486 ma a q•u,eipochi non sarà sfuggita la intempestivi 1 tà del gesto 1 dei pittori fiorentini. Le « crisi di coscienza » vanno superate a tempo (debito, e nel « calcolo delle probabilità >> deve es·ser forte chi intende navigare col vento in poppa. La signora Sarf atti potrà far molto per i giovani pittori dli Firenze : potrà invitarli alle mostre ufficiali ; ricordarsi di loro qruand 'è . . . . 1n preparazione una espos1z1one all'estero; citarli ed elog1iarli nei suoi articoli critici : ma non potrà, la signora Sarfatti, accrescere di un .solo ·milligrammo il « peso » ar- . tistico dei isuoi seguaci. E questo, se Dio viuole, è sicuro come .poche altre cose al mondo. ,Resta inteso, dunque, che i vantaggi ·spirituali delle « adesioni » son magri assai ; e ilìimane da considerare seriamente ciò che potrà recare ali' arte italiana cootemporan-ea la moderna tendenza all'uniforme e alla « parola d'ordine». Le lusinghe del ,successo, la dura necessità di conquistare fin da giovani quella notorrietà che permette di trarre qualche utile dalle proprie opere, induce ,molti llittori 1e scultori a.Ila ricerca di quei .modi espr-essivi che son più elogiati dalla critica ufficiale, e che per essere ormai troppo d~ffusi han da esser per forza aibbastanza facili e isbrigativi. . Le ide-e •che generarono i primi tentativi d'ogni mutamento estetico, ebbero sempre qualche eccellente ragion d'essere : •così la attuale ,esaltazion•e della pittura che si determina aibbastanza bene in virtù di alcuni aggettivi - sinteti- . . . ca, ermetica, costrutt1vél, essenziale ecc. - ha avuto buon gioco contro le fiacche apologie del pitturume che 1inefstò I' Italia per molti anni. ,Perchè una idea artistica dia buoni frutti, è necessario che ci sia un artista di genio che la -esalti in . . ' . opere vigorose: p1u pr-ec·1samente, è necessario c~he 1 'idea medesima si generi nel cervello del creator:e · e si 1iveli attraverso l'esame critico dell ~ opera creata. Al neoclassicismo italiano moBiblioteca G·no Bianco RASSEGNE d,emo manca appunto questo val~- do appoggio. Il malfamato « verismo » ottocentesco ha avuto F attori, Segantini, Gemito, iMancini - per dire dei maggiori - e si va scoprendo adagio adagio che non si tratta per costoro di pittor:i « veristi », bensì di « artisti » eccellenti : vale a dire, che si distrugge .la base di U•no dei tanti sistemi ,estetioi e al tempo stesso se ine cfea uno dalle muffe della cultura e del criticismo. ln piena accad,emia neoclassica ha operato in Italia, ed è morto, un artista di grande potenz~: Armando Spadini ; ma nessuno, di quelli eh.e vi erano intenti a scovare il et nuovo stile », se n'è accorto. Era il solo uomo ohe potesse insegnare a d,ettar legge, e pochi ' lo hanno capito. Si è ,trovato più aigevole seguire qualche pittore di scar·sa. vena nell '.irrequieta indecisa ricerca d,i modi inusitati e capaci di toccare la pigra .sensibilità degli pseudo-raffinati del I' erudi - zion,e e della critica : e si è creato in tal modo il gregge senza pastore ch,e va ,belando per tutte le grandi mostre d'arte. Non ·mettereb'be conto occuparsi di questa gen.te ,dispersa, se ogni energia iSpesa in pro dell'arte non meritasse qualch,e considerazione. I giovani c1 he .han perduta la loro ,schiettezza - se ,mai l 'ebbero in dote da natura -:- potrebbero ancora salvarsi dalle trappole della cc maniera » e d,ell 'accademia di nuovo stile, ritornando alla ise,mplicità d,i modi e alla verginità di visione che sole posson far ricca 1 'opera d'arte di un segno d'originalita: sempre che sia possi1 biI.e guarire da certe •malattie cerebrali. Quelli che ancora son pur,i, almeno, potrebbero essere risparmia- .ti se le forme e gli spiriti della mod1 ema accademia pittorica italiana non riuscissero a ricr,eare ' quel l'arte « ufficiaie » ohe fu sempre il peggior nem,ico d1ei forti ingegni e delle autentiche nature d' artisti. Pare, invece, che si tenda con ogn:i mezzo a ricad,ere negli errori che costaron sangue ai più grandi ·pittori dell' epoca: e ... • son poche le voci che insorgono a denunoiare il pericolo. Uno dei fa,tti eh-e maggiormente potranno giustificar-e la nostra apprensione, sarà costituito dalla prossima Biennale veneziana. Vedre,mo un'altra volta per q1Ualiragioni. NINO BERTOCCHI ~FOLKLORE~ ,L '.ideale di vita e l'eroismo di santità di Francesco di Assisi hanno ,in ogni -momento ispirato al popolo canti ingenui e prof oo,di nei quali l'espressione più intima del iSentimento ,popdla.re trova rispondenza perfetta col fascino d'amore che fu proprio del Santo. Non ci meraviglia pertanto come la voce della poes,ia, che è mancata n-ella sua , più ndbile espressione lett·eraria ali' esaltazione del Serafico in occasione del 1eeiente centenario, abbia trovato più rispondente forma nel dia,letto, nel quale rè stato osato quel che letterariam•ente era ,impossibile osare dopochè nei ·Fioretti ognun riconosc•e il poema compiuto ed insuperabiJe dell' ingenuità francescana. Ales·sio Di Giovanni, il più nobi1le poeta deilla Sicilia di oggi, e Valentino Banal di Roma hanno ,pref,erito costringere la propria intuizione e limitarsi ad accarezzare col proprio :linguaggio queUa dei Frioretti in due ,traduzioni liricamente fresche. Ale.ssio di Giovanni anzi ha per proprio con,to ne Lu puvireddu amurusu rielaborato con efficaoia la J.eg,g 1enda dell 'Assi- . ,siate. _Or.a,è la volta di un aJltro poeta, V.1ncenzo di ,Simone, 1 sicilian0 anche esso nonostante che le contin- · genze della vita lo obblighino ormai da tempo a vivere .lontano da,Ila .propria terra. Temperamento l,irico di delicata sensi·biJità, il De Simone nei Fiior,e,tti ha trovato lo spunto del proprio jnterior,e torm,ento e, cog~i:n4o di essi quegli episodi che p1u s,1prestano ad una interpreta-
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