Vita Nova - anno III - n. 7 - luglio 1927

FRA LE .RIVISTE Estero. I r,esu·ltati dell'opera del Governo fasci.sta in questi primi oinque .anni di regime S01110 vagliati e passati in rassegna nel fascicolo di :giugno del The Round Table alla lurce d,i 'li.Ila critica, ,che non può trovare rispondenza nei motivi ideali che hanno ,generato j} .fascino in quanto muove da quelle posizioni di pensiero orma;i stabili te, ,che sono un po' :la caratteristica -della .mentalità .ing'le·se. L'articolo ,è ad ogni modo interessante se non altro perch,è ci fomisc,e la testimonianza positiva -di una -incomprensione, c1 he non è tanto il &utto di una cattiva fede ,quanto• p,iuttosto l'espressione sin- •cera ,di qu•el che è jn gran parte ancor oggi l 'Euro.p.a di fronte al faisc.ismo. L'articolista, ,richiamandosi alla frase di S. 1E. Turati : Tutto il potere a tutto il Jascismo, si propone di esaminar,e gl,i sforzi che il Governo ed il Partito compiono giornalmente per consolidare .I a loro posizione « sia nel campo economico che ne"l campo politico » attraverso la legge sui iSindacati, i.I potere d.elll,e f,ed,eraziioni p,rovincia,li, delle due confed.erazioni « in - cui è diviso lo stato sindacalista >> •e l'autorità de,i pref.etti. A cooc:lusione de'll' indagine, ·seppure il comp,ito di classificar.e J,e attività -della nazione gli appare una co- . . . . .struz1one gigantesca ormai quasi compiuta, eglii afferma che « la riforma 0indacalista ,e :lo stato sin- -dacalista 'Sono a quel che sembra semplicemente un mezzo per perp.etuare il dominio d,ei Partito Fa- ·scista >>e che .« la regolamentazione delle relazioni industriali è governata da considerazioni 1puram,ente politiche - si potrebbe di- . ~e an21ipartigiane - piuttosto .che da considerazioni economiche >>. iblioteca Gino Bianco Non v'è chi tra .noi non comprenda quanto la critica della ~iviista inglese .r,esti alla .s,uperfì.cie del fascismo e quale sia il punto centrale dell'errore dèll 'aiticol 1ista . Il quale, par.lando dei ,sindacati che non rappresentano tutti i membri di una data categoria, ma soltanto una élite foirmata secondo criteri puramente politici e quindi « alla m1 eroè d,el governo e d,el partito dalla base ,fino alJ 'apice>> confonde qu•el che il fascismo ,è come partito politico organizzato e quel che -inv•ece esso rappr,esenta nel solco d,ella .vita naziònale come corr,ente di idee e forza unitaria di spirito, in nome della quale 1il problema economico •ed il pro;blema politico non possono essere se non gli asp,etti di un solo e più vasto probl,ema: qu.el,lo morale. E così, nel.I' afferma,r,e che il Governo favorisce .qualunque classe gli sia simpatica e ch,e cc da principio le sue simpatie furono per gli industriali e per gli ,agricoltori>> ed ora invece per le classi operaie, 1 'articolista mostra di non avere compreso come .il fasoismo aibbia decisamente ·superato le v,ecohie distinzioni di governo .borghese e di governo operaio p,erchè in suo nome il governo non può ess·ere che naziona•le, non deve in sostanza avere simpatica questa ,classe ed antipatica qu,ell 'altra, !bensì soltanto operare perchè lo sforzo delle classii ·sia !incanalato n•egli argini di esi- . . . genze ·su·peraor1,e comuni. ,Migliore comprensione lo scrittore non ha avuto ,nel delineare j caratteri della cc crociata fascista contro gli intellettuali >>,e nell 'audace pai!allelo tira Mussoliini e Napoleone III dopo ,1 'attentato Orsini. Ohrè la crociata, seppure crociata si possa chiamare, d,ei fascisti contro certi intellettuali •era e tuttora rimane un aspetto della lotta J rigeneratirce della vita italiana contro tutte le forz•e disgregatrici dell'intellettualismo e dell 'enciolopedismo logoranti J 'unità dello spirito e la lai de sureté générale, promulgata da Napoleone III nel 1858, ha, con l,eggi eccezionali per la difesa dello :Stato votate dalla Camera e dal Senato dopo l'ultimo attentato a1I Primo Ministro, una rassomiglianza tutta esteriore in nu:lla positiva e feconda di . 1n-segnamento. S,e vi sono iinfatti momenti storici che hanno tra loro un punto di contatto jn quanto prospettano la necessità di risolvere quel •problema di autorità, che è sì vario e diverso a ·seconda del clima in cui ·sorge, ma sostanzialmente ha nel corso dei secoli un aspetto identico, il confrontare il « dispotismo democratico di -Napoleone » colle ,esig,enze autoritarie dell 'Italia moderna, tesa con sforzo concorde a poten2Jiare ogni sua energia, ci appare fatica vana quanto errore pericoloso e soprattutto an- . . t1stor1co. No1 , Mrussolini non ,è soltanto cc un •caratter,e straordinario » che si possa comprendere volgendoci al passato, .nè il .fascismo è soltanto cc un vecch1io rimedio per un vecchio ma~le>>. L'Italia fascista .guarda con tranqu~lla e serena coscienza ai problemi del proprio lavoro e del proprio sviluppo in mezzo ad un'Europa travagliata da una assil-lante lotta ~ociale, divisa tra la forza del capitale e le e·sigenze del lavoro, p,er,corsa dai 'brividi de,lla tabe . . as:1at1ca. Il fascismo non è forse n,emmeno ,la voce della nuova civiltà, che la terza ·Roma deve dare al -mondo, siamo d'accO!I'do con lo scrittore, perchè esso è ,espressione della vecchia civiltà nostra romana ,ed universale in ogni tempo,

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