----------------------------------------1------- RE.CENSIO.NI ,, FRANCESCO MERIANO: Antonio Locatelli (Ed. N. Zanichelli, Bologna). Una sera - era già scoppiato il conflitto europeo - venne a trova1mi in redazione i'l compianto Orazio Raii,mondo, e mentre io sbrigavo ,}a « Stefani » egli ,scorreva le bozze soffermandosi sui bollettini de1 lla titéllllica lotta che si combatteva, con alterna vicenda, sul fronte orientale. Era ammirato del coraggio, dello spirito d 'abn1 egazione e ·dell'eroismo d.i quei milioni di uomini che si battevano con accanimento sovrumano. Poi il ·suo s.pirito arguto, ·velato da una nostalgica malinconia, riprese iii sopravvento e mi chiese: - Dimmi : quale aggettivazione dovrebbero trovare i socialisti per definire questi popoli in arimi che affrontano :i disagi, i rischi, la morte per strappare la vittor1ia .? Ricordi i titoli sui loro giornali ? cc L'eroica lotta di 1domenica.>>, e s-i trattava di una ,innocente battaglia a collpi d:i •scheda per la conquj.sta di un comunello di poche centinaia di anime ; oppure « ~J proletariato con impeto travolgente ha vinto 1 'aspra ,battaglia », e anch,e qui si trattava d~ mandare alla Camera uno dei tanti poveri diavoli. Sarei proprio cùrio,so d,i metterli alla prova concluse. - l1 1 ricordo affiora alda mia memo- • ria di fronte alla fulgida figura dell'aviatore ,Locatelli e sento quasi repulsione a chiamçir.lo « eroe » dal momento che la passione dell'iperbole ,ha svuotato di qualsiasi significato tale desig.naziOIIle. E poi : che significa eroe ? Il gesto d,i un attimo, l'impulso di un'ora, il risc,hio deJla v.it~ senza prudenze nel fragore della ·battaglia. Ora tutto ciò è bello, ammirevole, ma non s'adatta ali' aviat-Ore Locatelli che l'amore del ri- • schio ha nel cuore e il suo sogno costante è di salire sempre più in . ailto. Egli vi domanda: cc ma I' altezza dov'è ? dov'è il profondo ? >>; e avverte: « se vorrai ritrovare la patria lontana, irranggiungibile, guarda le stelle e la troverai ». Sognatore ? Può darsi. Ma un sognatore poeta che aspira alla perfezione e compie prodigi e si propone di fare ancora di più, ancora megl,io. E lo affe11manella dedica. del suo volu·me « alla memoria di mio Padre, che mi died,e un'anima come la sua: c·hiusa, perchè più ardesse dentro ». E ard·e nella g1 ioia dell'offerta silenziosa e austera ; dalJa sua fanciullezza. Leggete il volu.me che ha scritto F;rane.esco Meriano sul Locate 1 lli : è un libro d1 i poesia sana e ristoratr.ice dello spirito squisitamente ita:liiano, è il libro di un poeta ohe << viaggia attraverso un'anima » : l'anima di questo asso che temprò i nervi ,e Ja volontà con un insaziato desiderio d 'avventure ohe lo spingeva sulle pre~lpi del bergamasco•, su.Il'Adamel'lo, suH'Ortler, sul Rosa ad affrontare le valangh,e e la tormenta. A vent'anni .aviator,e, part,ecipa al- ,le prime· offensive nella zona di Gorizia o del Car,so, nel TtTentino, suHe Dolomiti e nelle va!llate del1'Adamello. E .poi ne1lla Carnia sul,l'Ortigara, a T•rento. Non c'è un' off,ensiva, un'azione .in grande sti,le senza i,l suo intervento. E le . . . . . . 1ncurs1oru su terr,1tor10nemico e su Viè.nna ? Una volta le a1 li del suo apparecchio sono forate da 60 colpi ; un'altra - dopo una llotta contro sei apparecchi avversari - da 72 ; una terza è abbattuto, ma riesce ad atterrare a 1800 metri fra i .nostri artiglieri. Gabr.iede D' Annunzio lo h,a chiamato « l'asceta deJ.l'Ala e de.Il'Altezza ». 1Manon ne ,insuperbisce e vi chiede ancora : <<dov'è I' a!ltezza ? dov'è il profondo ?. . . ». L' a1 ltezza non è a.ncora 1anco quando sfiora la vetta deHe Dolomiti, ii profondo neppure quando sfiora le jrate onde de:J mare . N!el settembre 1918, sul cielo di Fiume, cade e, ferito, viene catturato dal nemico. Egli non ha che un pensiero: fug.. gire. A Vienna vede i giornali ita1,ianiche ilo p1 iangono ,morto, ,e legge le parole direttegli da ·D 'Annunzio co1m1memorarndo Nazario Sallllo : « Forse in quest'ora un al~o · del!a nostra sohiera si dibatte su quel mare. Che, il nostro martire lo assista ! »· Giò, ilo commuove. << Dunqu,e in Italia ,ero così amato ? Pensavo fra m•e. Qualcuno all'infuori dei miei cari aveva pianto la mia fine ? Oh, ,bisogna- che meriti ancm più questo amore, bisogna ohe fugga al più presto». 1E riitenta. Ancora :Ìlllvano. li suo dolore nel vedersi preda del nemico, impo,ssibi 1 litato a continuare la lotta, è ,atroce : si rinchiude ancora più in sè stesso, senza confor- · to. Ma ecco un episodio che rivela l 'uo,mo: « lo ho ta:lvdlta 1 'animo di . un baimbino - scriveva. Uno spettacolo bello di natura m,i rende triste, una ,notte di sonno scaccia· da me ogni tristezza, e l'alba •mi trova quas·i ,sempre temprato a lottare. « Un mattino v.id.i passare uno stormo di uccelli migratori che filava verso . sud-est, su.H'esatta direzione deJII'Italia. << Una gioia subitanea •mi gonflò :i1l respiro com,e un anelito di volo. « Li contai: ,erano sette. Quale presagio! « Chi viv,e vita avventurosa è quasi sempre superstizioso. Io non lo sono·, ma quella volta non potei esultare intimamente. « Li ricontai mentre si allontanavano. Erano sette. V oHi ·cred,erlo un segno certo. « ,Fendevano 1'aria celermente, disposti a punta di lanc·ia come noi nel volo su·Vienna. '
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