I \ I ART·E DI sr·Aro o NO? . Fervono oggi polemiche accese su questioni di arte. Uomini contro uom,ini, ancora; ma non ne siamo turbati, la lotta è il respiro della vita; c'è della sanità, c'è della gioia in lei ; · c'è quell'andar deciso e serrato di gente che ·marcia e non teme. E ognuno d' altronde ha più caro soccombere che ·starsi seduto, e infine 1 'avversario med:esi,mo è un fratello che ha l',ugual bisogno nostro d,i moto, di aria e di vita c-h'-è appunto la cooquista e perciò stesso antagonismo. Ci vien fatto tuttavia di pensare alla crudeltà della Bellezza, che è poi crudeltà nostra verso di noi per il bisogno ,incessante di superamento. E non possiamo scordare le dispute fra tassisti e ar,io,stistiquando anch,e si duellava per il primato di un poema, nè che in og1 ni tempo s'è .giostrato per tesi estetich.e specie quando hanno cozzato quegli eserciti che si chiamavan dei c:lassioi e dei romantici. Ma ,non è nostro intendimento parlare ora di ciò benchè il tema << La crudeltà d,ella BeHezza » ci él'lletti. Nel caso nostro ci .pressa invece una domanda: « Arte di Stato o ,no ? » Per rispondervi è d'uopo ridurre la questione ai seguenti quesiti : Cos ',è -1 'arte ? È un fatto della volontà o di c·h,e? I suoi fini sono pratici o teorici ? Per quanto riguarda la prima interrogazione non è necessario rispo1ndere qui esaurientemente. Ci basti solo di chiedere se l'arte debba essere creaziooe o conia. Si accon5entirà vole,ntieri. per la pr.ima delle d;e cose. Se l'arte fosse copia quale pittore potrebbe mai vincere .in perfezione la ma~hina fotografìca ? Quale scrittore_ potrebbe superare l 'abi 1 lità di uno 'stenografo che sorprenda nel vero i dialoghi delle persone ? E quale mu·sico potrebbe gareggiare col grammo,fono o d1i.schivergini per coglier-e le onomatopee, le voci indistinte, .i sussurr,i delle fronde, lo iScrosciar delle acque? Nessuno pensa che l'arte d-ebba essere non altro ch,e un'esercitazione ,meccanica. P,erciò indugeremo ·sul concetto : « Arte è creazione ». Cerchiamo allora di indagare come sia possibile la creazion,e. Anzitutto l'artista può giungervi coo un semplice atto della volontà ? La voiontà può varcare certe soglie ? La volontà, ancora, quali •energie può impegnare per gettarle nella corrente deHe proprie aspiraz,ioni? Quelle rche sono nell'individuo o quelle che non sono? Certo quelle ,che sono. 1 E allora ,se manca all'individuo la fortezza potrà egli e.ssere forte? Se gli imanca la virtù potrà -essere virtuoso? Bisogna convenire ohe no. Ma qui sorg-e un altro problema. Vi sono delJe attività che si possono procacciare ? E l'arte di quali e ? -Ohe la virtù si .possa procacciare non neghiamo, ma ,essa non è attività pratica. Ali' arte 1invece ohe • L aibbia.mo già individuata come creazione può giungervi chicchessia ? Vediamo come co,mincia la v,irtù e come di contro principia l'arte. Per la prima si dà luogo a!l farsi non appena la volontà interviene e vigila per. condurre di miglioramento in migliora.mento i,l costume dell'individuo. ·La prima quindi è già potenzialmente in ogni uomo e la volontà può esercitare su lei il suo pptere. Puo d,irsi altrettanto della seconda? non sorge essa piuttosto da una visione ? Visione che 1balena improvvisa e squarcia il velo dello spirito tutto commovendolo e inebriandolo ? Non è dessa il fantasma che appare inaspettato? E 1 se così :è. possi- .bile ch,e 1 la volontà la determini ? Prima della vis.ione certo non può perchè la v~sion-emanca, fra iii << prima » e il << dopo » lo· spirito non ·è preso che. dalla visione, dopo la visione è già tardi a meno che l'insincerità non di venti rego:la distruggendo con questa l'arte medesima. · L'arte è ,un fatto teorico e la vo1 lontà che è pratica non ha altro potere che dissolvente. Rivolgiamoci ora a un'altra domanda. Che significa Arte di Stato ? Arte soltanto o que,sta e qualch,ecos'altro? E quest'altro in che misura vi entra? Prevalente -o no? Evidentemente si tratta di ,miscuglio e chi vuole l'arte di stato chiede prima d,i tutto la subordinazione dell'Arte allo Stato. Ma che .signi,fica Stato ? Non è forse come organismo etico un organismo di ordine pratico, 'legislatore ed ese·cutore ? E se è a questo modo non è sopratutto una volontà in,dirizzata a fin,i morali.? E allora, posto dhe la volontà quando ,intervien,e disperde la e.reazione e che l'arte lo è, Arre d'i Stato ~on si-gnifìcherebbe cr,eazione senza cr.eazione ? .l\!Ia è possibilé' ciò ? E. ad ogni càso a che si 'limitere·bbe J 'arte s·e non alI 'ufficio di illustratrice •e di divulgatr,ice, a un ufficio puramente didascalico con l'obbligo di un solo stato d'animo, di un tema fisso, e con un ordine perentorio e un<:>schedario freddamente .burocratico ? Ma questa può ancora dhiamarsi arte ? E ch,e si chieder-ebbe alI'artista ? Il tributo ,di un'opera una volta tanto o il sa~ri~<:-iodi t~tti ?. E no~ a':verrebbe forse come per V1rgd10 e Ar10,sto essere 11 più brutto canto del poema -proprio ,quello in o,maggio él'i mecenati ? No, l'arte è libera, essa ,è ta1le,cosa ie,henon può viver,e in cattività, e se mecenatismo e' è questo d-ev'essere iliuminato non sopraffattore. ... · -Ma poi si dovrebbe sul serio chiedere all'Italia di giungere a q1uesto? Ricordiamo il nostro grande passato artistico. Pittori ,e scultori ricevevan si co,m•missioni da papi e confraternite, ma alla fine che v'è di religioso in quell'arte se non ,iii paramento ? Spira in essa una paganità ohe male è adombrata dal cristianesimo e papi e confraternite d,el resto non ne f ace van •
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