414 . NOI E GLI ALTRI ... · fede) durante tutta la guerra guerreggiò con la p•enna contro i miti del patriottismo e di~de ai nemici , la sod<lisfazione ,di avere in Italia un'assidua apolog,ia. ccMa o•rmai i giovani ita.lian,i hann<;> il diri~o di far sapere a Benedetto Croce ch,e essi appartengono a- una generazione, 'la quale può consentirgli,· anzi augu.rargli ,di continuare a s•cr!ivere i suoi ingegnosissimi saggi di critica letteraria e a tradurre le vecchie fiab1e napoletane per cui- egli va in solluchero,, mentre il suo paese è travagliato da1 lle più angosciose passioni ; ma non può attendere da lui nè censure nè ,incoraggiamenti alla politica e alla storia italiana. I giovani non possono ,dimenticare che egli non capì~ quando tutta Italia c,apiva, e faceva il sofista stizzoso a tavolino quando i lorQ fratelli s,i immolavano per questa Italia, in cui egl,i può continuare a godersi la vita tra i suoi libri. miche. Ma il fa,scismo terrà fermo a,lla distinzinoe di pol,itica ed economia, c01ne nes·sun liberale ha ma.i fatto. A1bbia pazienza, attenda: pr,ima di gudioarre, studii. ~ «-E sopratutto rientri nel suo guscio: guscio grand,e, bello, ma gu: scio,. Dove dev' esser contento d1 star rinchjuso, poichè si scandalizza sempre delle contaminazioni tra letteratura e politica. Lo ,studioso! il letterato, l'artista, si sa, per lui (a differenza di quel che pensavano · quei piccol,i uomini di . Dante e Manzoni e tanti e tanti di eguale statura) è un muti1lato spirituale. Ebbene, egli intanto dia il buon e- . «Lo stupendo paragl"afo ,dell 'an- . . ' . semp10: se ne st1a a se, e non s1 provi a funzioni, per cui gl,i mancano gli organi. E lasci che la nuova Italia ca.mmini per la sua strada : su cui non la .fermeranno nè Bene- , d.etto Croce nè Roberto Bracco!». ' Il disonorevole Turati. ti-manif esto riguardante la r.eligione amer,emmo attri,buirlo piuttosto al poeta-teologo Anile. Pove~o teologo sconsolato ! A sentire che 1il fascismo ha un carattere r,elig.ioso, il trepido cuor,e gli !ha dato un balzo · nel petto, e ila chio1 ma ondulata gli Ne ccLa Nazionen del 31 mag-- gio si legge che il disonorevole Fi,lippo Turati riconosce la vit~- . lità del. Fascismo; in altri te,mp1i vi sarte,bbero stati dei modèrati di- . . sposti a commuoversi come per qu,elle tali dieci lire date al maicchinista ferroviario che s.i ·era rifiutato s."J è rialzata sul capo : - Con1e ?. vo ' lete fare del fascismo una r.eligione ? - No, no1 , tranquillo, on. Anile. La religiosità deil fascismo non imp,nta una religione fascista. Riprenda, in tutta calma, il suo esame ,di coscienza ; -e veda di metterla . . . . . 1n pace .con questi suoi nuovi amori verso. la Masson,eria, già tanto aborrita. ccC'è _poi il sindacalismo ! E qui il senatore Croce, c1 he ha sempre di scioperare. Che abbia la segreta aspirazione d'inscriversi anche lui al Fascio ? :Non marJchereibbe una . . ' . . certa com1c1ta, ma v1 sono stati ten-. tati d'inscrizione -non ,meno comi- ' ci. Qu-esto d,ema•gogo privo dell 'impuil~i vità, qualche vo,lta an~e generosa degli ottenebrati, che con la sua ipocrita e obliqua condotta ha più d 'og,ni altro contribu,ito aUa diseducazione delle masse, si. era scroccata una fama imme;itata di rettitudine per la réclame fattagli da una stampa ignobile e codarda del partito mod,erato pseudo,--costituzionale Ma dopo qualche manif.estazione di propositi di conciliazione tra le clas·si, ali.a Camera rivelava sempre più la sua m~lafede, valendosi delt , predicato l'identità di politica ed econo,mia, gri,da· l'allarme contro i'l pericaloso ·ndiscernimento tra sindacati che sono istituti .economici e assemblee legislative che sarebbero istituti etici. Stia tranquillo anche il ·sen. Croce : questo ,indiscemimento dev,e rimproverarlo se mai a sè stesso, decidendosi anche a farci sapere .se egli an1111ette uno Stato, poichè da un pezzo in qua lo afferma o lo nega seconda le vicende e gl'incidenti delle sue pole1 'im,munità parlamentare p-er insultare agenti della forza pub,blica c·he ' spe~~ avevano compi~to d?veri penost 1n mezzo a gravi resistenze e pericolo della vita. Ricordo sempre iblioteca •Gino Bi CO .. le laiid,e espettorazioni contro il bri-- gadieiie Centanni, c~e avev~ se1a~o a Gerignola una rivolta _d1 m,1et1tor.i, poniamo pu.re ohe avess-e talvolta ecoeduto nella repr,essione. Ma questo militare era crivellato ,di f,erite, tutto sanguinante, e ·nella reazione non c'è un contatore !. Ebb~ne Filippo Turati lo trattò come un volgare assassino, avendo buon g,iuoco per la tolleran~a della Camera ohe mostrava di <meritare il discredito in cui sempr,e più preci- . p1tava HosT1cus Il nostro disse riso dal prof. Carretti. . . A;b:biamo riletto gli articoli ohe l'egregio prof. Carretti ha dedicato alla questione sulle relazioni tra Stato e C:hiesa, ma siamo dolenti d' aff,ermare che non ci è riuscito di troyare ,in e~si un punto- comune a noi e a lui; punto comune senza il quale non è po,ssibile proficua-- .mente discutere. Giacc·hè l'auto-- nomia d,ella Ch,iesa, secondo il prof. Carretti, si fo1nda sulla Riv-ela;zione che noi non ammettiamo, almeno in s,ede filo,so:fica, laddove quella dello Stato da lui pure di-· fesa è così :limitata· e così poca co,sa che si potrebbe defìinire una vera pictura in tabula. P,er noi l'autonomia è unica, perchè unico· è il valore, cio,è lo spirito, •e quindi ,bisogna ,decidersi : o ammettere che· •esso è rappresentato dalla Ohie~a oppure dallo Stato. L'armo1nia tra l'uno è l'altro è sempre un compromesso, o un concordato, ohe pratica.mente, cio,è contingentement•e, può essere ammesso. E se iii F a-scismo per i suoi fini superiori téncle nel momento attuale a questa armonia, è cosa che non riguaTtda noi co\me filosofi o studios.i di filosofia. P,erchè, è ,bene -dirlo, noi non abbiamo inteso portare la questione delle relazioni tra Stato ~ Chiesa sul terreno pratico o contingente, dov-e, co·me 1bene ·mi ins,egina i.I prof. Carretti, SOIIlO possibili tante vie di accomodamento, bensì sl!l terreno scientifico. Ora appunto sul terreno scientifico · la scissione tra lo spiriituale e i I ter- ... . .
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