sono nella colonia ultima, aggiuntasi alle nostre terre d'oltremare. Vale la pena di seguire sulle spigliate pagine gl 'it,inerari d'esplorazione e le pagine storiche del passaggio• di dominio deillo Giubaland. La compiutezza del quadro è scaturita dalla sacra fiamma che àrde nel cuo,re dello scrittore : l 'entusiasmo per la natura selvaggia e vergine di tal une part,i della colonia diventa magnifica vigoria di stile. :Ma ,quel che rende assai notevole i1 l libro, e degno d'esser letto e meditato, _non è il suo aspetto, diremmo, turistico, quanto la competenza di ch1 i scrive e la ferma e spietata disamina che il conoscitore fa, con scrupolo, di tutti i problemi inerenti al lo sviluppo del paese così r,icco d'avvenire. Talora pagine co,mmosse interrompono l'alacrità de'lilo scrittore ohe non ha voglia di perdersi in variazioni letterarie e libresche. Opera viva perciò, den •·Italia giovane, e che deve essere letta dài giovani : opera sostanziale, opera nazionale. *** Un altro libro - e questo è dovuto alla non meno ,prodigiosa attività editoriale di Arnaldo Mondadori - gl 'italiani dell'epoca della radio dovrebbero conoscere ed apprezzare : l'Alessandro Volta di ETTORE F ABIETTI. . Ci sembra c.he m,iglior modo di commemorare il l0 centenario della morte del grande italiano non si potesse trovare, perchè in effetti rendere onore alle creature esemplari deHa nostra stirpe·, divulgandone fra il popolo e la gioventù la conoscenza della vita e delle opere, penso che sia oltre che doveroso utile a muovere le energie verso il primato di· ogni arte e di ogni . scienza. Il F abietti, come promette, è un . . . interprete, un animatore, ·e riesce a creare entro i limiti della storia una verità psico.Io,gica, così che balza umana, viva e,d efficace in tutta la luminosità del genio e in tutta la ·semplicità della sua natuRASSEGNE ra, la figura integra dell'uomo e dello scienziato. Le notizie sono esatte e controllate, ma l'arte ha fatto scomparire ogni temuta pesantezza di erudizione, così che ne deriva un lìbro piacevolissimo e d,i assai utile lettura. Fa parte d'una collezione or ora inaugurata « I grandi », e di cui, ci semlbra, questo del Volta sia il volume iniziale. L' ed,izione è severamente elegante e corretta. *** Novelle, novelle, novelle. Dicono che il libro di novelle non trovi più l~ttori, ·ma è vero anche ohe se ne stampano molte, specie poi sui giornali, e ohe non c'è candidato alla maturità classica, che non senta, come çlovere i.mprescindi1bile, l'urgenza di sfornare almeno una novella al ,mese.. Ne ho svariate raccolte. E siccome non mi piace dir male del prossimo faccio - come sempre ho fatto - una ce,rnita intelligente. Il resultato è magro, anzi . . magr1ss1,mo. Si salva PIERO GADDA con Verdemare (,Edizioni di « Solaria », Firenze), GINO CoRNALI con Le sentimentali (Edizioni Alpes, Milano), BERTO BERTI.J con Risale di Gabbiani (Edizioni Alpes, Milano). Assai mi piace Piero Gadda del quale, al suo primo apparire con l'Entusiastica estate, or è un paio -d'anni, dissi parole augurali e speranzose, che der,ivano da un esame coscienzioso e trepido. Spiego: a differenza dei critici bair'bogi e officianti di complessione linfatica io m,i oc~upo con molto int~resse e con gustosa passione dei giovani e degli scrittori marginali : amo le ·sorprese e l'imprevisto, so- . no un avventuriero. ·E il Gadda era nuov,issimo e nessuno osò affermMie che lo a- . vremmo rivisto certamente padrone e signo•re di ;bei domini. M'ero accorto cihe le possi,bili.tà eg:li aveva e i ·mezzi per sfruttarle sino al massimo rendimento. E c,i siamo quasi. E poi questo ino Bian o 549 suo Verdemare a me piace ancora per un salsedinoso afrore di rivie!a che v'allarga il petto in un respiro ca,rico di salute. Il Gadda è un naturista di temperamento : terra e mar-e, solchi e ornde, alberi e algh~, uccelli e pesci, non sono quadretti e pezzi di esercitazione ovverosja natura morta, ma ,hanno un palpi 1 to di vita. Nè v'è letteiratura o funambulismo veriboso nelle sue pagine, che sem1 brano anzi costrutte in economia, tanto la stringatezza corrisponde ali' aderenza con le cose. Mi piace, del resto, quel vagabondare spensierato in cerca d 'argomenti: i-nfat~i le sue novelle o quasi-novelle hanno i più disparati .mondi e i più ,lontani cieli come sfondo o cornice. E le anime ,dei suoi personaggi se non sono chiare per abbondanza di elementi esposti, sono però, per un delizioso pudore e per un senso d'innata economia, che direi, del si·lenzio, egualmente icastiche, p~r via della lum,inosità dei tratti rappresentativi. La narrazione è seria, quasi accorata : ci•rcola in ogni quadro e in ogni persona, in ogni episodio e in ogni gruppo e incontro, un non so che di patetico: ,il dolore non _disperato ma inguaribil~ che è nel mo-ndo. L',eccezione è r-ara e però riesce a squarciare più facilmente il tono basso delle nubi. Soltanto la natura innoc~nte è sempre grazia nelle pag,ine di questo scrittore che ha già uno stile individuabile perchè de- . CISO. Berto Berrìù invece è temperamento allegro e gio,ioso, marinaresco. Ed i suoi racconti sacchettiani son fatti di f•ut,iliavventure, in cui i protagonisti sembrano portati sul... la scena, ,che è sempre il mare, per mostrarcisi stagliati nella luce, un momento solo, e in una risata sana e larga comunicaroi la lo,ro trasparente anima canterina e 1 dileguarsi. Creature semplici, marinai, bei figliuoli sgargianti di gio,vinezza e turgid,i d'amore. Nessuna o poca preoccupazione letteraria : qui però per distrazione da ogni intendimento e da ogni tendenza di ricerca •
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