Vita Nova - anno III - n. 6 - giugno 1927

' 404 precisamente di Propriano•, ha pu1bblicato un breve volume di versi di ispirazione prettamente popolare (1 ) Il Codaccion,i è un tipico rapprese~tante della poesia\ estempoil'a,. nea. Figlio d,i una voceratrice, ri- . masta famo•sa per le sue appassionate i.mpro,vvisazioni di canti della morte, co,me la sorella a cu,i il destino ha concesso il dono· ma·t,emo, egli coltiva la po,es,ia per tradizioni di famiglia, per intimo,biso-. gho deUa sua anima sempli1ce, ig,naro di ogni scuo1a e di o,gni col... tura. Se i suoi versi hanno qualche volta .,il difetto ,d-i zoppicare, la pur•ezza d,~11dialetto, la sincerità · dell 'espr-essiou-e e la verginità del1 'ànima corsa acquistano nella ingenuità di ogni tecnica e di ogni artifizio un vigore singolare e ,pri- . . . m,1gemo e un sapore spiccatamente · pastorale e contadi,nesco. D,ella raccolta breve, che risente di tutti i pregi ,e di tutti i difetti dell' i,mprovvis,azione, ci piace ricordare il lamento del Ro·manetti, il famiigerato bandito, che tanto filo da torce,re ha dato aUa polizia .francese e che stranamente è stato m•escolato in qu·esti ultimi anni alle vi- ~cende pol~tiche delI' isola. ·Rico1r- <liamo per tutte l.' annullamento delle elez-ioni senatoriali di Francesco Coty, il direttore de,l Figaro. ,· Il lamento è· interessante perch,è ci dà I ~esatta sensaiione di quel che .ancora oggi sia considerato un b1andito nell'isola : un uomo che per particolari vicende de~la sua vita è stato costretto ,d.alla .insuflì1cienza della giustizia, amm,inistrata da chi non conosce l'anima del paese, a porsi fuori della legge, ma ch·e per questa sua qualità.non perde leprerogative di uo,mo•d'onore anzi finisce per essere circonfuso, da una specie di aureola di ,eroismo, che 'lo ren·de per i più deboli mallevadoré di giustizia e di diritto primitivo. L '9mertà degli isolani per lui è piena e completa perchè trova la sua ragione di essere nelle più nascoste pieghe dell'anima, diffidente · verso il giudice straniero, che vuole (i) GHIUVAN PAOLO CODACC.NI - ' . Canzo!le, Libreria di A. Muvra ed, Aiaccio. eca s·a CO RASSEGNE indagare i misteri dello sp,irito corso e giudicarli secondo una norma ch,e non si cred•e possa corrispondere ailla diversa e strana sensibilità della coscienza insulare. I gendarmi stessi, che dal continente vengono in- -viati in Corsica pe.r combattere i,l banditismo - si badi a non confon- .der.lo co,l brig~taggio al quale ogni bandito dabbene si ri,beUereibbe di appartene,re ! - d1ebbono convijncersi dopo• le prime pro,ve ohe se vogliono aver salva la vita è con~eniente per loro chiudere un occhio. E così ,i banditi possono circolare con una certa tranquillità, badare spesso ai loro affari ed ovcupiarsi, co1m•enel caso Romanetti, attivaimente di politica e di que-- stioni elettoral,i. ' I , . ) . Sè Romanetti Banditu rinumatu ; Cun raggiane Aghiu sempre tumbatu, E non si trova imposturi I~ tuttu lu me passato ; In qualunque circostanza Mi sò sempre ben purtatu. · Pien di rispe ttu, Attaccatu a l'onori Pudia sorta Senza alcunu russori, Chi mai feci lu ladru E menu lu parcittori ; Aghiu sempre fattu beni A lo riccu a lu P':'stori. - , .. .... In cu lu me cannucchiali · ' Ti li guardu e li rimiri, Ma mai m' è venuto in dea Di taglialli lu respiru. Frequ•enti sono neUe canzoni del Co,daccioni gli accenni politici alle presenti condizioni d,ell 'isola, illuminati da lampi di amaro sarcasmo e da scatti di do,lore sincero e prof onido. . *** • FERDINANDO MARTINI ha accet-· tato la presidenza onoraria dell 'assooiazione dei poeti dialettali :ita- ' liani, costituita per iniziativa del G io,rnale di politica e di letteratura di Pisa. Del comitato promotore dell 'Associazio,ne fanno parte, oltre che al J l\1inistro <lell'Istuzione, S. E. Emilio Bodrero, Salvator-e Di Giacomo, Berto Barbarani, Raffaele <:or- . so, Alessio di Giovanni, iii Testoni ed a•ltri po,eti ,e folkloristi. " UMBERTO BISCOTFIN[ . COMMERCIO Italia e Jugoslavia. La Direzione Genera:le delle È, còme o,gnun s'accorge, una re- · Dogane (Ministero d,elle Finanze, cisa proféssione di onestà qu.eHa su Belgrado) pul>bl,ica i dati de.I comcui il ban<lito vuole bene iÌntendersi mercio d'importazio,ne j,ugoslavo e sulla quale non se:mbra anche dal ' nel 1926. restante tono d-ella poesia voglia · La ci&a totale delle importazioni ·sopportare alcun dubbio. Anri _per- · ha raggiunto l'ammontare di dinari chè taluno, approfittando del suo carta 7.631.779.276 == Din. oro ·nome e della sua - come diremo! 6%.660.758. . ' pos1z1on.e, s1 e perimesso co,mm,ettere qualohe sopruso, egli ne dedina sdegnosame,nte ogni respon-- ·saibilità perah,è ,la sua opera è stata · · sempre que.Lla spesa nel fare d,e'l bene e nell 'onestamente badare ai propri affari. È bandit,o non per colpa sua, ma dei gendarmi, ha però sempre rispettato la giustizia e vuole co•ntinuare a rispettarla, si intende qualora nessuno lo disturbi nella sua innocente att,ività ! O quantu volti Chi me truvava in giru E chi gendarmi Mi ni venia tiru ! \ In questa cifra l'Italia figura con 156.747 ton.n. di •merci per un importo di Din. carta 1.054.315.542 e quind,i con una percentuale del , I 3, 82 toccando il terzo posto, dopo l'Austria e ia Cecoslovacchia e su.. bito seguìta dalla Germania .. N,e1l 1926 siamo ritornati come nel 1922 e 1923 dopo aver avuto ', il primato nel 1924 e 1925 raccogli-en1doi frutti dei Trattati di Ra- ~allo _e d,i Nettuno. 1 Ma oggi i ma~. · l1n:tes1 e i dissenS1i politici -SOll'lo venuti a turbare i nostri rapporti commerciali con ,il vicino Regno Serbo-croato-sloveno, rapporti che '

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