Vita Nova - anno III - n. 6 - giugno 1927

'- ' / 376 A·RTURO LANCEE.LOTTI ,locutore si volse e dietro lui vide l'Augusta S,ignora che, tutla sorrid~nte, riSiposeper il segretario : e< M~ le •par,e,.pr~fessore, contin~i, continu~... ~> E Ivlor~l~1 continuò, continuò quel g1omo e giorni :su?cess1v~, senza più impaccio. Perc~è ver~!Ilente era 111:es~unhile. Avendo la par~la facile .t l :1nte·lletto colt1ssI-mo, parlava largamente di 1moltissime cose. ~' _p~r e~sere stato nei movimenti rivoluzionari e patr1ott1c1, d~tS~o· : neva di un ru-gomento pet cui i ,suoi mezzi descrJtt1v1 e narrativi avevano un rilievo stupendo. . . , Il se~ndo periodo delil'attività artiistica d-i Do- . meniço Morelli si ri,feriisce alla pittura religiosa. Era una pittura nuova, non tanto prer I' assenz~ di ?gni conv,enzionalismo pittorico - come osserva J•l Levi - , nella raffigurazione delle per,sone sacr•e, quanto per la intimità di una ispiliazione dhe ancora nell'arte non era stata espressa. Riuscì a. ~arei Ila vi:si?ne _così esatt~ dell'Oriente, che Renan, v.1s1tandolo, gli ch,1esequanti anni fosse stato in quei paesi e rimase di stu~co quando· si .sentì r.isponde:re ,ah.e non c',er-a stat~ mai, ma che lo dipingeva di senti1 mento. Come da giovanetto ave~a comperato, a costo di privar.si del pane, le poesI~ proi,bite del Bei,oh1 et •e il pr,i,mo Byron, così non VI era ricerca cui non si dedicasse per .far della 1sua mente sta1b.ilee sicura dimora di una dottrina ebraica e cristiana oh,e in lui si illu,minava di poetico vero. T,eneva stesa nel suo studio una grande carta geografica dehla Palestina e la studiava in modo àa definirne i menomi punti, da immedesimarse.ne. Così s~ 1 spiegano i suocessi clamorosi che potè ottenere coI suoi quadr:i di soggetto religioso. A Milano, alla Mostra del 1872 appMVero la Salve ReginQ e il Cristo deposto, intorno a cui si aocese su1 bito una grande battaglia. Havez e Domenico Induno li lodarono gralll)demente, ,e tuttavia il ,primo pr,emio inveoe • che a Morelli toccò al PagJliano che aveva presentato un Maramaldo. Morelli non serbò alcun rancore per qu,ella palese ·ingiustizia milanese. ~ Quando finì -espose Le Tentazioni di S. A ntooio intorno al quale tanto si doveva discutere in Italia, in Inghilterra, in Francia e in tutto il mondo. V eridi, tornan1do da una vi.sita aJlla Mostra di Torino, ove era e.sposto, gli :scrive : « Che bel~ezz~ ·quel .frate ! Dicono : pare un V elasquez ! Ed ,10 dico : Pare un Morel'li, nè più nè meno ! » Intanto incuora I' ar.tista j • .. ' \ i ii eca·Girlo a fate una scena de,ll'Otello per avere il pen~ant del Re Lear. -E poichè Morelli ac_cons,ente e gli es~one ,iii suo pensiero, si mostra entusia~ta. della concezione del pittore: « Bene, ,benon~, .ben~ISsimo.Jago con la faccia da galantuomo ! Hai colpito. Oh, 1~. sapevo bene, nre ero sicuro!» Ma Jage non venne d1p1nto dal M~relli. . li . . , Ci ungiamo, cos,Ì al terzo periodo de , a sua attiv1ta. artistica. Comincia con Gli amori degli 1ng~li _su- . bli,me alilegoria per la quale n~ pareva mai ~Il artista d.i trovar conveniente espressione, ,e con~1nua col Cristo tentato in cui ,sembra aver voluto ritrarre sè stesso, voglio dire il ·suo stato 1 'ani~o. Ed allor~ l'Accademia di San Luca crede g1unto 11 momento. di c1 hiamalie nel suo grembo l'artista più atntia~ca<le_m1co ohe mai abbia dipinto. Ed egli accende gli estri del Rapi,sardi, e il Re lo chia,ma a far parte _di qu~elJ~ Gaimera vitalizia che già si era onor.ata dei n?mI di Mainzooì e Verdi. Siamo al 1886. Due ann1 1 dopo Morelli perde •la sua fida co~p~gna. È ~un fìeris~i~o colpo pel 1Ma,estro.. T ut!avia _s1rià e cont_1nua_a11pingere creando nuovi cap1lav~r1. Produce 1nfa~i, 1 cartoini pei ,musaici della facc1_ata.de! Duo~o d.1 Amalfi esegt,tendoli con qu,ella coscI~nz1os1ta. t~cn~ca c~e metteva in tutte le sue opere. C1 dà, poi, 1 d1segn1 per 1 la Bibbia di Amsterdam a cui collaborarono i più :illu- .str,i artisti del mondo, disegni che ottennero entu,sia- • stico successo. Lavorò fino agli ultimi giorni di sua vita. La malattia lo costringeva a dormire .sopra una poiltrona ed egli disegnava sempre. Ma spesso, scointento, .finiva col distruggere quello che faceva. Ed una volta 11fido ,servitore raccollse ed incollò accuratamente sopra un cartoncino ii frammenti d.i un disegno che i,J padrone incontentabile aveva lacerato appena finito. Mo.relli se ne accorse e lodatolo per l'abile ricostruzione, volle scriverci sotto (si :trattava una brindatrice) Brindo alla salute di Domenico Morelli. Eg,li non Sli accorgeva che i suoi giorni era,no contati come non si accorse di 1morir,ela sera del 13 agosto 190I qua•ndo il medico r lo aiutò a ,sollevarsi dalla .sua poltrona di dolore per acc~pagnarlo,, dietro sua 21ichiesta, al letto. Sul letto venne depo.sto già cadaver,e. Niel centenario della sua nascita, Napoli oggi gli tri 1buta solenni onoranze con ooa mostra completa delle sue opere maggiori. Molte giovani celebrità del 1 l 'arte italiana d'oggi faranno bene a visitarla ... I ARTURO LANCELLOTTJ ~ , ✓ ..

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