Vita Nova - anno III - n. 7 - luglio 1927

• IL CONCETTO DELLO STATO SECONDO GENTILE 445 getto, il Gentile superbamente dice aitrov,e (2 ), nell'atto stesso che si raggiunge, si perde; e bisogna tornare a conquistarlo. L'oggetto in una parola e' è -ma nel soggetto ; e conviene perciò, a•f,finchè si.a oggetto vivo e -reale, che viv.a della vita stessa del soggetto ». Cioè la filosofia di G. Gentile diverrebbe an-che essa un oggetto, un morto oggetto fra gli altri che ingombra.ne le menti dei giov.ani e dei maestri, se questi da qualsiasi motivo fossero spinti a ripeterla e qu,elli ad apprenderla ; essa, come qu.alsiasi altra, sarà mutata d.a coscienza, quale essa è, dell'uomo e del mon<lo in quella « suppellettile grigia e ingombr.ante dell 'intel,ligenza, senza capacità di agi.re sul.l'anima, di .riforma.rla e d'infonderle un principio e un'energia di organizzazione verso ogni aluo elemento della cultura », eh.e il grande filosofo depr•eca e in cui vede la conseguenza della laicità della scuol3, negativamente intesa. II .. . Positivamente inten,dere oppu•r negativamente la laicità : ecco il problema dello stato moderno. Fermo, incrolla,bile restan·do il concetto di laicità, si tratta di riempirla consapevolmente o non riempirla apparentemente - dunq'ue riempirla consapevolmente o .inconsapevolmente - d'un contenuto, che, se laico, non può non essere critico o filosofico. Nel secondo caso avremo lo stato agnostico, il vecchio stato ,liberale o ·piuttosto ,pseudoliber.ale ; nel primo, lo stato etico. Lo Stato i,taliano preceduto dal pensiero moderno, ritrovantesi in.. Gentile come al culmi,ne del proprio laborioso processo storico di superamento d,ell.e sue profon-de contraddizioni, ha risolto il problema affermando lo stato etico. Ma il problema risorge sul concetto di eticità o positività; e un altro ne,mico risorg,e, ,anzi dottrinalmente il nemico, .fatto ardito e qu,alche volta temerario dalla catastrofe del vecchio stato ; riso,rge sostenuto d,alla immanente logica della sua posizione, a far naufr-agare la conquista e ad insidia.re il nuovo Stato. La Ghiesa cattolica non può infatti accetta,re l'unione dei due termini. Ed essa può avvalersi di tutta la ( 1 ) GENTILE - Riforma dell'educazione, pagg. 127-128. ( 2 ) GENTILE - Ibidem, pag. 15 5. Biblioteca Gino Bianco polemica antiliberale e di tutta l'apologia religiosa dello stato, fatta dall'idealismo gentiliano, per chied,ere sempre di più,tutto il bracciodopo la mano e annu1llare la laicità nella .religione, afferm.are cioè lo stato confessionale, dommatico e quindi teocrati ... co. In sostanza essa non la massoneria può temere, tanto visibile com,e chiesa, tanto infantile com1 e dommatica, tanto grottesca come rituale, sibbene l'idea- · lismo in genere e quello del Gentile in specie. • Donde lo sforzo e la volontà .formid.abile, spiegati da Pio X, a soffoca-reogni interno germ,e i1dealistico, insinuatosi nell'organismo dommatico cattolico sotto specie di :modernismo. Ora in iverità il Gen,tile ha porto alla C1 hiesa cattolica la ,mano. Chè nel suo concetto e' è come una ,doppia faccia, come in tutte le grandi sint,esi ,filosofiche, ovvero due anime o due spiriti : uno di destra ,e uno di sinistra ; ligio al passato l'uno, tutto proteso verso l'avvenire l'altro. lo accetto quest' ul:- timo; il 1 priimo, a scrutarvi a fondo, mi stmbra a se stesso contrad1 dittorio. Chè ·per il -Gentile la r-elìigione non può essere che la filosofia, e per la Chiesa non può essere che il dom1ma cat,tolico; cosicchè ogni co11cessionedallo Stato accord.atole non può da lei v-enire.accettata che sotto il tacito presupposto di dovere ottenere tutto, annullare cioè l'autonomia e la sovranità dello Stato. •Miaaccett.a,re la seconda anima gentiliana signifi·ca pure liberarla da ogni impronta che potesse esservi lasciata dalla prima. C'è nel Gentile un' inneg.a,bile traccia di spirito hegeliano di destr.a o di panteismo statolatra, che è ben-e fug.are, anche per !rompere, anzi sopra tutto per rompere og-niargom,ento in mano ,ai nuovi as~ertori d'una rinnovata teocrazia. L'antitesi dico non dev'essere fra stato religioso cattolico e stato religioso g•entiliano - ch,e potreb.be essere presentato come non religioso in fonclo •e per di più ugual,mente dommatico - ma f.rachiesa -e stato o fra trascendenza e i1 mmanenza o fra religione e ,filosofia - che è inifine lo stesso - con l 'esi,gen,za della non conciliazione fra i due termini, 'fo··rmulataanche ulti.m.amente d,al Gentile come la ver.a conciliazione, ma anche con l'implicita conseguenza ·dell' abb.andono o, diciamo pure, delega della funzione educativa ,ad ogni chiesa o ad ogni organismo religioso istituito. Di qui si passerà alle scuole ver,amente libere, stimolate dallo Stato come veri focolai dello spi.rito urna.no e quindi dello stesso Stato. •

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