Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

l \ 280 LEONARDO GRASSI cioè storicamente, dall 'aut~rità che deriva da una forza vittoriosa su tutte le altre contrastanti. » (lvi). In conclusione, in Italia, invece della co..- scienza statale o nazionale, non c'è stato che un ìnfatua,mento politico; non una volontà, ma un'id-ea presa d ·accatto, non ,perciò veram-ente un'idea, ma u-n !mito, un idolo ; non un concetto dunque, ma un ,preconcetto, ,un peso morto, una materia inerte, solo capace ,d'inibir•e qualsiasi 1,i,berodis,piegamento della vita s,pirituale in tutte le sue forme. Il compito :più grave dell'ora perciò è qu,ello _di risolv0~re definitivam,ente il problema del li1 beralismo alle ra..- di,ci, vincendo in noi ogni resi,duo astrattis'iico, eliminan,do dal nostro spirito rtutte le scorie d'una mentalità fossile, sì, ma ing101mbrante e soffocante. E l 'i,dealism,o moderno, in special modo quello at ... tualistico, è su questa via. II. Pure l'insidia è ad ogni passo ; ad ogni passo si nascondono trabocchetti in cui potremmo ,precipitare perdendo qu,ello ch,e avrem·mo conquistato, q·uei fatale trabocch,etto in special mo·do costituito dalla ten,denza a realizzare le nostre i,dee, ·piuttosto che a realizzarci in esse; per cui, ad esempio, ci ·parrà 1 d' av,ere raggiunta 1 la concretezza definendola logicamente o d'esserci elevati alla vita dello spi ... rito pensandolo ,dialett,icamente ,e in esso risolvendo il concetto idi natura; in gen,erale, d',essere nel ... I' attu-alità concependo la filosofia dell 'attua'l,ità. E n,e siamo ancora, co,m' è chiaro appena vi si rifletta, 'lontanissi 1 mi. Noi non saremo noi, fino a quan,d,o solo sapremo che cosa noi significhia 1 mo, e ch•e non siamo essere ma dover essere, non fatto ma valore, una realtà non data ·ma da attuare sempre; ma saremo noi o cominceremo ad esserlo non appena cominceremo· a farci ,faticosam,ente questa realtà. Non ,mi meraviglia dunque che dalla filo ... sofia gentiliana possa rinascere l'astrattismo e il trascendente, che anzi -così frequ~ntem-ente lo veda rinato volgen,do gli occhi in giro e prestando orec..- chio a certe voci. Una vecchia mentalità è vinta dalla n1 uova, non dalla contem,plazione •e sia pur vagheggiamento d~una nuov.a. ,Ma }',aver sa,puto ciò costituisce il grande progresso del pensiero moder110, la sua vera novità. Vuol di.re ch,e noì dovrem1mo cor.nbattere in noi 1contro .di noi tutti i giorni : e saremmo allora del tutto presi -da questa battaglia, Biblioteca Gino ■ 1anco donde vi,en fuori il pensiero 1 ch1 e è vita o la vita •che è pensiero :' il regno umano •?i domani, ~~e espri~ merà un superiore mondo logico •e con,osci~ivo, _una . più alta visi~ne to~ale i~ quan!o sarà.!a.re~hzzaz~~>De d'una superiore vita etica, d una ip1u 1ntim.a unione con Dio. Dio è la rrealtà ,d,ella ,persona, come la persona è la realtà del mondo. _E se_ è questo i~ nostro d.,overe, il mio si concretizza 1n quello di combattere gentilianamenfe contro -le deviazioni del Gentile •o dal Gentile, che sono il gentilismo : ar..- mare Gentile confro Gentile. E il grande Maestro mi riconoscera in ciò per davvero suo discepolo. III. .) Avendo detto so1 pra che il ,preconcetto li1 beralesco è in Italia invincibile, mi riferivo proprio alle idee ·del Gentil 1e su la sctI1ola ,di ,Stato, per cui non si crede di arrivare all' assolu,ta libertà della scuola. Eppu{e il pensiero d,el Gentile ,conduce qui ; perchè esso è veramente la risoluzione, il su·peramento reale del vecchio liberalismo. In un breve scritto apparso su la 1VuovaPolitica Liberale (Anno I, n. 1) egli ci ·ha parlato di q·uello suo, dandocene il succo, ch,e è insieme il succo 1 della sua filosofia. Dopo av-er detto del vecchio liberalismo, che è quello ,materialistico 1 del secolo XVIII, nato i-il In ... ghilterra nel precedente, ma divenuto nel Sette... cento il credo ,della Rivoluzione : « liberalis•mo · classico ·per cui lo Stato ·presuppone la li1bertà e non può rispettarla senza limitarsi a soggiacere a una ten,denza v,erso una forma 1 politica limite, equi ... valente ,afla n,egazio.ne dello stesso Stato » ; dopo aver detto che « uno Stato che presupponga 1 la libertà, la nega appunto :perchè la presup:p•one, non essendovi libertà fuori di quella vita dello spirito, che, a ,differenza ,delle cose naturali, non si presu·p..- pone ma si crea, ·si conqt.tìsta, si sviluppa » ; giac..- chè « li,beri si ,diventa, non si è naturalmente. E lo Stato è liiberale, ,di fatto e non a iparole, se promuove 1 10 sviluippo della libertà, considerandola come ideale da attuare, e non come naturale di ... ritto da garantire >>; do·po ·una co-,i chiara illustrazione dell'astratto li1 beralismo, egli ci dà ·una dimostrazione altrettanto chiara di quello che è il suo : « Il mio li,beralis1 mo - ho bisog.no di dirlo? - non è il primo : non è la dottrina che nega, ma quella che afferma :rigorosamente lo Stato co.me realtà etica, la quale è, essa stess3, da realizzare, e si

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