.... Il concetto dello Stato secondo Gentile I. Rip.renden,do il ifilo del discorso iniziato e interrotto in un altro fa·scicolo di questa rivista (v. Vita Nova, .anno III, fase. V), dico che lo Stato llon è nè ifi,lo)sof •nè teologo ; e deve bene aprire 1 gli occhi perchè no,n s'i,mpan,dhi a ma,estro o si metta la tia-ra in testa. Della presunzione d 'es- .sere veicolo ,d',una c,erta concezione d,ell,a vita, nascosta o a sè non c1 hi.a,r.anella veste d' a·g·nosticismo religioso e filosofico, se n'è morto l'altro ieri Io stato laico o liberale, alla stessa guisa che a suo tempo n.e morì .quelilo teocratico ; e non vorremo ora mettere al posto della scuola senza filosofia, e con ciò falsamente filosofica o atea, la scuola iperfiloso-fì,ca, e con ciò similm-ente mortificatrice dello spirito ,filosofico e del verace senso del divino. Sarebbe meglio, ,molto meglio ritornare al domma cattolico, norma assoluta di condotta priv.ata, familiare e pubblica : tanto m,eglio, quanto è pref e1ibile uno stato di bar,barica semplicità a quello di una cor.rotta cultura. lm1maginate voi tutte le più a-lte conclusioni della filosoifìa genti1 liana in mano dei m.assoni, non importa se in camicia nera? Ch•e . ne ,diverr,ebbe di quel l'immanentismo che vuole supera.re ogni astrattezza ; e dice agli uomini : « Badate .a non trascendere voi stessi, nè in cerca di veJità ,nè in cerca ,di fantastici er.rori. Il bene e il male è dentro ·di voi. ,Liberatevi ! » ? (1 ) Che il,e div,errebbe di quella morale come celebrazione di volontà autonoma., in cui il male è i,dentirficato col non volere e j} ·volere ha la sua legg.e in sè ; di q:u,ella politica che pone lo stato come valore o sintesi di libertà e necessità : « assolutezza, realtà necessaria e inderog,abile, essere in cui la mente si affisa come in ter,minie suo o limite in cui deve porsi, aff,erm.arsi, appoggi.arsi e ,vivere » ? (2 ) Nell 'universale -crollo delle sue ideolo,gie, nello scredito generale presso l'alta cultura in cui ess,e son cadute, I 'illuminismo ,mentalità ,astrattista -- che [esta (i) GENTILE - Logica, voi. Il, pag. 13. ( 2 ) GENTILE - Riforma dell'educazione, pag. 9. Biblioteca Gino Bianco sempre tale, abbi1a .per -le mani Parmenide o Eracilito, P.Jatone o ,Epicu,ro, l'Enciclopedia oppure la Romantica - si .affretterà, già si aff·retta, ad aff1errare •e impossessa-rsi di quei sublimi concetti, per a,doperarli co1 me :formule nuove dello stesso spirituale contenuto. E potete esser certi che la laicità positiva an:drà a sostitui·re il superato positivismo o naturalismo, il vecchio smodato scientismo. La laicità positiva sarà l'iscrizione nuov.a d-ella vecc1 hi.a c1hiesa; e inv•ece del Bovio e dell 'Ardigò, I' asso,ci.azione i1 lluministica nuov.a celebr,erà il Gentile e del suo vivo pensiero potrà far saccheggio a costruirsi nuove .a•rmi per ,la stessa lotta. Sa1reb,be da ·meravigliarsi se il superstit,e, tenace, non sradicabile spirito astrattista servendosi della laicità positiva riuscisse a imperversare nella vita delle an.ime, more solito, mortificandole, e compiere dunque l 'oper,a distruttrice di qu1 ella negativa? ~ lo mi .appello a t1 utta la filosofiia del Gentile e d,el Croce - ch,e non i1mporta se ne stia politicamente ~n un ca,m·po avverso - a sanzione di ciò che dico. È questa ,filosofi.a che m'insegna la dottrin.a della -realtà, che, essendo spirito, consi1 ste nel suo realizzarsi, del concepimento ch•e è concepirsi, o del pensiero che è pensarsi ; m'insegna che dunqu 1e il ,pensiero, o è la forma della personalità; e si svol1 g•e e vive; o è nul.l'altro che materia, complesso ,di elementi aggregati : ed è in-gombro v.ano e pericoloso .. E questa filosofia ch,e vuole l 'assolut.a spiritualità della cultu-r.a, l'identificazione cioè ,di qu-esra con quell '·ultimo « noi » in cui consiste la n1 ostra persona e la risoluzione sua nello stesso p:rocesso del nostro divenir uomini. Cosicchè essa « non è cosa e quindi niente di concepibile staticam,ente ,nè nei libri nè nelle menti; nè prima nè dopa eh.e si app,renda ; non è nelle bi1 blioteche e nelle scuole ; nè (in noi) quan.do non vi siamo entrati an,cora, nè quan,do vi siamo dentro, nè quando saz1 ne usciam10 : non è in nessun luogo, i,n nessun tem,po, in nessuno. Non è, perchè, essendo, sarebbe qualch,e cosa ; ed essa è per definizione la n·egazio,ne di quel che può essere qualch,e cosa.
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