Vita Nova - anno III - n. 6 - giugno 1927

t • t 432 DOCUMENTI DELLA STORIA DEL FASCISMO . di distanza, è straordinariamiente d/eoolorato. (llarità). Lo co1 nstaJto qui, ,senza nes·suna in~enzion,e di po,lemica ; mi dà l 'i•mpr.essione del rapporto che può interce:d,ere tra il murmure che si sente i:Q. una conchiglia .messa vicino ali' oreochio ,e il rombo d1 e•ll'Oceano. N!on ,è la stessa co,sa, -evid,entemente. Clhe co,sa è· accaduto, ? ,È accaduto -che le Niazion,i, diremo così locamiste, si armano f,uriosa1mente per terra e per mare ; è accaduto che in alcune di queste nazioni &i è osato perfino ,parlare di una g•uerra di dottrina ohe doveva es1 sere mossa daiia demorcrazia, dag.li immortali prinaipi,i contro questa ir.riduc,ibile Italia .F ascistai, antidemocratica, ant,i~li·bera,l,e, anti~socialista e anti-mél!ssonica. (Applausi). .Poi ai sono state delle mani•festazi oni, davanti 1all e quali sare b1be cri,mino,so ch.iud,ere un ooohio, poichè quello che io rimpro.Y;ero,alla d,emoierazia è questo·:· di foggiar5i un tipo di uomo o di ipopo,lo .e credere reahne11te dhe ,questo uomo o popolo •esista. Di qui gli atroci disinganni, le tragedie •e.i macelli della 1 storia. Signori, è dell'altro giorno la gl'lan,d,eparata herl,ine.se d,egli elmi a chiodo. Erano 120 .mi,la, .e questo ci potrebibe interessare m,ediocremente ; .ma una delle loro tabe 1 lle aveva questa dici.tura: «Da T1ieste a Rigan. Pazzesca, para}:liossale, gaffeuse, s·e volete; ma è un fatto. A,Hora ? Allora il do,vere precioo, fondamentale, pregiudiziale d,e1ll'ltalia fasci sta è quello di mettere a punto tutte le sue ,forze arm~te della terra, del mare -e d,e1 l cielo. ,(Ripetuti e prolungati applausi). Bisogna potere ad ,un c,erto momento moibi.litar,e cinque miJioni d,i uo1 mi:ni e biso•gna poterli armare; bisogna raffo,rzare la no1 stra marin.a 1 e bis1 01gna che l'aviazione, ne'lla guade aedo .sempre dì più, sia così numero,sa e così potente che l 'urlìo dei suoi m9tori deve coprir,e qualunque altro rumore d,ella penisoJa e la superrfìcie d-elle -sue ali d,eve oscurare il sole su'l.la nostra terra. Noi potremo allora do1 man.i, quando tra il 1935 e il. 1940 saremo nuovam1 ente ad un punto che ,, Bibli ca G-i o· • r n 0 direi cru,ciale della storia europea, potremo far sentir.e ,la no1 stra voce e v,edere finalmente ri,cono,soiuti i nostri diritti. (Vi vissimi reiterati applausi). Qu,esta p•reparaz·ione richiede ancora -al,cuni anni. E .c',è poii 1labattaglia econ-omica e ifìnanziaria. lo non voJglio anticipar,e i,l discorso ohe il mio1 amico e coillega Volp•i pro•nunoierà gio•vedì prossimo in questa asse·mblea ; ma tuttavia è necessario dh,e qualch-e co1 sa io d,ica. E qui Ja mia po,lemica diven- ' . ' . tera puniente .e qui suonero coillJsei diesis, in chiav,e dri vio1lino naturalmente. (Si ride). Voi ric0110ate che l'estate .scorsa, quando :la ,sterlina (parliamo della :sterlina ,a parità col doUaro,, perah,è co1sìvolle ·l'lnghi.lterra, come fanno i popoli forti (andava a140 e a 150, c '1e1 rano d,ei risolini in giro .. T JUtti ,glli antif aisci,sti pareva che avessero una parola d'ordine comune : .bella cosa il fascismo, grande - uomo il Duce; però, non si sa co,- me, guar-date i cambi : la •sterl,ina è a J 40 ! Cì vuo1le ailtro, signori, che la nostra dittatura. I banchieri di Wall Street ,e del.la City non sono «ricinabil,in. (Si ride). Il manganello noin fa salire il termom•etro d.e,i cambi ! ;Ebbene, v,enne a mio discorso di ,P'esaro. Il mio discorso, di P,esaro, ohe ,fu improvvi,satai, naturalmente. ,Bisogne,rà però che d1ca ch,e lo avevo meditato da tre mesi e ch1e in ,data 8 aigo1 sto lo pronunciai con una lettera di ben sedicii pagin,e al ministro delle finanze. :L,e mie jmpravviisazio,ni \Sono di questo genere ! (Approvazioni). Ch-e co•sa dicevo? C1 he il Regime fascista non poteva acoettare la .sconfitta sul terreno finanziario,. La può subire, se domani le forze ·saranno superiori a,lla sua vo!lontà m;1 certo non può accettarla. (Approvazioni). E allora, dopo ,il mio discorso d1i Pesaro (che pronunciai a Pesaro semplicemente perchè vi ·ero di passaggio nel pomeriggio, (si ride) perchè è una bella città che mi è simpatica, ma ohe potevo pronunciare anche a SassoJ.errato, p,erchè non ho mai creduto che per fare un discoirso .interessante oi sia 1biso-· gno di salire su di u,na bigoncia brillante) i risolini iron,ici e sarca- . stis1 sono scomparsi. Ma ad,esiso,, che co1 sa succede ?- , Quando 1 'a'ltro giorno la sterlina, con mio grand.issi.mo piacere, andò a,d 85, pareva che ·ci fo1 sse in vista una catastrofe nazionale. Si v,ed1evano in giro delle faccie ancora più grigie, come se si trattasse di · .impiantar•e ovunque delle succursali di Ravegg,i. (Viva ilarità). cc,Ma è una rovi1 na ! Ma è una cata·strof e nazionale ! >>. S.i ,lamentavano così gli ele•menti della borsa, ,i ·manipo-· latori dei titoli ,e dei cambi. Co,stoiro io li sti1mo abbastanza, ma qualc,he volta, quando lii v,edb. col distintivo ali' occhiello, mi. dànno la nausea. (V vissim,iapplau-· si). E non è facile, dato il mio regime dietetico. (Si ride). Ma dov'è poi questa catastrofe~ signor.i ? Non piangete prima del tempo ! Non fasciatevi la testa prima dli averla scassata! (Si ride). Adagio ! Caln1a, signori disfattisti del rialzo, che prima -eravate di-• sfattisti del ribasso. Per me la sto1 ria comincia nel-- I' otto,bre 1922. Se voi pr•endete 1i1lpunto culmina,nte d,eHa ~erlina, allora sì, abbiamo( un ,miglio-· ramento di 60 punti ;ma se pren-- ,dete la quotazione media di 120, il migl1ioramento si r.idue:e a 30 punti e ,se tornate alla quotazione de1 lla Marcia su Roma il miglioramento ·si riduce a 15, perchè ali' epo1ca della Marcia su Roma la sterliina ,era a I 05 e 1 IO. Ma al,Iora,. o signori, av,evamo, un bilancio in deficit, avevamo ,i debiti esteri non pagati, un regim1 e che co1 minciava e che qui,nd.i poteva anche supporsi non duraturo•; avevamo una bilan-· eia dei pagamenti passivi. Che cosa è questo miglioramento di I .S pun'tii, o·ggi ch,e ab1b.iamo sistemato il de1bito interno e· il debito ,estero, che abbiamo il bilancio in pareggio ed in avanzo, che a,bbiamo c~te~uto la circ0Jazio1ne ? È il premio, 1 11 modesto 1premio che il popolo italiano si merita dopo cinque an1 ni durante i quali ha lavorato come un negro, o, se volete, come

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