PROF. GIUSEPPE SAITTA I ' STORIA DELLA POLITICA- - VII. - DAI CINICI AGLI STOICI . ., Tanto la politica platonica quanto quella aristotelica sono essenzialmente aristocratiche perchè I l'una e l'altra riuscivano al trionfo delle classi più alte, e però alla concezione assolutistica dello Stato, . I contro la quale sorge un~ reazione potente per opera dei· Cinici, i monaci dell'antichità, come sono stati definiti, ma che meglio potrebbero chiamarsi gli anarchici dell'antichità. Giacchè proprio i Cinici, malgrado le apparenze, hanno un senso vivaci11imo della loro individualità, e dif attf la loro opera mira dirittamente alla riabilitazione dell'individuo contro l'assolutismo dello Stato,· e segnatamente alla riabilitazione deUe classi povere, plebee. Si proclamano cittadini del mondo, ma nello lteuo tempo scalzavano. i fondamenti delf a fami- . glia, della proprietà, d~lla socjetà: il loro univer1ali1mo _coincideva perfettamente coll'individualismo. Il cobcetto più importante che essi professal'ano era questo, che l'uomo per natura non è aottopollto a nessuna lejge, e .che egli è · legge a 1e 1te1eo. Il che, com'è.onio, no, potev~ non condurrèali'arbitrariamo più sfrenato che , è .anarchiamo. Biblioteca ■ 1no anc Per ciò essi propugnavar,o il concetto che l'inàividuo può bastare e se stesso. . . 1 Considerata superficialmente la ~oncezione cinica appare ~azzesca, ma non è tale se s~ consideri che essa nella sua intima essenza è una cri- _tica profondamente corrosiva dell'astratto universalismo, in cui s'erano rifugiati Platone ed Aristotele, per i quali, in fondo, lo Stato è tutto, l'individuo è nulla, e però ·era negata la vita, che è unità sì, ma unità che è ad un tempo varietà. Nè ~oltanto i Cinici, ma anche gli Epicurei a lorQmodo s'opponevano recisamente all'universalismo astratto della corrente platonico-ariatotelica. Il principio da cui queseultimi _mµovevano, è -noto: il piacere è lo scopo supremo della vita. Per questo principio dedotto rigorosamente non aveva più_ragion di essere nè la società, nè lo Stato. ,Qnde Metodoro uno dei più famosi epicurei, poteva tran~ quillamente dire : « Non occupiamoci a salvare la Grécia e a conquistare corone civiche : · la sola co~ rona desiderabile è quella della saggezza •. Ma la saggezza di cui egli parlava era la saggezza del-
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