le quali promuovano questa vita morale, in cui esso si viene attuando. Nella Scuola lo Stato realizza se stesso. Noi non sappi.amo concepire altrimenti la libertà rispetto ai rapporti tanto discussi fra Stato e Scuola. La scuola è e dev'essere, e vorrei dire che non può non essere libera. È li1beraperchè altrimenti non è scuola; scuola essen·do svi,luppo di vita spirituale, e non essendoci vita spirituale se non n,ella libertà ». Divinamente ; ma come quest'apologia della libertà della scuola si .accordi c9n la suddetta sentenza che lo Stato insegna e deve insegnare, in quel discorso non si dimostra. Vi si ~ice, sì, che l'esistenza obbiettiva del.la libertà è nello stato ; perciò la scuola è nello stato : che è indiscutibile; e vi si concede pure che lo stato, pel migliore conseguimento dei suoi fini, possa commettere e delegare (') GENTILE - Di,corai di religioni!, pag. 34. • • IO 1anc parte dell 'attivi,tà sua ad altri enti o privati, che vengono così a costituirsi organi indiretti suoi. Ecco dunque la questione : .se lo stato possa non farla questa delega. ,Ma è troppo chiaro che se è necessaria la delega, essa non sarà più in verità tale ; giacchè sarà 1 riconosciuto che la scuola non è parte del l'attività dello Stato o che lo Stato nè insegn-a nè deve insegnare. Donde nasce la conclusione opposta? Evi,dentemente dalla premessa che lo stato è la stessa personalitàumana nel suo valore storico o che esso è la stessa coscienza dell'individuo che si fa personalità. Questa ~rsona .è dunqu1e volontà, è -fine, è concezione del mondo, è religione, è volontà di ,promuovere questa sua r•eligiosità. Ciò è irref uta ... bile. Ma. qu,esto volere non è ancora il volere man ... tnere proprie scuole, voler far scuola, voler insegnare la propria religione. Già più sopra abbiamo visto quale danno a questa religione verrebbe, data la natura speciale sua, per il fatto di volerla inse... gn.are in scuole rette dal potere dello stato. E poi, perchè fosse quel volere, la person.alità che è stato dovrebbe pensarsi anche identica a quella personalità che è chiesa. E non è dubbio che l'una e l'altra pel'sonalità germogliano sullo stesso divino tronco dello Spirito; ma non sono lo stesso. Il confonderle . mette caipo ali' assurdo, se il concetto di stato è di una sovranità che pon·ga l'ordine giuridico e se ne renda col suo potere garante e se il concetto di chiesa è quello d'una mistica unione delle anime e se per di più questa chiesa o ·reljgione, in cui dovrebbe risolversi gentilianamente lo stato, è quella filosofia in 1:ui ogni momento dommatico è superato o vinto : assoluta libertà. Non è dubbio che il. rispetto ·dell'ordine giuridico, della legge è dov,ere del cittadino ; e questo dovere postula la Divinità ; non è dubbio che il diritto è il dover-e del cittadino e il dovere si fonda sull'assoluto. Sarà dunque dovere e interesse dello stato di porre sotto la sua protezione ·o una religione positiva, escludendone tutte le altre, negando il principio di tolleranza, oppure tutte le reli,gioni istituite e ogni organizzazione etico-religioso-educativa. Cosicchè lo stato è volontà come Governo dello stato : ed è volontà di questo Govem() •
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