Vita Nova - anno III - n. 7 - luglio 1927

490 tipicamente autobiografica della critica dell'Allogg•io. L' auto1 re, cihe in un libro di fede Il mio dramma già raccontò la sua guerra e ..fa preziosa amicale intimità col grande Renato Serra, non ancora pago dopo il ritÒrno dalla fornace carsica, mutilato, decorato, « con l' animo angosciato da1 lle quotidiane riisse>>,vedendo che sempre maggiormente ci si allontanava « dai postulati della guerra e della vittoria>> si volse, « facendo sua nello .stesso tempo la realtà del momento n, al,l'arte. Ma non certo per dimenticare :se stesso; chè, anzi, tese l'anima « alle voci travolgenti furiose esigenze dell'ora. Perciò ogni li·bro trovò in lui << acc,enti d'amore o di sprezzo,; di accettazione o di ripulsa; di incoraggiamento o di abbandono n . Confessa pur•e candidamente che « runa specie di gara ·s'ingaggiava tra lui e l'autore. Gara nel cogliere alcuni atteggiamenti della realtà ; nel ~ercare dentro e fuori di ·noi l'essenza della nostra vita e le ragioni del nostro an5imare ». Ci confessa. . . ma chi do,vesse raccontare tutto quello -che ci conifessa il N., dovr,ebbe citare il li1bro da capo a piedi. M,entre qui è mio proposito esprimere all 'autor1e taluni dissensi ch•e p•eraltro avverto sono più formali che sostanziali. Si tratta di qu•esto. Ho cercato idi .farmi una ragione del peiich1 è ogni volta che gliene s' appalesa il destro I' A. rifila una istrig.Jiatina alla Ronda e ai rond1isticreando ,nello stesso tempo con certi saggi isu Saponaro .il fuhm'ismo e i fuwristi un contraltare alla defunta rivista ro,mana. E dicendo subito c;he Saponaro è fuor di questione ·percJhè la sua personalità soliitaria non smentisce 1 i rondisti, vorrei ·anche, ,giacchè una onesta prem,essa la devo ,fare, vor.rrei anche, dicevo, dichiarare ohe le strigliatine di Alloggio alla Ronda sono certamente .senza malanimo ; per concludere dopo di ciò che solo in graziia di questo riconoscim,ento sta la ragione unica che mi permettera di chiari1fìcar-e, nei limiti d,ello spazio concesso a questa nota, la posizione Bibliòteca Gino Bianco RECENSIONI della Ronda e dei fuhmisti dopo la guerra ; e secondo il mio modesto punto di vista. · . La tra,gedia degli intellettuali interventisti non fu la trincea ; -nac- · que col ritorno. Col rit~o n~ll~ terra patria dove le cont~1n~z1on1 vituperose mozzavano la v1ttor1a. E · per costoro, .che la guerra avevano combattuta e vinta superando. il fatto sentimentale dell' irredentismo· ,in una istintiva difesa della Italianità ,minacciata, per •costmo, per noi tutti il ritorno ci cacciavà in un purgatorio spirituale dove bi- I sognava far appello agli ultimi residui dell'energia volitiva per non lasciarsi domare eternamente dallo scoram,ento che attanagliava .il cuore. Con uno stato d'animo isirni 1 le, ohe faceva riconoscere Jratello solo colui che ci si trovava al fianco per le strade nei giorni della guerriglia civile, •è comprensibile che gli assenti venissero mal g,iudicati. Resta dunque pacifico ohe si può 'Serenamente comprendere Sabino Alloggio e le sue strigliature ai rondisti com,e l 'espresssione d'uno stato d'animo che cela forse l 'amarezza del combattente scrittore e rimprovera agli scrittoni della Ronda un egoistico quanto arido assenteismo dalla vita politica di qu,el periodo violento e frondoso. li e· Bacc1 helli in testa, mentre i futuristi con le rivoltelle in pugno si buttavano risoluti in piazza contro il bolscevismo ? E mi ricordo - a Firenze come questi ultimi si batterono ,-- c'ero anC'h',io - dopo la :SCaricadi revolverate ,sovv,ersive in via Cerretani. E con questo ? Qu,ella favolosa battaglia a :seggiolate in piazza V. E., dove Mussolini e Marinetti facevano a .gara a chi le tirava più lontane e meglio colpiva il fugg,ente bersaglio, dovrebbe farmi gridar.e iJ crucifige ai randisti perchè non e' erano? perchè sulle piazze non ci sono stati mai ? perchè la Ronda non ha mai pu,bblicato uno scritto contrò il malgoverno, il baratro finanziario, i punti di Wilson, il progetto T ardieu ? o oo,che perchè nessun rondista ha scritto l'inevitabile romanzo psicoanalista del dopo 1guerra com,e ha fatto Borgese •e come ha fatto Saponaro? No, mio caro Alloggio,, no. Credo invece ferma,mente che sia stato un atto di alto patriottismo prima e di sommo coraggio poi quello di creare una l'livista .che nel puro ambito letterario sterzasse con tutte le forze verso la destra leopardiana nel ,bel mezzo del marasma buio delle lettere postbelliche. 0 1 serei dire c,he quell'atto fu nelle lettere italiane i·l primo e più audace atto di fascismo secondo la chiara concezione della gerarchia del.I'ordine e dei valori. Il futurismo invece al[' infuori di un impulso iniziale allo squadrismo fasci sta cosa ci ha dato ? L'urbanesimo. Quell''urbanesirno che ancor oggi ,il Duce nel suo recente discorso ha condannato in pieno, esaltando per contro la ruralizzazione de-li' ltal1 ia. Qu,ell 'urbanesimo, che unitamente al futurismo in rap·porto di ·figlio e padre, E in quelli, ripeto, vede, certo velato dal suo intimo accoram,ento, uom1ini i quali al disopra degli interessi d,ella patria in pericolo pensavano al loro << particulare n, alle loro posizioni letterarie, alle loro ch,iesuol.e; e conseguentemente li consid,era degli arrivisti senza ingegno. Sono gli ,stess,i che Borgese, senza direttamente no,minaili, 1chiama calligrafi; cioè i tormentati dal problema della bella scr,ittura, quelli che << da raccontare non 'han gran che >>. Ora ,se tutto questo è umano, non disconosciamo però, oggi ohe la serenità è raggiunta, quanta ingiu,stizia p,esi su tali giudizi. il Selvaggio già da tempo con Ja ' voce dei più bei campioni di StraÈ ovvio d,ire c,he i rondisti non· ~ si possono ,disprezzare unicamente perchè un bel giorno si chiusero i111un castello di ferro e presero a scrivere buona prosa con Cardar.elpaese ripudia e com:batte, riconoscendo nell'uno e nell'altro posizioni mentali assolutamente antifasciste. Questo è ,il mio pensiero. Ma quando lei, caro Alloggio, nelle premesse ai futuristi scrive: cc Il futurismo non è Marinetti, Pa-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==