Vita Nova - anno III - n. 8 - agosto 1927

,. 516 RAFF AEILE DI LAURO • I Ed aveva ancor detto: « L' ltalia sarà grande se, liberandosi, dalla turba codarda e immorale che oggi la domina, intenderà un giorno il proprio dovere e la I propria poi enza ». Parole profetiche, che dovevano, nel 1922, essere coronate da1 lla Rivoluzione del Fascismo liberatore ! *** Allontanandosi dalla rea,ltà politica patria, nel fosco periodo del piede di casa, delle rinuncie, della demagogia trionfante, del •materialismo oppressore ed eversore i tut•ti ,i culti, Mazzini non poteva ritornare in Italia, che col Fascismo. Come il Grande, nella fortezza di Savona, così Mussolin,i nel 1914, sentì la tempesta del dubbio e si offerse campione della patria e della sua grandezza. Era nel primo, in Mazzini, lo iSlancio dell'apostolo ohe pres•entiva: - « 11 seme sparso Jruttifecherà dopo di noi e il pane gettato sopra le acque sarà di nuovo trovata»; il senso religioso c:he ammoniva: - « Salva l'anima altrui e lascia cura a Dio della tua ». Eppure la tempesta del dubbio ·era alta co1 me un nembo sul suo capo e sul suo cuore : - << Quando io mi sentii solo nel mondo, mi arretrai, atte,rrito, da~ vanti al vuoto. Allora in quel deserto mi si affacciò il Dubbio. Forse io erravo e il mondo aveva ragione. Forse l'idea che io seguiva era un segno. E se ,questa Patria non Josse che una illusione ? ». Come Mussolini, nel 1914: - cc Debbo parlare o tacere ? conviene che mi ritiri sotto la fenda come un soldato stanco e deluso o non è invece necessario che io riprenda - con un'altra arma - il mio posto di combattimento ? » · La convenienza lo indurrebbe a rit,irarsi in dispar ... Biblioteca Gino Bianco te; l'egoismo lo trarrebbe alla quiete del riposo. La necessità lo spinge alla lotta, la fede nel futuro lo trascina alla battaglia. E si tratta della battaglia suprema, quella ingaggiata per i1 mpe,dire che l'Italia tor~i 1 indietro nella sua storia, retroceda dal suo posto d1 Grande Potenza; si tratta di .battaglia dalla quale non si potrà usciresenza ferita, ·nella quale si dovrà porre in gioco tutta la vita, pur che la Patria non muoia. Si tratta della battaglia per la libertà di servire l'Italia e di prepararle il suo secolo d'oro. E la prima lii:bertà gli appare, luminosa - « libertà di tornare a Mazzini, rse 1\1.azzini dice alle nostre :anime aspettanti la parola che ci esalta in un senso superiore dell' uma.. nità nostra n. Mussolini capisce chiaramente che quando Mazzini è rittornato, la Patria ha vinto; egli conosce la obliqua guerra che il mater1ialis,mo del secolo ha mossa al G,enovese; occorre liberare il Popolo d'Italia dall'oppressione straniera che gli impedisce il ritornodel suo Ero·e. V'è una lilbertà per i Popoli, come ve ne è una per gli ind1ivi 1 dui. Questa ultima è contin ..· gente; la prima ,è eterna. Not1 basta •essere li~beri politicamente, occorre es~ serio nello spirito. A qu.esta interiore liber 1 tà tende Mussolini. cc Mazzini si riconosce - esclama - in questo che pareva << popolo di morti » men·lre aveva nel segreto· le sorgenti di una inestinguib-ile vitalità ». E da a,llora, da quando la Rivoluzione ha fatto sohiudere ali' aquila ,d,i Roma le ali al gran volo, Mazzini è ritoma 1 to alla Patria italiana ed il suo definitivo, r,itorno rende invincibi,le il Fascismo e fa sicuro l 'avvenire dell'Italia rinnovellata nel gran segno dei Littori. RAFFAELE Df LAURO

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==